Niente Strasburgo per Barty, riemerge l'Ucraina. Tedesche giù a Norimberga

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Niente Strasburgo per Barty, riemerge l’Ucraina. Tedesche giù a Norimberga

Un problema al braccio destro ferma la campionessa di Miami: buon per Daria Gavrilova, che guadagna i “quarti” assenti da ottobre. In Baviera si salva solo Friedsam tra le padrone di casa. Avanti anche Putintseva e Siniakova

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Dayana Yastremska, ha raggiunto i quarti di finale a Strasburgo
 

Torneo bagnato, torneo non fortunatissimo a Norimberga: già International tipicamente pressato dalle esigenze Slam e dunque in predicato di finire al sabato, in Baviera sono stati costretti a fare i conti con un inizio settimana da tregenda metereologica, con acqua a secchiate e pochi match portati a casa. Obbligati a comprimere il programma nei pochi giorni rimasti, gli organizzatori hanno imposto un disagevole doppio turno a molte partecipanti, peraltro poco inclini all’imprevisto sforzo a pochi giorni dal Roland Garros.

Passate le ire del sempre dispettoso Giove Pluvio, le ferite dei maggiorenti del torneo non sono state medicate dalle compatriote in gara, infilzate l’una dopo l’altra e incapaci di mandare più di un’unica rappresentante nei quarti di finale: la fortunata è Ana-Lena Friedsam, la quale peraltro si è meritata il jolly avendo passato negli ultimi anni molto più tempo tra medici e infermieri che non con le colleghe. Per onestà occorre dire che Friedsam è uscita viva da un derby, contro quell’Andrea Petkovic sempre più lontana dalla meravigliosa Andrea Petkovic che conoscevamo, dunque difficilmente una tedesca avrebbe potuto marcare visita nel terzo atto del torneo.

Torneo che ha visto tra le maggiori protagoniste di giornata Johanna Larsson, brava a battere l’invitata speciale Kuznetsova in mattinata e a rendere durissima la vita a Katerina Siniakova, seconda favorita del seeding, nel pomeriggio prima di essere recuperata in rimonta, mentre non ha fatto altro che rispettare il pronostico l’irosa regina del tabellone Putintseva, che ha sconfitto Mona Barthel per staccare il pass d’accesso alle final eight. In chiusura di programma è invece saltata la terza vedette Ajla Tomljanovic, battuta nettamente dalla sempre più lanciata, specie su terra, Tamara Zidansek.

Risultati, primo turno:
Kr. Pliskova b. [Q] J. Niemeier 6-1 6-3
S. Cirstea b. [6] K. Flipkens 7-6(6) 6-2
J. Larsson b. [WC] S. Kuznetsova 7-5 6-4
[2] K. Siniakova b. M. Minella 1-6 6-3 6-2
[3] A. Tomljanovic b. [WC] S. Lisicki 6-2 7-5

Secondo turno:
V. Kudermatova b. [5] E. Alexandrova 6-0 6-4
[Q] N. Stojanovic b. S. Sorribes Tormo 6-1 0-6 6-3
M. Brengle b. Kr. Pliskova 7-6(6) 6-0
[1] Y. Putintseva b. M. Barthel 7-6(8) 6-1
[WC] A-L. Friedsam b. [8] A. Petkovic 6-3 6-1
S. Cirstea b. [Q] L. Paar 6-4 6-7(6) 6-0
[2] K. Siniakova b. J. Larsson 4-6 6-0 6-3
T. Zidansek b. [3] A. Tomljanovic 6-3 6-4

Il tabellone completo


Se Norimberga piange, Strasburgo certo non ride: con un tabellone non necessariamente d’elevato appeal da proporre al comunque partecipe pubblico, l’organizzazione ha dovuto digerire il ritiro di Ashleigh Barty, ossia la più luminosa star in cartellone. La campionessa del più recente Miami Open ha lamentato un problema al braccio destro, guaio che a quattro giorni dall’inizio del Roland Garros le ha suggerito di agire con particolare prudenza. “Ogni tanto succede, è un fastidio che mi porto dietro da almeno tre anni e che spesso torna a farmi visita, spero che due o tre giorni senza toccare la racchetta siano sufficienti a tornare in forma in vista di Parigi“, ha sentenziato l’imprevedibile maghetta da Ipswich.

Ashleigh Barty – Miami 2019 (foto via Twitter, @WTA)

Al suo posto la lucky loser lettone Marcinkevica, utile a far tirare un sospiro di sollievo alla derelitta Daria Gavrilova di questi tempi: inchiodata a un sinistro record di tre vittorie e undici sconfitte nel 2019, la futura signora Saville ha trovato la sua settimana fortunata dopo tanti tormenti, e passato il primo ostacolo ha potuto scavalcare, non senza difficoltà, anche il secondo, avente le sembianze della wild card di casa Amandine Hesse. Si può fare anche nei quarti contro Chloé Paquet, poi si fa più dura in zona Garcia/Kostyuk, entrambe viste in netta ripresa dopo mesi difficili.

Specie la (quasi) diciassettenne ucraina, precipitata per sette giorni addirittura fuori dalla top 300 a fine aprile poco dopo la rottura con il coach Dmitriy Brichek, il cui posto nel box è occupato qui a Strasburgo dal persino più impronunciabile Benjamin Ebrahimzadeh, ex di Azarenka e Kerber con il quale è verosimilmente cominciato un periodo di prova. Il torneo francese la riavvicinerà alla top 200, persa la quale (ormai più di due mesi fa) Kostyuk non ha potuto iscriversi alle qualificazioni per il Roland Garros.

I “favori del pronostico”, come si dice, cadono però in basso, territorio popolato da Aryna Sabalenka e Dayana Yastremska, le quali hanno lasciato rispettivamente sette e due giochi nei loro match di secondo turno a Laura Siegemund e Saisai Zheng. Da quelle parti ci sarebbe (stata) anche Qiang Wang che però su terra, quest’anno, sta facendo una fatica tremenda e l’ha dimostrato lasciandosi rimontare in chiusura di programma da Fiona Ferro.

Risultati, primo turno:
[4] C. Garcia b. S. Rogers 4-6 6-4 6-3
D. Gavrilova b. [LL] D. Marcinkevica
Secondo turno:
C. Paquet b. [Q] X.Y. Han 6-3 6-3
[Q] M. Kostyuk b. [7] S. Zheng 6-3 6-1
[2] A. Sabalenka b. [Q] L. Siegemund 6-4 6-3
M. Puig b. [Q] A. Sharma 6-3 6-2
[6] D. Yastremska b. S. Stosur 6-0 6-2
[4] C. Garcia b. R. Peterson 6-2 6-3
D. Gavrilova b. [WC] A. Hesse 4-6 6-2 7-5
F. Ferro b. [3] Q. Wang 6-7(4) 6-3 6-3

Il tabellone completo

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