Tsitsipas rimonta anche Anderson: a Toronto è finale con Nadal

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Tsitsipas rimonta anche Anderson: a Toronto è finale con Nadal

Altra impresa del greco Stefanos, che annulla di nuovo match-point e batte Kevin al tie-break decisivo. Ha sconfitto 4 top-10 nello stesso torneo, è il più giovane ad averlo fatto da che esiste l’ATP Tour (1990). Prima finale 1000 nel giorno del ventesimo compleanno

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dal nostro inviato a Toronto, Luca Baldissera

S.Tsitsipas b. [4] K.Anderson 6-7(4) 6-4 7-6(7)

EQUILIBRIO E SCHEMI A SPECCHIO – Il sogno di Stefanos Tsitsipas non si spegne, contro pronostico e annullando match-point (ancora, dopo i due cancellati a Zverev) batte Kevin Anderson e vola in finale. Il primo set inizia e procede in modo molto regolare, chi va al servizio lascia le briciole all’avversario, giocano entrambi con grandissima attenzione e si vede. Percentuali ottime alla battuta, rischi in lungoriga presi solo nei momenti giusti, è una bella partita a scacchi, come se si stessero studiando in attesa di trovare l’apertura decisiva. Kevin tira più forte sia il servizio che il dritto, Stefanos manovra meglio con le rotazioni e gli angoli. Fondamentalmente, sia il greco che il sudafricano giocano a specchio tatticamente (confronto geograficamente inusuale, quante volte si sono incontrati tennisti di queste due nazioni a livello ATP? L’ultimo ellenico affrontato da Anderson è stato Konstantinos Economidis, best ranking 112, nelle quali di Indian Wells giusto 10 anni fa, 2008, Economidis che proprio Tsitsipas ha indicato come suo mentore all’inizio della carriera).
Comunque, il piano per tutti e due è cercare di arrivare a poter sparare lo sventaglio inside in dalla classica mattonella dal lato del rovescio, è interessante vederli, è come se si “marcassero” a vicenda. L’equilibrio è totale, il che è una buona notizia per il greco, che se vogliamo non ha un tennis troppo diverso (a livello tattico) dal Dimitrov che ieri era stato surclassato da Anderson. Si arriva al 6-6 senza aver visto l’ombra di una palla break, 31 punti a 29 per Anderson finora, tutto sul filo. Minibreak per Stefanos, un paio di errori per Kevin, e il greco sale 4-1, poi due servizi vincenti di Anderson, una stecca di Stefanos, e siamo 4-4. Un altro dritto sbagliato da Tsitsipas, una bella accelerazione a uscire di Kevin, ed ecco due set-point, ancora il dritto tradisce Stefanos (tre brutti errori in questo tie-break), e il primo set va in cascina per Anderson.

SCOSSA TSITSIPAS – Nel secondo parziale all’inizio non cambia granchè, poi nel terzo game il colpo di scena: errore Anderson, e prima palla break della partita in favore di Tsitsipas (e in assoluto), ma il greco sbaglia ancora di dritto. Due punti dopo, c’è una seconda occasione, è Kevin a farsi scappare largo un attacco, ed è break. Il sudafricano accusa il colpo, va sotto 0-30 anche sul 3-1, ma tiene con bravura. Bene Stefanos in questa fase, comunque, continua con grande autorità nei suoi turni di servizio, mentre Anderson non sembra centrato come ieri, e commette qualche gratuito di troppo. Sul 4-3, arrivano due opportunità del controbreak per Kevin, ma Tsitsipas le annulla bene a rete e con il dritto. Poco spettacolo, sinceramente, tanta concretezza in campo, gioco essenziale e votato alle percentuali. Sul 5-4, ottimo ancora Stefanos che tiene a zero, e chiude il parziale con una volée di rovescio. Il finalista della parte bassa del tabellone si deciderà nel terzo set.
Sento di giocare al meglio i punti importanti, con sicurezza e margine, il dritto lo sento molto bene, spero che continui così“, racconta Stefanos.

STEFANOS AL CARDIOPALMA – Il gioco si apre un po’, con scambi divertenti, soprattutto per merito di Tsitsipas che mette in mostra qualche bel rovescio, ma Anderson, che serve per primo, è ritornato solidissimo quando è alla battuta. Bellissimo pallonetto liftato di rovescio del sudafricano nel quarto game, però non basta per minacciare il turno di servizio dell’avversario. Sul 3-2, un rovescio vola lungo al greco, c’è palla break pesantissima, che Kevin spreca con un errore. Risposta ben piazzata di Andreson, altra occasione, ma Stefanos si salva col servizio. Sul 4-4, un drittaccio fuori (maluccio anche Kevin oggi sul lato destro) costa al sudafricano una palla break a dir poco delicata, ma sempre con il dritto è bravo a cancellarla. Senza grandi emozioni, la partita scivola verso il tie break, alla fin fine una conclusione giusta per quanto visto finora. Il primo punto è un grave doppio fallo di Anderson, ma Tsitsipas restituisce subito il vantaggio con un errore. Gran passante Kevin di dritto, poi errore suo, ed è 2-2, tutti punti contro il servizio finora. Un altro gratuito di Anderson manda avanti Stefanos 5-4, e un bell’attacco porta a due match-point: sul primo, clamoroso doppio fallo del greco, sul secondo pressa bene Kevin, e si salva, siamo 6-6. Che occasione sprecata per Tsitsipas. Anche perchè dopo il cambio campo la risposta di rovescio gli scappa lunga, ed è match-point Anderson, ma Stefanos annulla con un super-rovescio diagonale.

Davvero era match-point quando ho tirato quel rovescio? Sul serio? Oh mexxa, non me ne ero reso conto!“, incredibile Tsitsipas. “Anche sul 6-4, pensavo fossimo 5-3, quando ho fatto doppio fallo ho guardato il tabellone, e ho pensato accidenti ma come, era match point per me?“. Risate di tutta la sala stampa.

Ace, e di nuovo match-point (il terzo) per Tsitsipas: rovescio lungo di Kevin, e il sogno dell’Airone greco continua, è finale 1000 per lui. Non una bella partita, tanti errori di entrambi, ma arrivare in fondo al torneo annullando tre match-point lungo il cammino non è da tutti, bravissimo Stefanos. Che è il più giovane, adesso, ad aver battuto quattro top-10 (nell’ordine Thiem, Djokovic, Zverev e Anderson) nello stesso torneo. Grandissimo risultato, splendida stagione in generale, abbiamo un giocatore vero che potrà puntare molto in alto. Che bel regalo di compleanno che si è fatto.

“Domani, non importa chi affronterò, darò tutto a costo di morire in campo, e cercherò di interpretarla come una partita qualsiasi, senza cambiare la mia routine. Ho capito di poter battere i più forti dopo aver vinto con Thiem, e sì, sto vivendo il mio sogno
“. Lo hai meritato, Stefanos.
Affronterà Rafa Nadal, con cui ha giocato (e perso 6-2 6-1) una sola volta, a Barcellona questa primavera. Ma quante cose sono cambiate per lui, in questi mesi.

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