Nadal strepitoso: trascina Lopez e la Spagna in finale di Coppa Davis

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Nadal strepitoso: trascina Lopez e la Spagna in finale di Coppa Davis

MADRID – Rafa gioca un altro tie perfetto. Una gemma il set point annullato nel tie-break del doppio, ora la finale con il Canada

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Rafael Nadal - Davis Cup Finals Madrid 2019 (Photo by Jose Manuel Alvarez / Kosmos Tennis)
 

Il tabellone aggiornato del torneo

SPAGNA-GRAN BRETAGNA 2-1

K. Edmund (GBR) b. F. Lopez (ESP) 6-3 7-6(3)
R. Nadal (ESP) b. D. Evans (GBR) 6-4 6-0
R. Nadal/F. Lopez (ESP) vs J. Murray/N. Skupski (GBR) 7-6(3) 7-6(8)

C’è poco da fare, quando gioca così c’è solo da togliersi il cappello. Rafael Nadal confeziona l’ennesimo piccolo capolavoro della sua carriera completando la rimonta ai danni della Gran Bretagna, passata in vantaggio nel primo singolare con la vittoria di Edmund su Lopez, e porta la Spagna in finale di Coppa Davis per la decima volta. Decisiva un’altra vittoria in doppio dopo quella ottenuta ieri – in coppia con Granollers – contro gli argentini Gonzalez e Mayer; oggi il suo compagno è Feliciano Lopez ma il risultato non cambia contro Murray e Skupski. Il modo in cui annulla il set point che nel tie-break del secondo set avrebbe riaperto la partita è la cartolina della sua settimana. Per sé o per i colori della sua nazionale, Nadal rimane un campione incredibile.

EDMUND PERFETTO, FELICIANO NON PUÒ NULLA – La semifinale tra Spagna e Gran Bretagna parte subito con una sorpresa. Viene annunciato ufficialmente Pablo Carreno Busta contro Kyle Edmund come secondo singolarista spagnolo ma quando le squadre stanno per entrare in campo nella tv della sala stampa viene inquadrato Feliciano Lopez. Lo speaker annuncia infatti il cambio tra la sorpresa generale, anche perché il regolamento della nuova Coppa Davis stabilisce che i singolaristi vanno ufficializzati un’ora prima dell’inizio del match. Al momento della presentazione delle squadre nelle fila spagnole notiamo anche Roberto Bautista-Agut che probabilmente ci ha tenuto, nonostante la perdita del padre, ad essere con i propri compagni per spingerli alla conquista della finale.

Feliciano è nr. 62 del ranking, Edmund nr. 69, nessun precedente tra i due, Caja Magica praticamente piena (c’è solo qualche sediolino vuoto qua e lá) e non poteva essere altrimenti, buona la rappresentanza del tifo britannico.

Si inizia con Edmund al servizio, il nr. 2 britannico per non saper né leggere né scrivere piazza 3 ace consecutivi in entrata e infila un parziale di 12 punti a 1 per un 3-0 veloce e inaspettato per il pubblico spagnolo. Feliciano sembra un po’ frastornato, l’orchestra con tanto di trombettiere sugli spalti prova a spingere il proprio beniamino ma Edmund sta lí e risponde colpo su colpo senza per nulla essere intimorito. Il britannico serve benissimo e tiene a distanza Feliciano che solo nel quinto gioco arriva ai vantaggi in risposta. Bastano appena 27 minuti a Edmund per mettere in cascina il primo set con un esemplare 6-3, i tifosi britannici sono ovunque e si fanno sentire.

Feliciano deve provare a rompere gli indugi ma con questo Edmund il compito non è così semplice. Il tennista britannico gioca con molta attenzione i propri turni di servizio e anche se nel secondo set fa fatica a mettere in difficoltà l’avversario quando risponde, rimane comunque attaccato allo spagnolo e soprattutto non consente al pubblico di entrare più di tanto in partita. Il beniamino di casa fa vedere di cosa è capace sotto rete ma non riesce a staccare Edmund. Il momento cruciale arriva nel nono game, Feliciano è avanti 5-4 e si procura finalmente le prime (ed uniche) due palle break del match sul 15-40. Edmund ha una reazione da gran giocatore; un ace, un servizio vincente e poi altri due punti. Il pubblico che aveva provato a mettergli pressione rimane deluso. Si arriva irrimediabilmente al tie break dopo un secondo set molto equilibrato. Partenza con un minibreak a testa, poi ancora una volta Edmund si dimostra più freddo e più centrato del tennista di casa, 5 punti di fila, 6-1 che poi diventerà 7-3, la Gran Bretagna il suo lo ha già fatto.

Kyle Edmund – Davis Cup Finals 2019 (via Twitter, @DavisCupFinals)

RAFA NON PERDONA, DECIDE IL DOPPIO – L’1-1 sulla carta scontato, che ci consegna un altro doppio decisivo, arriva dopo soli 86 minuti di gioco tra Rafael Naldal e Daniel Evans. Prima di questo incontro Rafa vantava un bilancio di 27-1 in Davis, avendo perso solo il primo incontro nel 2004 contro Jiri Novak: questo successo è quindi il ventottesimo consecutivo in singolare con i colori della Spagna.

L’inizio del match dimostra che a Evans il coraggio non manca. Il britannico gioca a cuor leggero (non potrebbe essere diversamente), varia molto la sua strategia e cerca di rimanere quanto più attaccato al suo avversario. Certo, sul suo servizio fa un po’ di fatica a conservare la battuta ma alla fine si difende egregiamente mostrando ottime doti tecniche. Anzi, il primo ad avere difficoltà è Nadal che nel terzo gioco va avanti 40-0 e poi tiene la battuta solo dopo il dodicesimo punto. Intanto davanti a noi un signore probabilmente spagnolo invece di guardare la partita gioca a Sudoku: non c’è che dire, la gente è davvero strana. Lo spagnolo non sembra nella sua giornata migliore ma va detto che Evans interpreta il match nella migliore maniera possibile. Rafa fatica non poco, non mancano nemmeno battibecchi tra il pubblico ed Evans che sembra avere il giusto atteggiamento di sfida, insomma è vera atmosfera da Davis. Sul 5-4 finalmente Nadal riesce a sfondare il muro britannico: lo spagnolo va 40-0, si vede annullare due set point ma sul terzo approfitta del gratuito di diritto del suo avversario. Ci sono voluti ben 51 minuti ma alla fine la Caja Magica può esultare.

Nadal prende una pausa fisiologica, Evans si riposa un attimo, il pubblico carica a ritmo di corrida. Si riparte con Rafa al servizio, Evans inizia ad aumentare il numero di gratuiti, la partita si mette come preventivabile in discesa per lo spagnolo. Secondo game del set, Evans serve e dopo 12 punti estenuanti cede la battuta, sarà l’allungo decisivo. Rafa non sbaglia più un colpo, il “Rafa, Rafa” quasi ossequioso del pubblico lo accompagna al 6-0 finale per l’1-1 tra le due nazionali. Sarà il doppio a decidere chi affronterà domani il sorprendente Canada in finale.

FELI E RAFA VINCONO UN DOPPIO MOZZAFIATO – Da una parte Bruguera preferisce Feliciano Lopez, già schierato in doppio, a Marcel Granollers, al fianco di Nadal; dall’altra parte invece Smith conferma i collaudati Jamie Murray e Skupski. Praticamente quattro doppisti in campo (Rafa è stato campione olimpico nella specialità), pregustiamo gran spettacolo per questo match importantissimo.

Inizia la Spagna al servizio con Feliciano che tiene la battuta senza problemi, replica Jamie Murray con identica facilità. Soffre un po’ Rafa che si salva ai vantaggi, soffre ancor di più Skupski che annulla la prima palla break del match grazie ad una volée di Murray. Tecnicamente il match non delude, Murray e Feliciano sotto rete sono infallibili ma anche Nadal e Skupski non demeritano. Sul 5-4 Spagna è proprio Nadal che prova a caricare il pubblico per il break che sarebbe decisivo, ma Murray è troppo esperto e tiene la battuta a zero. Nell’undicesimo gioco arriva la prima palla break anche per i britannici ma un bel servizio vincente di Nadal impedisce ancora il primo break del match. Si arriva al logico tie-break, un passante di Nadal fornisce il primo allungo agli spagnoli che grazie ad un altro passante, stavolta di Lopez, ipotecano il set sul 5-2. Si alza il grido “Feli, Feli”, gli spagnoli restituiscono un mini-break ma poi chiudono 7-3 dopo oltre un’ora di gioco. Gran bella partita, la differenza è davvero minima tra le due coppie.

Nel secondo set inizia al servizio Murray, continuiamo ad assistere a grandissimi scambi sotto rete. I britannici iniziano a non concedere più nulla alla risposta e salgono di livello grazie anche a Skupski. Così mentre gli spagnoli fanno un solo punto sul servizio avversario in tutto il secondo set, soffrono maledettamente sulla loro battuta. Nadal con l’aiuto di una volée di Lopez salva due palle break nel quarto gioco ma soprattutto sul 5-6 annulla un set point alla coppia britannica grazie a un gran vincente di diritto facilitato da un cambio a rete di Jamie Murray che si muove troppo presto. In una maniera o in un’altra, con le unghie e con i denti, gli spagnoli resistono e raggiungono il tie-break. Che come tutto l’incontro riserva tanta qualità e tante emozioni.

Si seguono i servizi sino al 3 pari, poi Skupski sulla rete dà un mini-break di vantaggio alla Gran Bretagna sul 4-3. Feliciano rimedia con una gran risposta, ma subito dopo mette una volée bassa in rete, 6-4 per i britannici, due set point. Sul primo c’è il servizio vincente di Feliciano. Va a servire Skupski, Jamie Murray non chiude una volée, Nadal si inventa un lob in recupero e poi chiude il punto con uno smash, 6-6. Murray si fa perdonare, quarto set point Gran Bretagna. Nadal sale in cattedra, passante di diritto incrociato e poi servizio vincente, 8-7, match point Spagna. I britannici lo annullano ma poi Murray mette fuori una volée, secondo match point Spagna. Servizio vincente Feliciano, esplode la Caja Magica, la finale sarà Spagna-Canada. Gli iberici tornano in finale dopo 7 anni. Nel segno di un incredibile campione.

Sono giorni indimenticabili“, ha detto Rafa a caldo. “L’ho detto milioni di volte e soprattutto qui a Madrid: il tennis è uno sport individuale ma una vittoria collettiva dà molta più soddisfazione ed è bello dividerla con tutti i compagni. Però non abbiamo ancora vinto nulla, siamo in finale e dobbiamo star calmi. Per noi significa moltissimo il fatto che Roberto (Bautista Agut, ndr) sia tornato per sostenerci. Non so se giocherà domani ma lo ringraziamo“.

Molto emozionato Feliciano Lopez: “Non mi sarei mai aspettato all’età di 38 anni di giocare un’altra finale di Coppa Davis, di vincere al fianco di Rafa il punto decisivo. Sull’1-1 diventa una partita molto importante“.

Rafael Nadal e Feliciano Lopez – Davis Cup Finals 2019 (via Twitter, @DavisCupFinals)
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