Eurosport-Sky, rinnovo triennale: in arrivo il player su Sky Q?

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Eurosport-Sky, rinnovo triennale: in arrivo il player su Sky Q?

Trovata l’intesa con il gruppo Discovery fino al 2021. Probabile arrivo delle app sul decoder di nuova generazione. Si completa anche l’accordo con Mediaset, Premium verso la chiusura

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NON SOLO TVGià negli scorsi mesi avevamo parlato delle novità di SKY sempre più padrona incontrastata della televisione a pagamento in Italia, anche se ormai limitarsi a definirla televisione non è più sufficiente. Pochi giorni fa è stato messo un altro tassello importante con il rinnovo triennale (scadenza fine 2021) dell’accordo con il gruppo americano Discovery per trasmettere i loro canali . Per gli appassionati di tennis, banalmente, questo significa accesso garantito ai canali di Eurosport tramite l’abbonamento SKY. Ma in un mondo sempre più connesso i canali televisivi lineari rappresentano solo una delle modalità di accesso. Così il nuovo accordo dovrebbe permettere l’accesso a Eurosport Player, il servizio streaming a pagamento dell’emittente, anche direttamente tramite il decoder di nuova generazione SKY Q che è già stato scelto da più di 600.000 clienti. Ricordiamo che Eurosport detiene i diritti in esclusiva assoluta per l’Italia di 3 dei 4 tornei del Grande Slam incluso l’Australian Open che si gioca tra circa un mese a Melbourne. Poi sarà la volta di Roland Garros e US Open.

MULTI-CAMPO? – Il rinnovo della partnership con Discovery permetterà dunque agli abbonati SKY di accedere con un solo decoder a tutta l’offerta tennistica italiana sommando ai canali SKY Sport, i canali Eurosport e Supertennis. La novità dovrebbe essere nella possibilità di accedere a tutti i campi coperti dalle telecamere con un solo telecomando tramite il Player (ovviamente bisognerà abbonarsi a tale servizio).

OLTRE EUROSPORT – Insieme a Eurosport Player dovrebbe arrivare anche l’accesso via SKY Q a Dplay  servizio dedicato agli altri canali free e pay del gruppo dedicati a intrattenimento e documentari tra cui il principale è proprio lo storico Discovery Channel. I canali Animal Planet e Discovery Travel&Living chiuderanno però i battenti per volontà del gruppo americano. I contenuti Discovery continueranno a essere comunque disponibili anche su SKY On Demand. La trattativa per il rinnovo è stata lunga e complessa dopo la scadenza del 31 agosto scorso poi prorogata per qualche mese in modo da avere il tempo di trovare un accordo. Nel nuovo contratto NON sono incluse al momento le Olimpiadi di Tokyo 2020, pezzo pregiato dell’offerta sportiva di Discovery. Vedremo se nei prossimi 18 mesi saranno oggetto di una trattativa separata. Nel febbraio scorso SKY e Discovery non avevano trovato l’accordo per la trasmissione delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang in Corea del Sud. Ma ovviamente le Olimpiadi estive potrebbero avere ben altro appeal per la stessa SKY.

LA (LENTA) FINE DI PREMIUM – Il gruppo Discovery ha ancora un contratto in corso per i canali Eurosport anche con quella che fino a pochi mesi fa era “la concorrente” di SKY sul mercato della pay-tv, ovvero Mediaset Premium. Nel 2016 su forte spinta del gruppo Vivendi che era sul punto di acquisirla, Mediaset Premium firmò un rinnovo triennale con gli americani ma in seguito il passaggio ai francesi sfumò proprio al momento del closing ed è ancora oggi oggetto di cause in tribunale. Mediaset si è trovata dunque a dover onorare un contratto che non avrebbe mai rinnovato senza la spinta di Vivendi. Questo contratto con Discovery scadrà la prossima estate ed è a questo punto scontato che non verrà rinnovato.

Mediaset ha di fatto firmato “la resa” nei confronti di SKY il 30 marzo scorso, un accordo attraverso il quale torna a vestire i panni del semplice editore (come la stessa Discovery) e non più di provider di pay-tv. Così i canali Premium editi da Mediaset di cinema e serie TV sono finiti nel bouquet SKY e la pay di Santa Giulia ha anche affittato alcune frequenze terrestri per lanciare una propria offerta a pagamento anche sul DTT. Una volta che Premium è uscita completamente dal mercato dello sport a pagamento perdendo anche i diritti della Serie A di calcio oltre alla Champions League, è apparso evidente come l’avventura della pay-tv di Mediaset fosse al capolinea.

MEDIASET TORNA SEMPLICE EDITORE – L’accordo Mediaset-SKY infatti sta vivendo ulteriori sviluppi nelle ultime settimane: come da accordi del 30 marzo, Mediaset ha ceduto a SKY la società R2 Srl la piattaforma tecnologica di Premium (che include le smart card e la codifica Nagravision per il criptaggio dei contenuti su DTT) scorporata dalla stessa Mediaset Premium S.p.A. Una cessione avvenuta per circa 23 milioni di euro e che in questi giorni sarà soggetta all’approvazione degli organi competenti (AGCM e AGCOM). Una decisione potrebbe arrivare già prima della fine dell’anno. Oltre alla parte tecnica di Premium, dal 2 gennaio SKY trasmetterà sul satellite con la sua codifica (NDS) anche tutti i canali gratuiti di Mediaset disponibili oggi solo sul digitale terrestre o via Tivùsat, la piattaforma satellitare riservata ai canali gratuiti. Oltre ai canali lineari a breve arriverà (come per Discovery) l’app di streaming on-demand Mediaset Play sul decoder SKY Q sempre dedicata ai canali free del gruppo di Cologno Monzese. L’accordo con SKY frutta a Mediaset circa 70 milioni di euro l’anno a cui vanno aggiunti come detto i 23 incassati per la cessione di R2 S.r.l (salvo approvazione antitrust).

IL NUOVO ASSETTO – Mediaset Premium intanto ha già comunicato la chiusura del canale Studio Universal per il prossimo 1° gennaio. A quel punto rimarrà in corso solo un contratto con editori esterni, proprio quello con Discovery firmato nel 2016 ma che come detto scadrà tra pochi mesi, la prossima estate. Proprio alla scadenza di tale contratto, con la dipartita dei due canali di Eurosport e Investigation Discovery, è pressoché scontato che Mediaset stacchi la spina definitivamente a un’azienda e a una pay-tv che non avrà più motivo di esistere. Magari dirottando i (pochi) clienti rimasti verso il suo servizio di streaming OTT di cinema e serie, Infinity, che non viene toccato in alcun modo dall’accordo con SKY.

Si va a delineare dunque un sistema televisivo pay con SKY al centro e i grandi editori esterni intorno in primis proprio Discovery e Mediaset, in attesa di ridiscutere poi l’accordo con il gruppo Disney/Fox (la casa di Topolino sta per completare l’acquisizione del gruppo di Murdoch). Allo stesso modo il passaggio della stessa SKY al gruppo Comcast dovrebbe favorire il ritorno su SKY di canali e contenuti di NBCUniversal, anch’essa di proprietà del gigante americano dei media.

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