Gianni Clerici a Jesi per la nascita del "Club delle Balette"

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Gianni Clerici a Jesi per la nascita del “Club delle Balette”

Lo scrittore presenta il suo nuovo libro (“Il tennis nell’arte”) e tiene a battesimo il Club, tutore dell’eredità della pallacorda

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Gianni Clerici, bacheca delle balette (2014)
 

Anno Domini 2013. A Mantova vengono ritrovate sei palline di cuoio, successivamente identificate come “balette“, ovvero le antenate delle odierne palline da tennis. Il ritrovamento allerta l’allora direttrice della Pinacoteca civica di Jesi, Loretta Mozzoni, la quale intuisce che le nove sferette, rinvenute nel 1936 e custodite nel museo, siano anch’esse delle balette.

L’eco di queste scoperte è piuttosto vasta e il rinnovato interesse verso il rinascimentale “gioco della racchetta”, antesignano del tennis come lo conosciamo, sfocia, nell’ottobre 2014, in un convegno al Circolo cittadino di Jesi. Tra i molti esperti invitati a partecipare, spicca per entusiasmo Gianni Clerici che auspica la nascita di un Club che si faccia promotore e custode dell’eredità della Pallacorda.

L’invito non è caduto nel vuoto e, grazie all’impegno costante di Carla Saveri, quel sogno sembra pronto a diventare realtà. Oggi, mercoledì 27 marzo, alle ore 18 lo stesso Clerici sarà a Palazzo Pianetti, Pinacoteca Civica di Jesi (Via XV Settembre, 10) – per presentare il suo libro “Il tennis nell’arte”, scritto a quattro mani con Milena Naldi. L’incontro però sarà teatro anche della storica costituzione del “Club delle Balette”, un progetto che si propone appunto di mettere in rete le città nelle quali sono state ritrovate le preziose e antiche palline (ovvero Jesi, Mantova e Urbino).

Gianni Clerici, Il tennis nell’arte

Questo è però solo il primo passo di un percorso che si preannuncia articolato e ambizioso. Tra le molte iniziative culturali che accompagnano il costituendo “Club delle Balette”, desta grande interesse l’idea di Luca Bottazzi, nota e apprezzata voce di Sky, di far “rinascere” il gioco della pallacorda in Italia.

L’iniziativa, cui ancora mancano i veri connotati di progetto, intende far leva sul forte legame tra la Penisola e le radici di questa disciplina (italiani sono gli unici ritrovamenti di balette e italiano è anche “Il trattato del giuoco della palla” di Antonio Scaino da Salò, che sistema le regole del gioco) e punta, tramite una efficace campagna di marketing e sensibilizzazione culturale, alla nascita del primo Circolo italiano della pallacorda. Tale struttura potrebbe ospitare eventi e tornei per poi aderire alla prestigiosa, quanto esclusiva, International Real Tennis Professionals Association, che riunisce sotto la sua egida circa una ventina di circoli sparsi tra Gran Bretagna, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Stati Uniti e Australia.

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