Milano ai piedi di Sinner: nuovo show, è semifinale (Semeraro). Sinner mania (Cocchi)

Rassegna stampa

Milano ai piedi di Sinner: nuovo show, è semifinale (Semeraro). Sinner mania (Cocchi)

La rassegna stampa di giovedì 7 novembre 2019

Pubblicato

il

Milano ai piedi di Sinner: nuovo show, è semifinale (Stefano Semeraro, Corriere dello Sport)

Su Milano piove a dirotto, e i fulmini bloccano i treni, sulle Next Gen Finals grandina il tennis di Jannik Sinner. Nelle prime due edizioni del masterino Under 21 gli italiani, prima Quinzi poi Caruana, avevano recitato da comparse (zero partite vinte), Sinner ha già “spaccato” dopo due giorni. Divo senza averne l’aria, capace di frantumare gli avversari senza battere ciglio, dopo la vittoria in prima serata di Tiafoe su Humbert (con tanto di colpo del torneo, un passante schiena alla rete) Jannik sapeva che gli sarebbe bastato battere lo svedese Mikael Ymer per guadagnarsi con un giorno d’anticipo le semifinali, unico dei due gironi. Non si è accontentato: lo ha distrutto in tre set. Confezionandogli un cappotto in apertura, concedendogli la miseria di tre game e archiviando la pratica in meno di un’ora (4-04-2 41). Timing spaziale da fondo, discese a rete perfette, prime di servizio intoccabili. Un match senza storia, una superiorità imbarazzante. Eppure Sinner è la wild card del torneo e Ymer, che in classifica lo precede di 22 posti (73 contro 95), e ha tre anni in più, ha fatto la figura del pivello. Jannik è maggiorenne da due mesi, ma gioca con la serenità del veterano. E parla con la magnanimità del campione. «Secondo me lui oggi non si sentiva bene – ha spiegato – Nel secondo set c’è stato in attimo in cui le cose potevano complicarsi, ma l’ho “breccato” e il match poi è andato via veloce». Il salto di qualità che Jannik ha fatto quest’anno («Il clic è arrivato nei tornei sull’erba», dice il suo scopritore Max Sartori) viene da lontano: «È stata dura in passato vedere gli altri che vincevano più di me. Ma io ho sempre pensato solo a migliorare». Per diventare il più forte di tutti. Nel gruppo A tutto è ancora possibile. Nei primi due match di giornata Casper Ruud ha sconfitto dopo cinque set thriller lo spagnolo Davidovich Fokina (3-4 43 42 3-4 4-1), mentre Alex De Minaur, sulla carta il favorito del torneo, n.18 ATP, ha impiegato un set in meno per sbarazzarsi di Miomir Kecmanovic (4-1 4-3 1-4 40). Per avere la certezza di passare alle semifinali ‘The Demon” avrebbe dovuto vincere in tre, ma dopo un tie-break strappato nel terzo ha pagato un calo di concentrazione che ha permesso al ventenne serbo di rientrare in partita. Da li in poi però Miomir, numero 60 mondiale, è uscito dal campo, pagando lo sforzo e percentuali insufficienti al servizio. De Minaur ha sigillato il match in un’ora e 25 minuti con 23 vincenti e appena 11 errori gratuiti: non lo chiamano “Baby Shark”, il piccolo squalo, per nulla. Per lui altri 29.000 euro (circa) incassati, la qualificazione quasi in tasca (gli basta vincere un set) e la prospettiva di passare alle semifinali da imbattuto per il secondo anno di fila se oggi batterà Ruud […]

Sinner mania. Super Jannik travolge Ymer, è già semifinale: più di Next Gen (Federica Cocchi, Gazzetta dello Sport)

II cuore mostrato ai quasi cinquemila del Palalido, pazzi di lui, la mano sul petto. Jannik Sinner ha già stregato il pubblico del tennis che a Milano sta seguendo le ATP Next Gen Finals, il torneo tra i migliori otto under 21 al mondo. Lui a Milano è arrivato con una wild card, ma gli sono bastate due partite per essere certo di un posto in semifinale. Ieri ha travolto lo svedese Ymer e oggi scenderà in campo contro Humbert per pura formalità. Un’altra tacca su una stagione incredibile: numero 553 a gennaio e ora 95 dopo un best ranking di 93 raggiunto la settimana scorsa. Una scalata da sogno per il ragazzo della Val Pusteria cresciuto da Riccardo Piatti. Dopo l’esordio vincente contro Frances Tiafoe in un match combattuto e spettacolare nella prima giornata, ieri Sinner ha piegato in tre set lo svedese Mikael Ymer […] Intanto, oltre che mettersi alla prova, il 18enne si sta anche divertendo. Della sua serietà sul lavoro si sa, ma in questi giorni Sinner ha dimostrato di essere anche un ragazzo ironico, di compagnia, e pronto alla battuta: «Jannik sta apprezzando molto questa esperienza, si sta divertendo ed è rimasto davvero colpito dall’affetto delle persone nei suoi confronti. Le Next Gen Finals erano un torneo che ci teneva a giocare e siamo stati felici di aver avuto la wild card. Comunque finirà, resterà una tappa molto importante del suo percorso di crescita». Giocare con le regole sperimentali della Next Gen, come il set a quattro game, non è stato facile per il teenager altoatesino, che non le immagina sul circuito principale: «Sono molto diverse, devi abituarti – ha commentato -. All’inizio devi bilanciare il tutto, provare bene il servizio perché non c’è il vantaggio. Finora non si è lamentato nessuno, anche perché la partita 3 set su 5 è piuttosto lunga. Personalmente preferisco il set tradizionale a 6». Il coaching non gli piace, e non è molto gradito nemmeno al suo tecnico: «Stiamo lavorando su alcuni aspetti – ha spiegato Piatti -, ci siamo accordati di provarli in partita ed eventualmente sentirci durante il match se ne avesse sentito il bisogno. Per quanto mi riguarda è una cosa che non amo, però è stato curioso provarlo». Il suo allievo la vede allo stesso modo: «Può aiutare nei momenti di difficoltà, ma non mi diverte. Naturalmente si tratta di una prova, ci sono pro e contro, ma sinceramente non vedo tanto futuro con queste nuove regole». Di strada, e futuro, ne ha davanti ancora tanto Sinner. Dopo questi primi assaggi sul circuito, Riccardo Piatti sta già programmando il 2020 del suo pupillo: «Prendo in prestito le parole di un mio amico – continua il coach -: ora Jannik sta finendo il liceo, lo aspettano quattro anni di università con 40 esami da fare. E io gli sto preparando il piano di studi». Che dopo la Next Gen prevede un po’ di riposo, ma senza esagerare, perché il team è in attesa di una risposta dal torneo di Doha dove ha chiesto un invito: «Dopo l’impegno in Qatar andrà agli Australian Open, poi per febbraio abbiamo già ottenuto wild card per i tornei di Montpellier, Rotterdam e Marsiglia, sul veloce indoor. Sono appuntamenti molto importanti, passaggi decisivi per la sua crescita. Il ragazzo è molto intelligente e curioso, ama fare cose sempre nuove»[…]

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement