Shapovalov è assente anche oggi, pokerissimo di Djokovic a Bercy

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Shapovalov è assente anche oggi, pokerissimo di Djokovic a Bercy

Djokovic non lascia mai entrare il canadese in partita: 77esimo titolo in carriera, eguagliato McEnroe. Numero 1 perso… ma di nuovo nel mirino

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[1] N. Djokovic b. D. Shapovalov 6-3 6-4

Si prospettava un massacro e così è stato. Novak Djokovic passeggia su un tesissimo Denis Shapovalov e vince per la quinta volta il titolo a Parigi Bercy. Una finale piuttosto bruttina, viziata appunto da una performance gravemente insufficiente del giovane canadese e da una prestazione ‘noiosamente efficiente’ del serbo, impeccabile al servizio e bravissimo a fare il minimo indispensabile per portare a casa match e trofeo. Si allarga ulteriormente la bacheca di Nole che vince il 34esimo Masters 1000 (davanti solo Nadal con 35 successi) e raggiunge quota 77 titoli in carriera, eguagliando John McEnroe al quinto posto nella classifica all time dei tennisti con il maggior numero di titoli. Il 2019 diventa dunque la decima stagione nella quale Djokovic riesce a vincere almeno due Masters 1000. Il serbo si presenta alle Finals di Londra da favorito e con cinque tornei vinti nel 2019 (uno più dell’anno passato e record stagionale alla pari con Thiem). Per Shapovalov invece rimane la soddisfazione della prima finale a questo livello e per alcune prestazioni davvero eccellenti, ma l’esito odierno ha dimostrato ancora una volta che la strada da fare è ancora lunga per il giovane talento canadese.

IL MATCH – Già dall’inizio vengono frustrate le speranze del pubblico di vedere una partita equilibrata. Nole è infatti molto centrato, soprattutto al servizio, e non lascia avvicinare Shapovalov nei propri turni di battuta. Il giovane canadese invece inizia molto contratto: manda lungo un dritto e sbaglia una facile volée regalando il break all’avversario. Djokovic ringrazia e continua a servire splendidamente, senza lasciare chance a Shapovalov: chiuderà il set con soli quattro punti persi alla battuta e l’83% di prime in campo. In trenta minuti il parziale termina con un 6-3, ma la differenza tra i due giocatori è ben più ampia di quanto il punteggio lasci intendere.

Nel secondo set, Shapo parte nuovamente male e, con i suoi errori, offre una palla break. Due ace lo salvano momentaneamente, ma la sensazione è che l’equilibrio sia destinato a spezzarsi presto. Il servizio tiene a galla il canadese fino al 3-3, che però nel settimo gioco sbaglia tre dritti comodi e cede il break. Inaspettatamente Djokovic ha un attimo di titubanza e concede a Shapovalov la chance di rientrare. Prevedibilmente, da grande campione, Nole mette la prima e spegne subito ogni possibile scintilla di rimonta. Gli ultimi giochi sono poco più di una passerella verso il quinto titolo a Bercy (record, anche questo). Nonostante i 400 punti guadagnati rispetto allo scorso anno Djokovic non può evitare di perdere la testa della classifica, quantomeno per le prossime due settimane; ma c’è da scommettere che a Londra farà di tutto per riprendersela.

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