Nuove accuse su Gimelstob ma lui passa al contrattacco

Flash

Nuove accuse su Gimelstob ma lui passa al contrattacco

The Telegraph ha riportato altri episodi di volenza che coinvolgono l’ex tennista statunitense. In una lettera al Player Council Gimelstob ha però negato tutto

Pubblicato

il

 

Piove sul bagnato per Justin Gimelstob, ex tennista e coach americano, attualmente membro del board ATP in rappresentanza dei giocatori. Solo qualche giorno fa, Gimelstob è stato arrestato per aggressione ai danni di tale Randall Kaplan per questioni legate all’amicizia di quest’ultimo con la sua ex moglie Cary Sinnot. Tuttavia, il quotidiano britannico The Telegraph ha raccolto nuove testimonianze che riguardano episodi di violenza da parte dell’ex n.63 del mondo. Pare anche che le vittime siano disposte a testimoniare contro Gimelstob di fronte alle autorità giudiziarie.

Le difficoltà del 41enne del New Jersey a controllare i propri nervi emergono anche dalle situazioni più banali, come una partita di tennis in doppio. Durante il match, un membro del team avversario ha chiesto al proprio compagno se una palla fosse fuori. Non appena Gimelstob ha sentito la conversazione si è subito irritato profondamente. “Pensi che fosse dentro?”, ha sbottato, “Se pensi che abbia bisogno di barare per batterti sei uno stupido”. La situazione è poi degenerata con lo statunitense che avrebbe minacciato di “picchiare a sangue” l’avversario e lo avrebbe apostrofato in malo modo, solo per aver messo in discussione una chiamata.

Il secondo episodio, capitato nel novembre 2016, consiste nell’aggressione di un altro amico dell’ex moglie, tale Kris Thabit. All’interno di un ristorante, Gimelstob avrebbe preso di mira Thabit, accusandolo di avere avuto un flirt con la signorina Sinnot. L’attuale membro del board ATP sarebbe stato cacciato dal locale. Tuttavia Gimelstob avrebbe aspettato Thabit fuori dove la discussione è andata avanti. Non appena Thabit si è chinato a terra per prendere il cellulare uscito dalla tasca per colpa di Gimelstob, quest’ultimo avrebbe cominciato a malmenarlo.

Ma cosa forse persino più grave, Gimelstob si sarebbe macchiato di violenza domestica anche nei confronti della propria ex moglie, talvolta di fronte al figlio Brandon. A raccontarlo sarebbe stata proprio la vittima. Le minacce sono andate avanti anche dopo la separazione. “È piombato in casa mia e ha detto che avrebbe continuato a farlo anche in futuro”, ha dichiarato Cary Sinnott.

In una lettera privata al Player Council, Gimelstob ha negato ogni accusa e scritto che il quotidiano britannico non gli abbia dato la possibilità di offrire la sua versione dei fatti. Pare che l’opinione diffusa a livello ATP sia che l’americano si debba dimettere. Tuttavia lui non sarebbe intenzionato a farlo per non rendere più debole la sua posizione di fronte alla giustizia. Teoricamente, lo stesso Player Council, presieduto da Novak Djokovic, potrebbe destituirlo dal board. Ma giusto un mese fa è stato fatto fuori uno dei rappresentanti dei giocatori, il celebre ex coach australiano Roger Rasheed, sostituito da David Edges pro temore. Difficilmente, i tennisti ATP vorranno rinunciare ad una loro pedina nel board.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement