da Londra, il nostro inviato

Sempre all’avanguardia, sempre dotati degli ultimi ritrovati tecnologici: i “Championships” sono il massimo possibile a livello di servizi offerti agli spettatori e agli addetti ai lavori. La versione di 2019 di “Watson”, questo il nome dato dalla IBM al suo sistema di Intelligenza Artificiale, avrà una funzionalità in più per la compilazione automatica dei video di highlights. Oltra a valutare l’intensità delle reazioni del pubblico, e i gesti dei tennisti, il riconoscimento facciale non si limiterà all’identificazione dei giocatori, ma ne interpreterà le espressioni del viso. Una smorfia di delusione, un momento di auto-incitamento, un grido di celebrazione con gli occhi chiusi, eccetera, saranno tutti nuovi elementi valutati istantaneamente per isolare i momenti interessanti, tesi, importanti delle partite.

In sala stampa, scherzando, ci si chiede come potrebbe reagire Watson davanti a un match di quelli da “circo” con protagonisti personaggi come Benoit Paire, Fabio Fognini, Nick Kyrgios, o altri “fumantini” del genere, che quando si mettono a “fare le facce” ai loro livelli rischierebbero di mandare in tilt tutto quanto..