Jabeur è una meraviglia, sfiderà Kasatkina per il titolo di Mosca

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Jabeur è una meraviglia, sfiderà Kasatkina per il titolo di Mosca

La giocatrice tunisina si qualifica per la prima finale della sua carriera con un finale di partita clamoroso contro Sevastova. Kasatkina però vuole migliorare il risultato dello scorso anno

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La settimana sulla proverbiale nuvola di Ons Jabeur sta risolvendosi clamorosamente a favore della tennista tunisina, lei per prima incredula davanti alle telecamere nell’intervista alla fine della semifinale vinta contro Anastasija Sevastova. In ballo da sabato scorso, giorno del primo turno qualificatorio di fronte a Fanny Stollar, l’attuale numero 101 della classifica WTA ha vinto sette incontri consecutivi, eliminando per via tre teste di serie nel tracciato verso la prima finale in carriera in un evento del tour maggiore, che giocherà domani opposta a Daria Kasatkina.

Ho giocato bene, nel secondo set mi sono innervosita perché ho iniziato a fallire troppo spesso colpi troppo semplici – ha confessato Ons al presentatore russo -, ma per fortuna ho avuto tempo di riprendermi”. Dopo un primo set in cui, pescando dal tragico gergo di settore, Jabeur aveva “fatto la partita” relegando la più quotata rivale al ruolo di mera ribattitrice, nel secondo qualche fisiologico errore è andato a macchiare le fin lì clamorose statistiche relative ai vincenti, circostanze che hanno favorito il ritorno della sempre tenace Sevastova, parsa avviata alla terza rimonta da un set sotto della settimana. “Lei gioca molto bene, non è stato facile tenerle testa nel terzo quando ha preso vantaggio”. Già, perché la lettone è stata due volte in testa di un break nella partita decisiva, ignara della deflagrazione di cui sarebbe stata spettatrice e vittima di lì a poco. Estremizzata una condotta da fondocampo sempre parecchio aggressiva, Jabeur dal due a tre a sfavore ha infilato un parzialone di sedici punti a uno, all’interno del quale è risaltata una porzione non trascurabile dei quarantacinque, dicasi quarantacinque, vincenti di giornata. Quasi quanto il nuovo ranking che questa finale regalerà alla ragazza tunisina, che lunedì starà decisamente più comoda alla posizione 63 a meno di un’ulteriore impresa che le consegnerebbe addirittura la top 50. Ogni suo traguardo è quanto di meglio una tennista araba sia mai riuscita a fare nella storia.

Per completare un lavoro che inevitabilmente saremo tenuti a chiamare favola, Ons dovrà sconfiggere in trasferta Daria Kasatkina, come precedentemente annunciato, e non partirà favorita. La tennista di Togliatti ha faticato il giusto per spegnere gli spiriti di Johanna Konta, la quale, al termine di una stagione tristanzuola, può comunque rincasare con un lieve sorriso sulle labbra avendo disputato un buon torneo. “Spero che Johanna e Daria giochino per quattro ore, così domani saranno più stanche di me”, aveva auspicato Jabeur con qualche minuto di anticipo sulla seconda semifinale. Le ha detto male, ma domani avrà le sue carte da giocarsi.

Dalla parte di Daria c’è la classifica, il fattore ambientale e la spinta decisiva che il suo coach Philip Dehaes sembra essere riuscito a darle durante la sfida contro Alizé Cornet, quando la russa era apparsa completamente svuotata e quasi incapace di reagire agli eventi del campo. Dalla parte di Ons c’è il tennis tutto suo, imprevedibile, portato per la prima volta su un palcoscenico di tale prestigio. Appuntamento per domani alle 12: comunque vada, sarà difficile annoiarsi. Kasatkina giocherà la quinta finale – seconda consecutiva qui a Mosca – per vincere il secondo titolo, ma è già sicura del posto da alternate a Singapore che con questa vittoria ha scippato a Sabalenka.

Risultati:

[Q] O. Jabeur b. [5] A. Sevastova 6-3 3-6 6-3
[6] D. Kasatkina b. J. Konta 6-4 6-3

Il tabellone completo

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