Thiem: "Penso che sia stato il miglior match della mia carriera"

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Thiem: “Penso che sia stato il miglior match della mia carriera”

Con la vittoria su Djokovic, Dominic diventa il primo austriaco a raggiungere le semifinali del Masters, ma non vuole fermarsi: “Era un obiettivo, ma ora non è sufficiente”

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Dominic Thiem - ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)
 

Cinquantuno vincenti. Questo solo dato basterebbe probabilmente a definire strepitosa la seconda partita di Dominic Thiem alle ATP Finals 2019. Il numero assume tutt’altri contorni se si considera che quelle cinquantuno palline senza ritorno sono state scagliate contro Novak Djokovic. Lo stesso austriaco, ora matematicamente qualificato per le semifinali, ha definito questo come il “miglior incontro della sua carriera”. Considerati la superficie, storicamente ostica a Thiem e estremamente favorevole a Nole, e lo stato di forma dell’avversario, probabilmente l’affermazione non suona così esagerata.

Probabilmente è stato il miglior match della mia carriera. È stato un vero classico e un match epico di quelli che capitano di tanto in tanto in questi grandi tornei. Ha avuto tutto quello di cui un match del genere ha bisogno: lui era al massimo, io ero al massimo; lui giocava punti strepitosi, io giocavo punti strepitosi. Penso che l’incontro si meritasse una fine al tiebreak del terzo set. Se due top 10 giocano per due ore e quarantacinque minuti, alla fine molto dipende anche dalla fortuna e questa volta è stata un po’ più dalla mia parte. Sono davvero felice e orgoglioso, perché, come ho detto prima, è stato probabilmente il miglior match della mia carriera”.

Dominic Thiem – ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)

I primi due incontri alla O2 Arena di Londra non fanno altro che suggellare una stagione davvero ottima, nella quale Thiem ha mostrato tutti i suoi progressi sulle superfici veloci (come non citare la vittoria a Indian Wells in finale su Roger Federer), ma soprattutto una tenuta mentale e una fiducia in se stesso fuori dal comune. Nel 2019, l’austriaco vanta un record di 15 vittorie e sole due sconfitte al set decisivo (terzo o quinto che fosse) e non ha mai tremato contro i Top 10: otto a tre il saldo vittorie/sconfitte aggiornato con il successo di ieri. Gli unici primi della classe in grado di fermarlo sono stati Djokovic a Madrid, Nadal in finale al Roland Garros e Medvedev in Canada. Nessuna di esse è particolarmente disonorevole o piena di rimpianti.

Nemmeno davanti ai Big 3 Thiem mostra più alcun timore reverenziale. Probabilmente è uno dei pochi tennisti a non averlo mai fatto sin da giovanissimo, ma adesso entra sempre in campo convinto di vincere e i risultati si vedono. In stagione è avanti 3-0 nei confronti diretti contro Roger Federer (5-2 il totale), 1-1 con Nadal (4-9 il totale) e adesso 2-1 con Djokovic (4-6 il totale, ma Dominic ha vinto quattro degli ultimi cinque confronti).

Adesso lo sguardo è già rivolto alla semifinale, senza ovviamente prendere alla leggera il match contro Matteo Berrettini, ininfluente per la qualificazione di entrambi, ma utile per mantenere ritmo e fiducia. “Sono davvero in fiducia. È stata la prima volta, penso, che sono riuscito a battere due dei Big 3 di seguito, cosa che ovviamente mi dà grande fiducia. Sono anche molto contento e orgoglioso di aver raggiunto le semifinali per la prima volta. Era un grande obiettivo, ma ovviamente ora non è più sufficiente. Cercherò di fare un buon match anche contro Berrettini giovedì. Ovviamente sarà un incontro più comodo per me perché non avrò molta pressione addosso, ma voglio comunque dare seguito a questo stato di forma e cercare di mantenere il livello dei primi due match anche in semifinale“.

Dominic Thiem – ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)

Viste le performance delle prime giornate, non sembra neanche così irrealistico parlare di una possibile vittoria finale dell’austriaco, che ovviamente ha ammesso quanto il titolo significherebbe per lui e per la sua carriera. “Sarebbe il titolo più importante della mia carriera. Penso che questo torneo sia quasi al livello degli Slam, perché è così difficile da vincere. Devi battere solo top 10, i migliori otto giocatori della stagione. Forse questo torneo è il più difficile da vincere dell’intera stagione“. 

Sotto il tetto della O2 Arena, Dominic ha dimostrato ancora una volta di non avere paura di nessuno. Gli avversari sono avvisati.

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