Berrettini: “Non essere così forte da subito mi ha aiutato”

Flash

Berrettini: “Non essere così forte da subito mi ha aiutato”

Nel media day delle ATP Finals, Matteo riflette sul suo percorso. Non è stato mai considerato uno dei più promettenti nella sua generazione. E questo gli ha tolto distrazioni, facendolo concentrare su se stesso

Pubblicato

il

Matteo Berrettini in allenamento alla 02 Arena - ATP Finals 2019 (foto via Instagram, @matberrettini)
 

Matteo Berrettini ha solo 23 anni. Ma di strada ne ha già fatta molta. E in fretta. Nel 2017, alla fine di una ottima stagione nei Challenger, era poco fuori dai 100 e un po’ a sorpresa veniva eliminato nel torneo delle qualificazioni alla prima edizione delle Next Gen Finals. Un anno fa, dopo aver fatto il salto nel circuito maggiore, si ritrovava già si ridosso dei primi cinquanta del mondo. Oggi, una semifinale degli US Open e diversi tornei vinti dopo, è riuscito a qualificarsi per le Finals, ma quelle vere. Primo italiano dopo 41 anni

“È difficile riassumere questa stagione. Le cose sono un po’ cambiate dopo gli US Open”, ha spiegato Berrettini durante il media day, seduto letteralmente allo stesso tavolo di due mostri sacri come Roger Federer e Novak Djokovic. “Cerco sempre di migliorarmi. Come tennista e come persona. E ci sono riuscito. Non mi aspettavo di essere già qua a questo punto della mia carriera. Ma sono molto contento”. 

Di sicuro non se lo aspettava quando era più giovane. Quando tutti le speranze del tenni azzurro erano riposte nel suo coetaneo Quinzi. Quando altri classe 1996 come Coric o Khachanov erano già delle realtà consolidate sul circuito mentre lui ancora doveva emergere. Per non parlare di Zverev, che l’esordio a Londra lo ha fatto a vent’anni. “Negli anni scorsi c’erano giocatori della mia età che ottenevano risultati migliori dei miei. Ma non è una cosa della quale mi preoccupavo. Ero concentrato sul mio percorso, mi fidavo ciecamente del mio allenatore ha commentato a proposito il romano. Forse proprio perché a 18-19 anni non ero così forte sono riuscito a godermi meglio le cose che mi succedevano. E questo può essere il segreto per il quale sono qua”. 

Insomma, senza bruciare le tappe Berrettini si è imposto come uno dei migliori tennisti al mondo in tempi piuttosto rapidi. Può essere una bella lezione per chi ad esempio oggi come oggi ha già grandissime aspettative su Sinner. Meglio una gallina domani che un uovo oggi. Se poi però arriva anche la gallina oggi tanto meglio.

ATP Finals: il programma di domenica. Subito Djokovic-Berrettini
La guida completa alle Finals: sorteggio, precedenti, calendario

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement