Riuscire a mettere d’accordo tante teste non è mai facile, persino quando si tratta di fare beneficenza. Ne è un esempio il tentativo di aiutare i tennisti in difficoltà con il Player Relief Fund. L’All England Lawn Tennis Club ha così deciso di muoversi in solitaria e ieri, in occasione del 200esimo anniversario della nascita di Florence Nightingale, colei che viene riconosciuta come prima infermiera moderna, ha annunciato di aver donato 1.2 milioni di sterline (circa 1.36 milioni di euro) come aiuto e risposta contro gli effetti del COVID-19. Il club di tennis che organizza il torneo di Wimbledon è riuscito a raggiungere questa somma ricevendo supporto anche dai Championships e dalla Wimbledon Foundation, un’organizzazione di beneficenza fondata dalla AELTC stessa.

Il presidente della AELTC Ian Hewitt ha detto: “Mentre attraversiamo un anno senza i Championships, la nostra massima priorità continua ad essere la salute e il benessere di tutti coloro che rendono possibile il torneo di Wimbledon e quelli per i quali questa pandemia ha causato sofferenza e perdite. Crediamo fermamente che Wimbledon abbia la responsabilità e la capacità di agire come una forza benefica, usando le nostre risorse per aiutare chi ne ha bisogno in una crisi come questa”.

“Abbiamo lavorato duramente per sviluppare una vasta serie di misure per fornire l’aiuto che possiamo a coloro che, nelle nostre comunità locali e regionali, sono i più colpiti”. In particolare queste misure andranno a sostegno delle comunità di Merton e Wandsworth, due borghi a sud di Londra. I soldi andranno a sostenere le spese di alcuni enti di beneficenza per persone senza fissa dimora, verrà inoltre aperta una mensa per i prossimi tre mesi che fornirà 200 pasti caldi al giorno, e una parte degli aiuti andranno anche all’organizzazione no-profit WatrerAid, la quale si adopera per fornire acqua pulita e servizi igienici sanitari in tutto il mondo per contrastare il contagio.