US Open: Zverev e Cilic agli ottavi di tie break, battuti Bedene e Isner

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US Open: Zverev e Cilic agli ottavi di tie break, battuti Bedene e Isner

Il tedesco e il croato stanno provando a risollevarsi da una stagione negativa raggiungendo la seconda settimana dello Slam newyorchese. Sascha trova Schwartzman, Marin se la vedrà con Nadal

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Alexander Zverev - US Open 2019 (foto via Twitter, @usopen)
 

Non ha avuto bisogno del quinto set, ma Sascha Zverev ha dovuto sudare (metaforicamente, il tedesco è per sua stessa ammissione uno dei meno salvietta-dipendenti del tour) per battere Aljaz Bedene in 3 ore e 36 minuti. La buona notizia per lui è che il servizio sembra essere tornato quello dei giorni migliori, prima delle rotture, delle cause, e dei divorzi da leggende del gioco: 25 ace, 71% di prime in campo, 80% di punti fatti.
La cattiva notizia è che certi tremori da Slam non sembrano essersi ancora dissipati.

Nel più classico dei meltdown à la Zverev versione 3 su 5, è andato a servire per primo parziale nel nono gioco, ma ha ceduto a zero e inevitabilmente perso il set al tie-break con tanto di racchetta per le lande. Bedene ha a sua volta servito molto bene (16 ace), ed è stato inizialmente molto propositivo, tagliando le traiettorie con il suo dritto ordinato e sfruttando la partenza ad handicap del tedesco con il rovescio bimane. Appena Zverev è riuscito a centrarsi con il fondamentale migliore la partita è girata, però, e la testa di serie N. 6 è riuscita a qualificarsi per la prima volta per il quarto turno, pur rischiando qualcosa nel quarto.

Non sarà brillante, ed è il giocatore che ha perso più set, cinque, fra quelli rimasti in gara, ma va dato atto a Zverev di non aver mai smesso di cercare di ritrovarsi per tutta la stagione, e la foga della sua esultanza sa molto di liberatorio. “È stato un match di alto livello, [Bedene] è stato molto aggressivo, e a volte non mi ha dato chance sul suo servizio. Quando giochi tre tie-break non sai mai come può andare a finire, sono soltanto felice di essere passato”, ha detto dopo il match. “È la mia prima volta nella seconda settimana, ma è solo un quarto turno, non voglio fermarmi qui, voglio continuare a migliorare il mio gioco. Gli avversari non diventano di sicuro più semplici, tutti i migliori puntano a dare il massimo nella seconda settimana”.

Il prossimo avversario sarà Diego Schwartzman, ancora immacolato a livello di set, unico insieme a Djokovic e Nadal, che però ha fatto una partita in meno in virtù del forfait di Kokkinakis.

Marin Cilic – US Open 2019 (foto via Twitter, @usopen)

Il campione del 2014 Marin Cilic ha dato il suo umile contributo nel mandare a casa gli ultimi esponenti del drappello statunitense, battendo John Isner in 3 ore e 19 minuti. Dopo la finale di Wimbledon niente dovrebbe più sorprendere i fan, ma fa sempre un certo effetto vedere lo sconfitto con più punti a referto del suo avversario: Isner ha vinto 146 punti contro i 143 di Cilic, ha avuto 10 palle break in più (14 a 4), ha servito 40 ace contro i 21 del croato (che gli ha pure concesso 17 doppi falli), e nonostante tutto ha perso.

Cilic, in maniera abbastanza inedita, è stato chirurgico nello sfruttare le poche possibilità avute, in un match che era destinato a girare su pochi punti: salvato un set point nel decimo game del primo set con una difesa in contro balzo che ha fatto girare lo scambio, ha subito breakkato e chiuso con una seconda profonda in kick. Nel tie-break del terzo, ha salvato altri due set point, di cui uno sul servizio del gigante americano con una buona discesa a rete, e si è preso gli ultimi quattro punti del parziale, sfruttando l’inerzia per il break decisivo nel terzo gioco del quarto con un passante di dritto in corsa che non combacia con un record stagionale di 15-13 prima di New York. Nonostante altri sei doppi falli e quattro palle break concesse, il croato è sempre riuscito ad alzare il livello sui punti pesanti, e ha chiuso con un servizio vincente.

Interrogato su come l’abbia scampata, Cilic è stato molto onesto: “Non lo so. Aspetti la tua chance, o anche mezza chance, o un terzo di una chance… Chiamatela fortuna se volete, quando John non ha messo un paio di prime nel tie-break del terzo. Ho solo cercato di rimanere nello scambio per darmi un’opportunità di vincere il punto”. Cilic affronterà Nadal; parte nettamente sfavorito (e come potrebbe essere altrimenti), ed è sotto 2-6 negli head-to-head, ma l’ultimo precedente Slam gli sorride, il ritiro di Rafa sullo 0-2 nel quinto set degli Australian Open 2018. “Con Rafa dovrò riuscire a creare delle opportunità. Dipenderà da me servire bene e cercare di essere aggressivo. Dovrò essere pronto per una partita dura”.

Tommaso Villa

[6] A. Zverev b. A. Bedene 6-7(4) 7-6(4) 6-3 7-6(3)
[22] M. Cilic b. [14] J. Isner 7-5 3-6 7-6(6) 6-4

Il tabellone maschile completo (con tutti i risultati aggiornati)

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