Cinque sono i challenger in programma questa settimana, diciassette erano gli italiani iscritti, sette sono approdati ai quarti di finale, tre di questi hanno raggiunto la semifinale e uno giocherà sicuramente per il titolo.
Curiosamente il torneo che ne vedeva di più al via, il Pekao Open di Szczecin che si gioca su terra battuta, ha visto cadere uno dopo l’altro i nove tennisti azzurri interessati a succedere a Gasquet nell’albo d’oro del torneo polacco. Subito Lorenzi, Caruso, Sonego e Moroni, al secondo turno Arnaboldi, Bolelli e Giustino. Per ultimi sono stati eliminati Quinzi e Marcora, bravi a insinuarsi tra i primi otto ma non abbastanza da superare gli ostacoli Davidovich Fokina – spagnolo nonostante mamma russa e papà svedese – e Molleker. I due si sfideranno in semifinale e chi riuscirà a prevalere troverà in finale un argentino (Arguello o la quarta testa di serie Andreozzi). Bilancio comunque positivo per Quinzi, che guadagna sette posizioni in classifica, e ancora di più per Roberto Marcora che salirà 34 gradini per avvicinarsi alla top 300.
Sul cemento di Shanghai l’italiano più abile è stato Alessandro Bega, habitué dei tornei asiatici (questo è il nono della stagione) che al primo turno non ha lasciato scampo al connazionale Gaio e stamane all’alba italiana si è fermato ai quarti contro lo sloveno Kavcic. Sul cemento statunitense di Cary, invece, nessun italiano ha tentato la fortuna. Opelka-Uchida e Fratangelo-Duckworth saranno le semifinali.
Dove l’Italia prosegue il suo cammino, e lo fa con ottime credenziali, è in Bosnia così come in Turchia. Sulla terra di Bagnaluca, il secondo centro più grande del paese balcanico, un azzurro giocherà sicuramente per il titolo. Sarà uno tra Filippo Baldi, che ai quarti ha sconfitto in rimonta l’argentino Londero e Alessandro Giannessi, che poco ha sofferto contro il lituano Grigelis. La semifinale ‘italianicida‘ sarà il secondo scontro ufficiale tra i due, che nel 2015 si erano incontrati al secondo turno di qualificazioni del challenger di Roma. Quella volta prevalse Giannessi, sei anni più grande; dovesse ripetersi, andrebbe a disputare l’ottava finale challenger in carriera (ne ha vinta solo una, nel 2016 a Szczecin). Per Baldi sarebbe invece il primo atto finale di categoria.
Il terzo italiano ancora in gioco è Thomas Fabbiano, ormai tennista fatto e formato che a questo livello sa fare ampiamente la differenza. Sul cemento di Istanbul il pugliese ha fatto valere il peso della tds n.1 contro Matteo Viola, che si era fatto apprezzare per aver sconfitto il francese Lestienne. Fabbiano sfiderà ora Halys in semifinale, altro francese, e ne troverebbe eventualmente uno anche in finale; la seconda semifinale del challenger turco si disputerà infatti tra Hoang e Moutet, il piccolo ‘Davide’ che ha eliminato ‘Golia’ Karlovic al primo turno dell’ultimo Roland Garros.
I TABELLONI COMPLETI: Szczecin – Bagnaluca – Istanbul – Shanghai – Cary