Bencic è la kryptonite di Osaka: la numero uno è fuori dallo US Open

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Bencic è la kryptonite di Osaka: la numero uno è fuori dallo US Open

NEW YORK – Terza vittoria su tre confronti stagionali per Bencic. La giapponese non era al massimo fisicamente, ma è stata dominata

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Belinda Bencic - US Open 2019 (via Twitter, @usopen)
 

[13] B. Bencic b. [1] N. Osaka 7-5 6-4 (da New York, Vanni Gibertini)

Poco più di 12 ore dopo l’uscita di scena dallo US Open del n.1 del mondo del singolare maschile, se ne va da New York anche la n.1 tra le ragazze. Sotto il tetto dell’Arthur Ashe che ripara le giocatrici (e il programma del torneo, e la ESPN) dalla pioggia di questo Labor Day 2019 (la Festa del Lavoro che negli USA si celebra il primo lunedì di settembre), Belinda Bencic ha superato in due set una Naomi Osaka certamente lontana parente di quella concentratissima che aveva sculacciato Coco Gauff sabato sera, ma comunque una Osaka che ha provato a giocare la sua onesta partita nonostante qualche problema fisico. Bencic si è imposta fornendo una prestazione esemplare del suo tennis di contrattacco, appoggiandosi con maestria alle bordate dell’avversaria, ricopiando il suo tennis da un’icona più moderna e potente di Martina Hingis.

La nipponica è entrata in campo con una ginocchiera elastica a proteggere il ginocchio sinistro, ha consultato il medico della USTA durante il match e in più di un’occasione è apparsa tra il cauto e l’impacciato negli spostamenti che hanno coinvolto l’appoggio del peso sulla gamba sinistra. Bencic dal canto suo ha iniziato molto bene il match, scappando subito sul 2-0 approfittando di due doppi falli e diversi errori di Osaka, ed ha avuto anche quattro chance del 3-0 pesante, su cui però non ha potuto opporre molto alle prime di servizio dell’avversaria, unico colpo per Osaka che ha iniziato a girare fin dall’inizio. Aggiustato il mirino sui fondamentali da fondocampo, Naomi rimontava dallo 0-2 al 3-2 e da lì si registrava una serie di cinque giochi consecutivi con solamente cinque “quindici” vinti dalla giocatrice alla risposta. I palleggi si sono sviluppati principalmente sulla direttrice centrale del campo, con le atlete attente a tenere i colpi profondi per non dare angolo all’avversaria. Sul 5-5 una bella volée di diritto e un passante, ancora lungolinea, di rovescio consegnavano il break decisivo a Bencic, che chiudeva il set 7-5 in 49 minuti.

Dall’1-1 del secondo parziale in poi Osaka iniziava ad apparire piuttosto incerta nei cambi di direzione repentini, soprattutto verso destra, e Bencic metteva il dito nella piaga sorprendendola con contropiedi. Un’ingenuità al volo sul 2-2 0-30 e un doppio fallo finale, proprio come era accaduto all’inizio del primo set, costava a Osaka il break anche nel secondo set, subito il quale Naomi non è più apparsa in grado di reagire. Chiamato in campo il fisioterapista sul 2-3, la nipponica ha deciso di non chiedere alcun trattamento ma di ingerire una pillola offertale dal medico, ma il suo livello di energia da quel punto in poi è apparso decisamente inferiore.

Bencic ha chiuso il match in un’ora e 28 minuti, tornando nei quarti di finale allo US Open, e in generale in uno Slam, cinque anni dopo la prima volta, quando fu sconfitta pesantemente da Peng Shuai qui a New York.

Il tabellone femminile completo (con tutti i risultati aggiornati)

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