Berrettini 9 e lode, Sinner via col 100, Fognini non molla (Cocchi). Sonego, prima volta in Davis (Guerrini)

Rassegna stampa

Berrettini 9 e lode, Sinner via col 100, Fognini non molla (Cocchi). Sonego, prima volta in Davis (Guerrini)

La rassegna stampa di martedì 22 ottobre 2019

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La corsa continua. Berrettini 9 e lode, Sinner via col 100, Fognini non molla (Federica Cocchi, Gazzetta dello Sport)

Ci stanno facendo divertire, emozionare, anche spaventare. Ma quanto è divertente questo finale di stagione tutto azzurro che colora il cielo grigio di fine ottobre. Matteo Berrettini e Fabio Fognini corrono per arrivare alle Finals di Londra, Jannik Sinner per un posto fisso tra i 100 che lo renderebbe il più giovane di questo ristretto club di fenomeni. La corsa continua tra Vienna, dove ieri è sceso in campo Matteo Berrettini e oggi toccherà a Jannik Sinner, e Basilea, terra di sua altezza Roger Federer, dove sono in gara gli altri pretendenti alle Atp Finals, a partire da Fognini, per continuare con David Goffin e Roberto Bautista Agut. Si merita un nove Matteo Berrettini, come la posizione virtuale che occupa nel ranking live (11 quella ufficiale di ieri). E fa proprio una bella impressione. Manca una settimana e tante partite per avere la certezza della top 10 ma la vittoria contro Edmund, e l’annuncio di Kei Nishikori che si toglie dai giochi per operarsi al gomito destro, lo proiettano momentaneamente tra i migliori dieci. E l’ottava posizione della Race to London per ora è confermata. Dopo una settimana di «riposo» al rientro da Shanghai, dove ha raggiunto la prima semifinale Masters 1000, Berrettini si è presentato al primo turno sul veloce indoor di Vienna un po’ arrugginito. Contro Kyle Edmund la situazione sembrava avviata verso il peggior epilogo possibile: a metà del primo set Matteo inciampa e la sua caviglia destra si torce pericolosamente. Il timore dell’infortunio è tanto, la caviglia è la stessa che lo aveva fermato questa estate. Si muove male, ha paura di correre. Chiama il trainer. Perde il primo set, la faccia è abbacchiata. Poi, nel secondo parziale il romano inizia a muoversi con maggiore velocità e scioltezza e si riporta in pari nel secondo set. Nel terzo si rivede il Berrettini dei bei tempi, complice anche un calo del britannico che, non a caso, rimedierà l’ottava sconfitta consecutiva: «Il campo è nuovo, un po’ ruvido e sono inciampato — ha dichiarato il nella conferenza stampa post match —, si è addirittura staccato un pezzo di gomma dalla scarpa. Sul momento non ho sentito nulla, poi ha iniziato a fare un po’ male. Mi sono distratto, ho avuto paura, non mi sentivo sciolto. Nel secondo set per fortuna ho fatto una bella prestazione, ho ritrovato la forza necessaria e alla lunga ne sono uscito al meglio». Oggi per Matteo giornata di riposo prima del secondo turno contro Dimitrov: «Vorrei fare un giro al Prater e mangiare una fetta di Sachertorte», sempre che coach Santopadre sia d’accordo […]

Sonego, prima volta in Davis (Piero Guerrini, Tuttosport)

Nella nuova insalatiera ci sono ingredienti a cinque stelle e tra questi l’Italia. E nell’Italia di capitan Corrado Barazzutti c’è una novità torinese, Lorenzo Sonego. A dire il vero, Barazzutti avrebbe voluto portare come sesto uomo per fargli fare esperienza Jannik Sinner, ma poi deve avere pensato con Riccardo Piatti che a Jannik serva di più lavoro e riposo dopo una lunga stagione, a 18 anni. E allora avanti con Matteo Berrettini, Fabio Fogninl, Sonego, Andreas Seppi e Simone Bolelli esimio doppista, verso la rinnovata Coppa Davis, dal 18 al 24 novembre alla Caja Magica di Madrid. Diciotto squadre, divise in sei gironi per una coppa. Come dire, ogni partita conta, per la gioia degli organizzatori capitanati da Gerard Piqué. Le prime di ogni gruppo e le due migliori classificate ai quarti. E l’italia ha ambizione. Il girone pero è tosto: ci sono gli Usa di Fritz, del perticone Opelka, Querrey, Tiafoe e Sock. E c’è il Canada di Auger-Aliassime, Raonic, Shapovalov, Pospisil. Gli azzurri debutteranno nello stadium due proprio contro il Canada il 18 novembre, in sessione serale. Martedì seguiranno Canada-Usa e mercoledì 20 la sfida con gli Usa. Ogni partita prevede due singolari e un doppio al meglio dei tre set. Negli ipotetici quarti l’Italia giocherebbe il 21 sera contro la vincitrice del gruppo D (Belgio, Australia, Colombia) se vincitrice del proprio Girone F, oppure come seconda, avrebbe al venerdì la vincente del gruppo A (Francia, Serbia, Giappone) o del gruppo B (Croazia, Spagna, Russia). Il capitano sul sito della Fit si è dichiarato raggiante: «Ho sempre sperato di avere una squadra così forte, con un grande futuro. Disporre di un gruppo dal potenziale enorme aiuta ad ottenere risultati. Arriviamo a queste finali con tante speranze in più e la consapevolezza di essere molto competitivi. Sono circa 20 anni che lavoro con la Federazione e l’auspicio era di arrivare proprio a questo punta. Penso sia stato fatto un gran lavoro, dal punto di vista organizzativo da parte dei dirigenti, e a livello tecnico per quanto riguarda noi uomini sul campo. Avevo bisogno di giocatori intercambiabili perché ogni punto, anche se a risultato acquisito, conterà per la classifica del gruppo». Ora Barazzutti dovrà aiutare l’allenatore di Sonego a far ritrovare fiducia al ragazzo torinese, che ieri ha perso ancora al primo turno contro Fucsovis, ungherese emerso dalle qualificazioni, a Vienna. Matteo Berrettini invece ha provato dolore e un brivido nel corso del primo set, ricadendo male sulla caviglia destra, lui che ha già avuto problemi anche recenti. Persa la prima partita ha recuperato però mobilità e fiducia, confermandosi gran lottatore, al punto da rimontare ed eliminare il pericoloso britannico Kyle Edmund. Buon auspicio per la rincorsa alle Atp Finals e per una Davis che sarà, appunto, stellare […]

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