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Fed Cup 2019, tutte le convocazioni: Halep e Pliskova sì, Osaka e Wozniacki no
Non solo Italia-Svizzera. Halep in casa delle campionesse in carica ceche. La Bielorussia al completo fa paura ad una Germania senza Kerber. Muguruza e Osaka disertano Giappone-Spagna

Mentre la Davis ha cominciato la sua rivoluzione, la Fed Cup rimane ancorata al vecchio formato. Così nel prossimo fine settimana andranno in scena otto sfide, quattro per il gruppo mondiale principale e altre quattro per il gruppo mondiale secondario. Di quest’ultimo fa parte l’Italia che affronterà in trasferta sul tappeto indoor di Biel la temibile Svizzera guidata da Belinda Bencic. Per tentare il colpaccio in terra elvetica, oltre a Camila Giorgi, è stata convocata per l’occasione anche la ex n.5 al mondo Sara Errani, al rientro dalla squalifica per doping. Ma appunto la Fed Cup non offre solo Italia-Svizzera. Nonostante diverse assenze di rilievo, anche gli altri incontri si presentano spunti interessanti e alcuni potenziali faccia a faccia molto intriganti.
Nel gruppo mondiale spicca la sfida tra le pluricampionesse ceche e la Romania. Nelle fila boeme, non sarà presente la finalista degli Australian Open Petra Kvitova. La punta di diamante ad Ostrava sarà dunque la n.5 al mondo Karolina Pliskova. Ad affiancarla ci sono una serie di giocatrici piuttosto giovani e ben assortite. A condurre l’assalto rumeno, saranno ormai ex n.1 al mondo Simona Halep e Mihaela Buzarnescu. Anche Germania-Bielorussia si presentava come una sfida molto interessante. Peccato che nella squadra teutonica mancheranno sia Angelique Kerber che Julia Goerges. Toccherà ad Andrea Petkovic difendere il fortino di Braunschweig contro il fuoco di Aryna Sabalenka, Aliaksandra Sasnovich e Victoria Azarenka. Belgio e Francia schierano invece le loro migliori tenniste per la sfida di Liegi e si prospetta una sfida molto equilibrata. Ad Asheville, nella Carolina del Nord, le statunitensi Madison Keys e Danielle Collins attendono l’Australia di Ashleigh Barty.
Nel gruppo mondiale di “serie b” la campionessa degli Australian Open e n.1 al mondo Naomi Osaka e la due volte campionessa Slam Garbine Muguruza hanno saltato l’appello per la sfida tra Giappone e Spagna a Kita-Kyushu. Il Canada punta tutto sulla freschezza di Bianca Andreescu nel tie in trasferta contro l’Olanda priva di Kiki Bertens. A Riga, Anastasija Sevastova e Jelena Ostapenko dovranno ben guardarsi dalla Slovacchia di Dominika Cibulkova.
WORLD GROUP
Repubblica Ceca-Romania (Ostrava, Tappeto Indoor)
?? Defending #FedCup champions Czech Republic will look to @KaPliskova to lead them against Romania on 9-10 February in Ostrava! ?? pic.twitter.com/BAfSxaiZLX
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
?? World No. 3 @Simona_Halep is back on #FedCup duty for Romania's first round tie against Czech Republic in Ostrava on 9-10 February! ?? pic.twitter.com/KX7DKTTWzA
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
Germania-Bielorussia (Braunschweig, Tappeto Indoor)
?? @andreapetkovic will lead Germany into battle against Belarus when the two sides meet in Braunschweig on 9-10 February ?? pic.twitter.com/O6tXe2oeJC
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
?? Belarus means business! @SabalenkaA leads the charge and @vika7 is back for a first #FedCup tie since 2016 when they play Germany on 9-10 February! ?? pic.twitter.com/LMUEfWjqJj
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
Belgio-Francia (Liegi, Tappeto Indoor)
?? @elise_mertens leads the charge for Belgium's #FedCup first round tie on home soil against France on 9-10 February! ?? pic.twitter.com/6dX06EOqrO
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
?? French captain @julienbenneteau names a full-strength side for his team's #FedCup first round tie against Belgium in Liege on 9-10 February! ?? pic.twitter.com/SDYvDJUMqT
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
Stati Uniti-Australia (Asheville, Tappeto Indoor)
?? @Madison_Keys & the in-form Danielle Collins spearhead the American line-up for their #FedCup World Group first round tie against Australia on 9-10 February ?? pic.twitter.com/AbecIYqkmj
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
?? @ashbar96 & @Daria_gav will be donning the green and gold for Australia in their #FedCup World Group first round tie against USA on 9-10 February ?? pic.twitter.com/F17oh8PQRl
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
WORLD GROUP II
Giappone-Spagna (Kita-Kyushu, Tappeto Indoor)
?? Here's the Japanese team for the #FedCup World Group II first round clash against Spain on 9-10 February ?? pic.twitter.com/aCMe42QTUc
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
?? Spain's team to face Japan in the #FedCup first round in Kita-Kyushu on 9-10 February ?? pic.twitter.com/BYbb8q1o3z
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
Canada-Olanda (‘s-Hertogenbosch, Terra battuta Indoor)
?? @Arantxarus leads the Dutch line for their #FedCup World Group II first round tie against Canada on 9-10 February ?? pic.twitter.com/EexQZsWyIV
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
?? Canadian No. 1 @Bandreescu_ will lead her country against Netherlands in the #FedCup World Group II first round on 9-10 February ?? pic.twitter.com/kFfE7qo8oy
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
Lettonia-Slovacchia (Riga, Tappeto Indoor)
?? Anastasija Sevastova & @JelenaOstapenk8 are named in the Latvian #FedCup team that is hosting Slovakia in a World Group II first round clash in Riga on 9-10 February ?? pic.twitter.com/jMrJGqasxO
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
?? @Cibulkova heads the Slovakian #FedCup team to face Latvia in Riga on 9-10 February ?? pic.twitter.com/oWVcc0mJDa
— Fed Cup (@FedCup) January 30, 2019
GROUP I
Il week-end ospiterà anche le sfide zonali del Group I (trovate qui tutti i raggruppamenti e le giocatrici convocate). È notizia di lunedì 4 febbraio che la Danimarca non potrà contare su Caroline Wozniacki, inizialmente convocata. L’assenza della giocatrice danese mette anche a rischio la sua partecipazione alle olimpiadi di Tokyo, poiché Wozniacki ha bisogno di prendere parte almeno a due tie di Fed Cup prima dei giochi olimpici.
ATP
ATP Houston, il tabellone: Tiafoe e Paul guidano il monopolio americano
Sei teste di serie su otto sono per giocatori di casa, ma attenzione ai sudamericani Etcheverry e Garin, campione nel 2019

Dopo la parentesi sudamericana di febbraio, la terra è pronta a tornare la protagonista del circuito. Da lunedì e fino alla fine del Roland Garros, e quindi per più di due mesi, si giocherà solo sul rosso. In campo maschile si partirà con tre tornei 250 in tre continenti diversi: Estoril, Marrakech e Houston. Quest’ultimo sarà, come spesso capita, la casa dei giocatori americani, storicamente non troppo amanti della terra europea. Tre delle ultime quattro edizioni sono state vinte da rappresentanti del team USA e ci sono tutti i presupposti perché le tradizioni vengano rispettate anche quest’anno: al via ci saranno infatti almeno dieci giocatori di casa e sei di questi avranno lo status di testa di serie, lasciandone soltanto due alle altre nazioni. I favoriti per arrivare in finale sono Frances Tiafoe e Tommy Paul, ma entrambi non conservano ricordi particolarmente positivi delle loro esperienze a Houston.
In tre apparizioni Tommy ha vinto solo due partite e non è mai andato oltre gli ottavi, mentre Frances ha come miglior risultato i quarti della scorsa edizione quando si fermò al cospetto di Isner. Proprio Big John, che ha disputato tre finali in questo torneo vincendo quella del 2013, è uno degli altri due americani, insieme a Tiafoe e Paul, che approfitterà di un bye al primo turno. Il quarto e ultimo è Brandon Nakashima che, dopo il trionfo alle Next Gen di Milano, sta faticando a trovare continuità di risultati in questo avvio di stagione.
La seconda linea statunitense è poi composta da JJ Wolf, numero 5 del seeding e chiamato a un primo turno complicato contro Jordan Thompson, e da Marcos Giron (settima testa di serie). Nelle retrovie ci sono invece, oltre a Kudla e Kovacevic, le wild card Steve Johnson (vincitore qui nel 2017 e nel 2018) e Jack Sock (anche lui campione del torneo nel 2015). Un altro past champion che ha ricevuto un invito per il tabellone principale è Fernando Verdasco che contro l’australiano Kubler (testa di serie n. 8) andrà a caccia di una vittoria ATP che gli manca dallo scorso settembre.
Tra chi punta a spezzare il monopolio a stelle e strisce, però, ci sono soprattutto due sudamericani: il primo è Etcheverry, finalista a Santiago a febbraio, che al primo turno affronterà Juan Manuel Cerundolo (fratello di Francisco); il secondo è Garin, già capace di trionfare sulla terra di Houston nel 2019. Il cileno sfiderà all’esordio Dellien con vista su un possibile secondo turno con Nakashima.
Questo il tabellone completo del Fayez Sarofim & Co. U.S. Men’s Clay Court Championship 2023:

Flash
Sinner-Alcaraz sul 4-2 del primo set, 25 prodezze, lo scambio più bello dell’anno [VIDEO]
Il punto del match, si prenota già ora come il punto del 2023. Sinner chiude il passante di rovescio dopo mille capovolgimenti

Nel video del direttore Scanagatta lanciato a caldo pochi minuti dopo la conclusione del fantastico duello vinto da Jannik Sinner sul n1del mondo Carlos Alcaraz si invitavano i lettori di Ubitennis a guardare lo scambio più bello, più impressionante del match giocato a Miami. È stato così spettacolare da poter suscitare la ammirazione sconfinata se non la gelosia di Federer, Djokovic, Nadal, e Murray per un’intensità e una velocità di palleggi perfino superiore a quella dei loro tempi. Questi tirano più forte!
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Quando un italiano vince sul numero 1: Sinner che batte Alcaraz vale il Panatta che battè Connors? [VIDEO]
Il direttore Scanagatta, a seguito della vittoria di Sonego su Djokovic, ripercorse tutti i 7 exploit italiani contro i n.1 del mondo. Da Barazzutti a Sonego, passando per Volandri e Fognini

Con la vittoria su Carlos Alcaraz, Jannik Sinner non ha solamente raggiunto la seconda finale in un Masters 1000 della carriera ma ha anche battuto il numero 1 del mondo per la prima volta (risultato che tra l’altro costa allo spagnolo la prima posizione del ranking a partire dalla prossima settimana a favore di Djokovic). Battere il primo del ranking ATP ha sempre un sapore più speciale e nella storia del tennis italiano solamente altri sei giocatori sono riusciti nell’impresa in Era Open, in ordine cronologico: Barazzutti, Panatta, Pozzi, Volandri, Fognini e Sonego, a cui si aggiunge ora anche Sinner
Tornando indietro agli anni ’60, va segnalato che Nicola Pietrangeli battè Rod Laver nella finale degli Internazionali d’Italia a Roma nel 1961 (non c’è ufficialità sulla classifica di quel periodo, anche se Laver l’anno dopo compì il Grande Slam), e sempre in quegli anni Giuseppe Merlo battè sei giocatori campioni Slam.
Il primo a farcela nell’Era Open (cioé dal 1972 in poi) è stato Corrado Barazzutti, nel 1974, ai quarti di Monaco di Baviera sulla terra rossa battendo il romeno Ilie Nastase, sconfitto 3-6 7-6 6-1 dal tennista di Udine. Successivamente fu Adriano Panatta addirittura due volte vincitore sul numero 1 del mondo. Prima nella finale di Stoccolma 1975, sul cemento con l’americano Jimmy Connors che soccombe 6-4 6-3, poi il bis del romano un paio d’anni più tardi, ancora contro Connors, battuto 6-1 7-5 al secondo turno del torneo di Houston (cemento) nel 1977.
Si cambia millennio per arrivare al 15 giugno del 2000, durante il terzo turno del Queen’s su erba, quando il barese Gianluca Pozzi ha sfruttato al massimo le condizioni fisiche non perfette dello statunitense Andre Agassi, il quale perso il primo set 6-4 si ritira sul vantaggio di 3-2 nel secondo set. Sette anni dopo tocca a Filippo Volandri, al terzo turno degli Internazionali di Roma: il 10 maggio del 2007 il livornese supera 6-2 6-4 Roger Federer con una partita a dir poco memorabile per la storia recente del tennis italiano.
Roma palcoscenico di un altra vittoria azzurra sul numero 1 mondiale, il 16 maggio del 2017, impresa messa a segno da Fabio Fognini che ha sconfitto al 2° turno per 6-2 6-4 lo scozzese Andy Murray. Infine torniamo alla storia recente: 30 ottobre 2020, ATP 500 di Vienna, semifinale. Un Lorenzo Sonego strepitoso batte il numero 1 del mondo Novak Djokovic lasciandogli appena tre giochi e infliggendogli la peggior sconfitta in carriera nei match giocati al meglio dei tre set a livello ATP. Un 6-2 6-1 incassato dal serbo dopo aver acquisito matematicamente la posizione in cima al ranking anche al termine di quella stagione.