Il ko di Los Cabos contro il centratissimo Fabio Fognini forse non era bastato a scalfire le nuove certezze di Juan Martin del Potro, ma ci ha pensato un risentimento al polso sinistro a farlo ripiombare in un vicolo di incertezze. Delpo non scenderà in campo contro Haase e lascerà spazio al lucky loser Youzhny.
E dire che il suo ottimismo pre-torneo non era congiunturale. La sconfitta messicana è stata metabolizzata con la serenità di chi ne ha viste di peggiori e – tra l’altro – il tabellone di Toronto avrebbe potuto offrire occasione di pronta rivincita contro Fognini, qualora entrambi avessero superato lo scoglio dei sedicesimi di finale. Mentre Fabio avrà ancora da temere la sfrontatezza di Shapovalov, esponente di spicco della non troppo amata (da lui) Next Gen, il debutto di delPo sul cemento di Toronto non sembrava troppo complicato: contro Haase erano state cinque vittorie in altrettanti incroci.
Proprio alla Rogers Cup, Montreal 20o9, un giovane Palito si spinse per la prima volta fino alla finale di un Masters 1000 perdendo daAndy Murray, dopo aver superato Nadal ai quarti e Roddick in semifinale. Poche settimane dopo arrivò il trionfo agli Us Open. I guai però erano dietro l’angolo: quattro interventi chirurgici ai polsi e l’inesorabile scivolamento fino al numero 1042 del ranking. Poi la rinascita, a partire dal rientro nel 2016, fino ad arrampicarsi al numero quattro della classifica ATP.
“Tre anni fa ho seriamente pensato di smettere – ha raccontato in conferenza stampa a Toronto -, ho sofferto anche di depressione per un paio di mesi, non riuscivo a trovare una soluzione. Potete quindi immaginare quanto sia contento del livello raggiunto ora. Ritengo sia la mia stagione migliore (due titoli e una semifinale Slam, ndr) e voglio solo godermela, trattandosi della seconda possibilità che mi è stata offerta dalla mia vita tennistica“.
Nonostante il ritiro la campagna canadese potrebbe ancora valere per del Potro la scalata alla top 3, suo best ranking, dopo che Alexander Zverev ha già respinto l’assalto al podio una settimana fa. Questa volta il sorpasso è più probabile, con il tedesco costretto a difendere il titolo. L’argentino non potrà incrementare il suo bottino prima di Cincinnati ma potrebbe cominciare il torneo sul podio virtuale ATP. Sperando quello del polso sia solo un falso allarme.