Dubbi US Open: Muguruza ci prova, Bencic verso il forfait

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Dubbi US Open: Muguruza ci prova, Bencic verso il forfait

Tra le tenniste europee della WTA continua il dilemma: New York sì o no? La spagnola non vorrebbe rinunciarci. La svizzera è chiara: “Non esiste una persona che vorrebbe trovarsi negli Stati Uniti”

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Garbine Muguruza - Australian Open 2020 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Come i loro colleghi uomini, anche tante stelle della WTA in questo momento sono chiamate a prendere una decisione riguardo agli US Open e ai tornei di preparazione sul cemento statunitense. Partecipare, immergersi nella bolla preparata dagli organizzatori dello Slam newyorkese e rischiare la quarantena una volta tornati a casa o rimanere in Europa e ricominciare dalla terra rossa in vista del Roland Garros di fine settembre? Sempre che gli US Open si giochino davvero. C’è chi ha già fatto e comunicato i propri piani, come la n.2 del mondo Simona Halep, che non volerà dall’altra parte dell’oceano. Ma tante altre giocatrici sono ancora in dubbio. 

Tra queste anche Garbine Muguruza, n.17 del ranking mondiale e finalista nell’unico Major che finora si è disputato in questo funesto 2020. La spagnola, che da settimane si sta allenando a Ginevra, non sembra intenzionata a rinunciare agli US Open. “Ho in mente di giocare ai tornei americani in preparazione agli US Open e alla serie di tornei su terra che si concluderà al Roland Garros. In breve, tutti i possibili tornei se la situazione lo consente”, ha detto a Marca la due volte campionessa Slam. Muguruza ha ammesso che le competizioni le stanno mancando molto e non vede l’ora di tornare a disputare un match. Allo stesso tempo, è ben consapevole che la situazione negli Stati Uniti è tutt’altro che favorevole per disputare un grande evento sportivo. “La decisione riguardo alla cancellazione sarà difficile. Sarebbe meglio non giocare. Ma le considerazioni da fare sono tante e diverse tra loro”, ha puntualizzato.

Se quindi per l’iberica sembra un “più sì che no”, quello di Belinda Bencic, n.8 al mondo, sembra un “più no che sì”. Bencic non è tanto preoccupata dalle condizioni di sicurezza sanitaria predisposte per gli US Open quanto dalle incertezze riguardo allo svolgimento del torneo. “È logico che nessuna persona normale voglia viaggiare negli Stati Uniti. Preferirei anche io rimanere in Europa”, ha spigato l’elvetica. “D’altra parte, l’organizzatore garantisce che siamo al sicuro in questa bolla. Non staremmo in giro, ma solo nella camera d’albergo e sul campo da tennis. Quello che mi preoccupa sono le condizioni di gioco, se per me vale la pena. Al momento ci sono ancora troppe domande. Ad esempio, cosa succede quando qualcuno è infetto? Il torneo viene cancellato? O si squalifica il giocatore dal torneo? E può giocare al prossimo torneo?”. Bencic ha poi anche detto che prenderà una decisione a breve a riguardo. 

Insomma, la situazione non è per nulla rosea per questi US Open anche dal punto di vista delle partecipazioni in campo femminile. Come in campo maschile, si rischia una diserzione in massa delle giocatrici europee. 

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