L'Italia riparte dal passato: ritornano gli Assoluti (Crivelli). Tennis con i guanti (Schiavon)

Rassegna stampa

L’Italia riparte dal passato: ritornano gli Assoluti (Crivelli). Tennis con i guanti (Schiavon)

La rassegna stampa di venerdì 15 maggio 2020

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L’Italia riparte dal passato: ritornano gli Assoluti (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Recuperare le emozioni del passato per ritrovare un nuovo presente. La Federtennis ripristina i Campionati Italiani Assoluti, aboliti nel 2004, e ne fa il fulcro della ripartenza dell’attività agonistica nazionale in coda alla lunga astinenza causa coronavirus. L’evento verrà ospitato dai campi in terra rossa del Tennis Club Todi 1971 a partire dal 15 giugno, ed è ovviamente subordinato alla riapertura del Governo sulla possibilità di svolgere eventi sportivi. Gli Assoluti costituiranno la prima tappa del nuovo MEF Tennis Tour, un circuito nazionale creato anche su richiesta del Settore Tecnico della FIT per consentire ai nostri migliori giocatori di riprendere l’attività agonistica. Ai Campionati, cui dovrebbe partecipare anche Fognini, seguirà un torneo a Perugia e almeno altri tre appuntamenti da definire: i primi tre eventi saranno combined, con tabellone maschile da 32 giocatori e tabellone femminile da 16 giocatrici. «In attesa della possibilità di organizzare gli Internazionali a settembre – sottolinea il presidente Fit Binaghi – teniamo a battesimo un circuito che permetterà alle nostre giocatrici e ai nostri giocatori di riprendere nella massima sicurezza e agli appassionati di tornare a gustare il grande tennis».

Tennis con i guanti (Andrea Schiavon, Tuttosport)

Alzi la mano chi si ricorda di Cliff Drysdale? Ora che si torna a parlare di guanti sui campi da tennis occorre scomodare questo sudafricano che nel 1965 arrivò a giocare la finale degli US Championship. Negli anni Sessanta Drysdale era famoso, oltre che per il suo rovescio a due mani (altra rarità per l’epoca), proprio per l’abitudine di giocare indossando un guanto. A differenza di quanto prescritto ora in tempi di coronavirus, Drysdale però lo indossava nella mano destra, quella con cui impugnava la racchetta, mentre ora le norme di sicurezza prevedono l’uso di guanti protettivi per la mano non dominante. Dopo una prima fase di disorientamento, tra chi ipotizzava l’impiego di guanti in lattice (comodi perché monouso, scomodi a causa della sudorazione eccessiva) e chi pensava a un adattamento di quelli da golf, c’è chi si è attivato per individuare un altro tipo di soluzione, ispirandosi ai guanti utilizzati dai ciclisti. «Siamo partiti da li, perché i guanti da ciclismo sono quelli che garantiscono la miglior traspirazione. Sono leggeri, quasi una seconda pelle – racconta Daniele Zanetti, l’amministratore di Profiler, l’azienda bresciana che in questi giorni ha commercializzato il guanto Syt, in cui l’acronimo è evocativo e sta per Save Your Tennis – In totale abbiamo realizzato una decina di prototipi per arrivare a un modello che ci soddisfacesse». Da un lato c’è l’esigenza di non ritrovarsi con la mano sudata dopo pochi game, dall’altro la necessità di non perdere sensibilità, soprattutto quando ci si trova con la palla in mano per andare al servizio. «Per questo abbiamo predisposto tre inserti diversi, tra dita e palmo della mano – prosegue Zanetti – in ogni inserto c’è una micropuntinatura siliconata per migliorare la presa. E poi abbiamo previsto un quarto inserto sul dorso della mano: è in panno e il giocatore può usarlo per detergersi il sudore, nel caso decida di non indossare il polsino». L’impiego del guanto però non è solo una disposizione riservata agli amatori. Il protocollo per la ripresa dell’attività realizzato dalla federazione italiana tennis è chiaro: tutti i tesserati sono invitati a «indossare un guanto sulla mano non dominante oppure disinfettare le mani ogni fine game». Per non consumare una confezione di amuchina in meno di un set, il guanto è la soluzione più comoda. Anche per questo nei giorni scorsi lo stesso Fabio Fognini ha testato il guanto Syt in allenamento. «Ci ho giocato per circa un’ora e ho avuto ottime sensazioni – ha commentato il numero 11 al mondo – Nessun impedimento nell’esecuzione dei colpi, anche nel rovescio a due mani. E, ovviamente, evita il contatto diretto con la pallina». […] In poco tempo Profiler si è trovata sommersa dagli ordini. «Solo quelli giunti attraverso i canali di e-commerce sono più di tremila – racconta Zanetti – Per questo ci siamo dovuti attrezzare, perché solitamente la nostra azienda non lavora su ordini just in time. In genere riceviamo l’ordine e lo mandiamo in consegna in 25 giorni, mentre in questo caso abbiamo rivisto tutta la filiera per poter evadere gli ordini in tempi molto rapidi. Una cosa però non è cambiata: i nostri prodotti erano e sono completamente made in Italy. Dalla progettazione ai tessuti sino al lavoro nei laboratori di cucitura, viene fatto tutto in Italia». […]

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