La Decima di Federer a Basilea (Crivelli, Viggiani, Clerici, Nazione-Carlino-Giorno Sport, Frasca)

Rassegna stampa

La Decima di Federer a Basilea (Crivelli, Viggiani, Clerici, Nazione-Carlino-Giorno Sport, Frasca)

La ‘Decima’ di Roger Federer a Basilea nella stampa di lunedì 28 ottobre 2019

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Dieci e Roger. Eternità Federer, Basilea dolce casa (Riccardo Crivelli, Gazzetta dello Sport)

La casa è dove si trova il cuore. E quello delle 9000 anime estasiate della St. Jakobshalle palpita senza posa per Federer, il figlio prediletto: lo hanno visto ragazzetto emozionarsi per una stretta di mano di Stich dopo aver adempiuto coscienziosamente al suo dovere di raccattapalle (era il 1993), adesso lo applaudono uomo maturo, anzi divinità mitologica, rapiti da un altro viaggio nella leggenda. Dieci e Roger. Decimo successo a Basilea, la Betlemme del Più Grande, la città dei natali, dell’inizio di tutto, dove l’atmosfera non è senz’altro svizzera per la passione della gente, beata a ogni sua apparizione. Il furetto australiano De Minaur manco era nato quando Federer, nell’autunno del 1998, giocava per la prima volta il torneo di casa, da diciassettenne con i brufoli e da numero 396 del mondo, sconfitto ovviamente al primo turno dal monumento Agassi. Fu il suo primo match professionistico. Per questo il rivale, che pure resta uno dei prospetti più interessanti della Next Gen e non aveva ancora perso una finale, si fa subito piccolo piccolo, travolto dall’ambiente e dal titano che si ritrova al di là della rete. Mai una palla uguale all’altra, il ritmo che varia a ogni scambio, vincenti che baciano le righe: Demon può solo ammirare lo show di 68 minuti che offre al Maestro il trofeo numero 103 in carriera, a sei lunghezze da Connors.

(…).

Nadal: 12 a Parigi Intanto, mentre Nadal è l’unico sopra i dieci successi in tre tornei, ma tutti sulla terra (12 Roland Garros, 11 Montecarlo e Barcellona), lui diventa il primo a raggiungere la doppia cifra su due superfici diverse (c’è pure l’erba di Halle).

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Il suo record a Basilea adesso è di 75 vittorie e 9 sconfitte, con 24 sorrisi di fila sul Centrale, un altro pomeriggio da ricordare e una gioia da condividere, come da tradizione, con i ball boy, omaggiati della consueta pizza di fine torneo. Nel conforto del suo paradiso personale in terra, del resto, Roger torna ogni volta bambino: «Qui ho giocato il mio primo match Atp, e certo non potevo immaginare cosa sarebbe venuto dopo nella mia carriera, qui ho affrontato il primo top ten (Henman nel 1999, ndr), qui i tifosi mi fanno sentire un calore speciale e mi perdonano quando sbaglio.

(…)

Un’esperienza indimenticabile, che mi è servita. Per questo nel cuore io resto quel ragazzino». (…)

Federer, 10 con lacrime nella sua Basilea (Mario Viggiani, Corriere dello Sport)

Questa è casa mia e qui comando io. Roger Federer l’ha ribadito per la decima volta, ieri a Basilea, dove lo svizzero era addirittura alla quindicesima finale. (…). Federer ha lasciato appena quattro game ad Alex De Minaur sconfitto in appena 1h08′. «A Basilea il pubblico mi sostiene per tutto il tempo, specie in queste ultime edizioni del torneo, quindi vincere qui dà una soddisfazione particolare che voglio condividere con tutti gli spettatori», ha detto Roger dopo aver pianto, commosso dall’affetto della sua gente. In carriera è il 103° torneo conquistato da Federer;

(…) ora è a -6 dal primatista Jimmy Connors: uno dei pochi traguardi che ancora mancano al 38enne campione svizzero. I 10 successi di Basilea eguagliano quelli ottenuti da Roger sull’erba di Halle.

(…) PARIGI. Archiviati gli ATP 500 di Basilea e Vienna, da oggi si gioca per l’ultimo Masters 1000 dell’annata, quello di Parigi Bercy (dalle 11 e dalle 19.30 diretta su Sky Sport 1 e Arena), decisivo per l’assegnazione degli ultimi due posti disponibili nel Masters londinese. Matteo Berrettini e Fabio Fognini sono decima e undicesima testa di serie, godranno quindi del bye e debutteranno domani o mercoledì nel 2° turno, rispettivamente contro il vincente di Rublev-Tsonga e Simon-Shapovalov. C’è grande attesa per il rientro di Rafa Nadal, alla `prima” da sposato (…).

Casa Federer. Decimo trionfo nella sua Basilea (Gianni Clerici, La Repubblica)

Pare di essere ebbri nel leggere che Roger Federer ha allungato a dieci i suoi trionfi a Basilea (con una striscia di 24 vittorie consecutive) battendo in finale l’australiano De Minaur 6-2, 6-2. Era un bambino nel cantone di Basilea, quando ancora non ci pensava, poi vinse il torneo di Milano 2001, e forse gli parve possibile. «Parlo Baseldeutsch, sono nato e cresciuto là e so come raggiungere un qualunque posto, che sia in autobus, in macchina, in bici o a piedi». C’è chi lo definisce un abitante di Basilea città, chi ne parla di un’originaria del cantone di Basilea campagna. In effetti abitava a Münchenstein, Basilea campagna, ma è nato nell’ospedale cantonale di Basilea e, per i primi dieci anni, ha vissuto a Riehen (Basilea Città) nella villetta di famiglia nel quartiere Wasserhaus, alla St. Jakobshalle

(…).

La sua prima passione è stata una palla gialla e Roger l’ha accettata, confortato dai genitori, veri sportivi. E poi ha imparato a perdere e a vincere davvero. Ma non è nato sapendo già tutto, ha dovuto imparare per esempio il rovescio, che oggi tra tutti quelli bimani, è un fenomeno sorprendente di peculiarità.

(…) E il papà Robert: «Ha giocato la prima palla con la racchetta a tre anni e mezzo. Passava ore a palleggiare contro la porta del garage di casa». Adorava non un tennista, ma Michel Jordan. Il tennis ha via via preso il sopravvento nella sua esistenza, perchè rappresentava la prevalenza di un ego un po’ introverso, ma perennemente perfezionista. (…).

Immortale Federer. Ancora re nella sua Basilea (Nazione- Carlino – Giorno Sport)

Roger Federer ha messo un’altra tacca nella sua straordinaria carriera, vincendo per la decima volta il torneo di Basilea, la sua città natale. Nella finale contro l’australiano Alex de Minaur non c’è stata storia, con il ‘Divino’ che si è imposto facilmente in due set (6-2 6-2) per il titolo numero 103 della sua incredibile bacheca.

(…)

Per Federer si tratta del quarto successo stagionale dopo Dubai, Miami e Halle. Il recordman Jimmy Connors è ora distante solo 6 lunghezze (109). Federer solo ad Halle era riuscito a mettere per almeno dieci volte il suo nome nell’albo d’oro. (…).

Basilea, Federer da 10 e lode (Guido Frasca, Il Messaggero Sport)

Una lezione di tennis condensata in poco più di un’ora. Un doppio 6-2 ad Alex De Minaur e a 38 anni suonati Federer ha firmato il decimo trionfo a Basilea, il torneo della sua città natale. Dieci come le vittorie nell’amato torneo sull’erba di Halle, ma davanti alla sua gente il sapore è ovviamente più dolce. Il sigillo a Basilea lo lancia verso uno dei pochissimi record che ancora non gli appartiene, i 109 titoli di Connors, l’unico altro tennista ad essere arrivato in tripla cifra nell’era open.

(…)

(…) Alex (…) nel 2019 ha vinto 3 tornei (Sydney, Atlanta e Zhuhai), da oggi è per la prima volta tra i top 20 del ranking Atp e dal 5 al 9 novembre sarà tra i protagonisti delle Next Gen Atp Finals di Milano.

(…).

L’australiano ha retto solo qualche game: le uniche esitazioni Federer le ha avute nel primo gioco, quando, rimontato da 40-0, ha difeso il turno di servizio dopo 5 minuti di incertezza. Dal 2-2 del primo set ha innestato le marce alte e ha dipinto tennis come solo lui sa fare incantando il suo pubblico. Colpi in controbalzo, accelerazione di diritto e rovescio, ace, tocchi a rete da urlo. Una prestazione spaziale: non ha mai fatto giocare a De Minaur una palla uguale all’altra annullando così la leggerezza esplosiva del giovane rivale, uno dei giocatori più rapidi del circuito. A volteggiare per il campo come un ragazzino è stato invece la leggenda che si fa beffe del tempo che passa

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