Un ulteriore passo verso il Monza Open 2020

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Un ulteriore passo verso il Monza Open 2020

L’erba brianzola sembra più verde anche alle aziende del territorio

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Non si fermano i preparativi a supporto della candidatura di Monza per ospitare all’autodromo un torneo ATP 250 su erba a partire dal prossimo anno. Dopo il sostegno di Marco Cecchinato, è arrivato il momento di trovare la copertura economica richiesta dall’ATP per il triennio 2020-22 per poter occupare lo slot del calendario che lascerà libero il Turkish Airlines Open di Antalya, evento che si tiene la settimana prima di Wimbledon e che si disputerà per l’ultima volta quest’anno. L’occasione è stata prontamente colta dall’ex arbitro internazionale Giorgio Tarantola e da Claudio Scopece, direttore generale di Mito Group, l’agenzia di comunicazione, marketing e PR che si occuperà della realizzazione del progetto. Un progetto che sembra piacere alle imprese del territorio a cui è stato presentato tre settimane fa, secondo quanto riporta ora il comunicato stampa a cura di GAME Comunicazione & Media.

Mito Group sta portando avanti i colloqui con le aziende locali e altre di livello nazionale e internazionale, auspicando che l’interesse mostrato si trasformi nel supporto concreto necessario entro la fine di maggio. Il comunicato rimarca che “gli accordi commerciali resteranno riservati e confidenziali, fino al momento della decisione dell’ATP”, prevista per il 30 giugno, e sono soggetti a una “condizione sospensiva, condizionata alla concessione della licenza di disputa da parte dell’ATP”.

Convinto che la risposta positiva dal territorio arriverà nei tempi previsti, Scopece dichiara che il progetto ha “un triennio come orizzonte temporale minimo, ma che in realtà guarda molto più avanti”, proponendosi di fare del “tempio mondiale della Formula 1, un luogo unico al mondo dove unire passione per lo sport e opportunità di crescita per il territorio”. Lo stesso Tarantola, sottolineando l’unicità del progetto in un’intervista a Milano Sportiva, sottolinea la risposta positiva anche delle istituzioni perché “il torneo non è un costo ma un investimento sul territorio”.

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