In un momento storico molto complicato per l’Italia, e quasi in contemporanea con l’ultima stretta annunciata in tarda serata dal Premier Giuseppe Conte per fronteggiare l’emergenza coronavirus, il presidente della federtennis italiana Angelo Binaghi ha rilasciato una breve dichiarazione a Sky Sport 24.
Il numero uno della FIT ha confermato quanto era stato già ipotizzato a seguito della mancata cancellazione ufficiale del Masters 1000 di Roma, ovvero che esiste l’intenzione di provare a disputarlo ugualmente in una data diversa. Un’intenzione che potrebbe addirittura portare a un cambio di sede e superficie. “Contiamo di riprogrammare gli Internazionali quest’anno. A noi andrebbe benissimo essere uno dei tornei preparatori del Roland Garros. Vorremmo si giocassero a Roma, ma siamo disposti a organizzarli in qualunque sede e su qualunque superficie“.
C’è un problema. Come ormai tutti sanno, il Roland Garros si disputerà a partire dal 20 settembre e gli US Open dovrebbero concludersi una settimana prima, domenica 13. Se verrà confermato questo calendario esisterebbe dunque una sola settimana per giocare un vero e proprio torneo preparatorio, ma non è un’opzione praticabile perché costringerebbe i tennisti a giocare per oltre un mese di fila. L’alternativa è che a Roma si giochi prima dello US Open, ma in quel caso non sarebbe più un torneo di preparazione al Roland Garros e potrebbe entrare in gioco l’opzione del cambio di superficie avanzata da Binaghi. Si tratta però di discorsi prematuri e non sappiamo quanto realmente praticabili.
Binaghi, poche ore prima, aveva divulgato una lettera aperta per annunciare lo stanziamento di tre milioni di euro – principalmente attraverso l’abbattimento di quote associative e la fornitura gratuita di materiali e servizi – a favore dei circoli. In coda a questa lettera, si legge l’intenzione di chiedere al Governo uno sforzo economico per aiutare anche il settore del tennis a riemergere dalla crisi incipiente.