Il test della Vitas 100, la più versatile delle Snauwaert

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Il test della Vitas 100, la più versatile delle Snauwaert

Recensione e test in campo della Snauwaert Vitas 100, dedicata a Vitas Gerulaitis

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Snauwaert Vitas 100
 

Abbiamo scritto del ritorno in campo di Snauwaert, il brand che fu di Vitas Gerulaitis, Mikael Pernfors, Brian Gottfried e Miloslav Mecir. Il rientro si è concretizzato con l’introduzione di due le linee di prodotto, Grinta e Vitas. Di queste, la Vitas 100 è il telaio che potrebbe incontrare maggiormente il favore del pubblico, sia per l’ampio piatto corde che ne favorisce la giocabilità, sia per via del risultato estetico proposto, un telaio con una forma particolare, che inevitabilmente si segnalerà come elemento di distinzione nell’affollatissimo mercato delle racchette di oggi.

Caratteristiche:
Piatto corde: 100 pollici (645 centimetri quadrati)
Peso: 300 grammi
Bilanciamento: 31,5 cm dal manico
Swingweight: 314 kgcmq
Schema d’incordatura: 16×19
Rigidità: 69RA (rilevata)
Profilo M-C-T: 24-26-25 mm
Lunghezza: 27 pollici (Standard)

Guardiamo anzitutto all’estetica del telaio. La forma pentagonale colpisce subito favorevolmente. Infatti, caratteristica di queste Snauwaert, è l’ampia apertura del telaio nella zona centrale del piatto corde, a ore 3 e a ore 9 di un immaginario orologio sovrapposto al piatto. Proprio in questa zona è presente la tecnologia BIONIC X-section, che riprende la sezione variabile delle ossa umane per fronteggiare i diversi tipi di flessione richiesti al telaio a seconda degli impatti. Se guardiamo la racchetta di profilo vediamo che questo è variabile ma in una forma contenuta fra i 24 e i 26 millimetri. Il risultato è un telaio dalla forma affusolata che promette buona aerodinamicità. Il grip proposto da Snauwaert si chiama Air Bubble, è spesso circa 2mm, è traforato e ha una buona presa. Il colore di questa linea è un nero in versione opaco con inserti verdi, presente sugli steli, sul manico e nella parte alta del telaio. Il modello Vitas è disponibile anche con dimensioni piatto corde ampio 105 e 110 pollici con diversi pesi. Veramente bello il risultato finale di questa Vitas 100.

Test in campo
La prima qualità che apprezziamo nel test in campo della Vitas 100 è la facile manovrabilità in aria. Rispetto alla Grinta 98 Tour, un modello più esigente, riscontriamo una maggior facilità nel generare velocità di palla. I colpi escono in maniera molto decisa. Molto buoni anche gli impatti, secchi e decisi, sembrano quelli di una racchetta non profilata, che di solito sono la scelta migliore per avere sensazioni di stabilità e precisione subito dopo l’impatto. Man mano che colpiamo con questa Vitas, apprezziamo anche il risultato nello spin generato. Il 16×19 scelto come schema d’incordatura esalta le rotazioni; un colpo ben eseguito in top spin con una sbracciata fluida risulterà in un rimbalzo molto alto nella metà campo dell’avversario. In questa zona di campo la Snauwaert fa vedere il meglio del repertorio.

Abbiamo in mano un attrezzo abbastanza classico, che non è avaro di potenza ma che neanche è un telaio in grado di favorire la spinta senza metterci del proprio in fase di esecuzione. Questo depone a vantaggio di quei giocatori dalla sbracciata decisa, che non hanno bisogno di particolare spinta da parte della racchetta e che potranno tenere maggiormente in campo la pallina dopo aver colpito. Il colpo eseguito di piatto non sembra essere la soluzione preferita con la Vitas. Il telaio è progettato per esaltare lo spin, anche minimo, ed è quando chiudiamo con il polso il movimento che abbiamo le sensazioni di impatto migliori. Anche il taglio in backspin avviene in maniera molto naturale, la racchetta restituisce una buona e lunga sensazione di dwell-time, ovvero il tempo nel quale la palla rimane a contatto con le corde, e cioè quell’attimo in più che è decisivo per tenere o meno in campo la palla.

Se abbiamo detto che in fase di spinta la Vitas 100 si lascia amare per le soluzioni in topspin, possiamo dire che in fase difensiva si beneficia dell’ampio sweet-pot del telaio. Specie nella parte centrale del piatto corde, si hanno buone sensazioni di impatto anche in caso di colpi non centrati. Per quanto riguarda il gioco di volo ritorniamo a citare la sensazione iniziale, quella di una facile maneggevolezza dell’attrezzo. A rete beneficiamo dell’impatto stabile e deciso, la torsione del telaio assicura un’ottima resa quando l’assetto braccio racchetta è corretto. Si lascia preferire una soluzione con leggero taglio sotto la palla rispetto al colpo piatto. E lo stesso al servizio o nello smash, dove i risultati migliori si hanno quando decidiamo di usare l’effetto, sia usando la soluzione slice che la soluzione in kick, specie in caso di seconda palla liftata, rispetto alla classica botta piatta.

Giudizio
In definitiva la Vitas 100 è una racchetta molto versatile e che ha le caratteristiche giuste per diventare un best seller: facilità di rotazioni, maneggevolezza e ampio piatto corde a favorire la buona resa dei colpi anche in situazioni non ottimali d’impatto. La concorrenza nel settore, quello delle racchette pesanti 300 grammi, è molto ampia, ma il nome scelto per questa linea è di quelli che non temono paragoni.

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