La collezione Nike allo US Open 2020 sarà ispirata da Andre Agassi

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La collezione Nike allo US Open 2020 sarà ispirata da Andre Agassi

Sono state diffuse le prime immagini dei completini col ‘baffo’ con cui i tennisti si esibiranno a New York. Alla creazione ha partecipato Andre Agassi: lo aveva già fatto nel 1990, ai tempi delle ‘Hot Lava’

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Pantaloncini jeans sopra lo spandex, le Hot Lava ai piedi e tutto il resto: a trent’anni di distanza, il look di Andre Agassi si appresta a fare ritorno grazie a Nike che omaggia l’ex numero 1 del mondo lanciando la collezione 2020 US Open Challenge Court. Chi c’era nel 1990 avrà così modo di rivivere l’impatto provocato da quell’apparizione fluorescente. “È iniziato semplicemente con me che facevo il presuntuoso e la Nike disposta ad allargare i propri orizzonti” racconta Agassi a Forbes a proposito del suo stile del 1990, quando aveva appena vent’anni. “Era rivelatore di ciò che intendevo comunicare. Molto aveva a che fare con la fase ribelle che stavo attraversando; qualsiasi cosa che rompesse l’idea dominante mi dava grande motivazione”.

All’epoca, Andre aveva collaborato con i designer dell’azienda con il swoosh (il baffo) per realizzare qualcosa che facesse perdere certezze riguardo a ciò che era lecito aspettarsi dalla moda sui campi da tennis. “Ricordo quei momenti e quella collezione come l’inizio di una bellissima cosa. Era vera e autentica, ma era anche un’esplorazione, che sembrava una continuazione e un processo che si sarebbe ancora evoluto e trasformato. Le persone sentivano la libertà di lasciare che le cose fossero quello che dovevano essere”.

Ma non si trattava solo di estetica: la nuova maglietta che risolveva il problema di rimetterla posto prima di ogni punto, il lavoro fatto sulla cerniera, i pantaloncini con bottoni laterali che permettevano l’adattamento al girovita: “Se perdevo troppo peso durante un match in condizioni di grande umidità, passavo al bottone successivo”. Insomma, stile e prestazione “si univano magicamente”.
Agassi insiste nel mettere l’accento sull’autenticità del prodotto di allora (“non penso si possa creare o fabbricare, deve essere vero e autentico e segnare il proprio tempo”), per quanto ammetta che, “restando in giro abbastanza a lungo, anche il taglio di capelli mullet può tornare di moda”.

LE PRIME IMMAGINI DELLA COLLEZIONE NIKE

Ovviamente, al di là dei suggerimenti del Kid di Las Vegas che venivano estrapolati da certi suoi ricordi, il team Nike è stato il responsabile del prodotto finale che dava “quel genere di prospettiva anti-establishment a cui volevo contribuire in modo proattivo”. O, cambiando prospettiva, il sistema gli aveva cucito addosso gli abiti di colui che si oppone al sistema.

Abiti che, in ogni caso, ha messo all’asta per finanziare la sua fondazione (“la chiave della mia vita”) e che, se un po’ gli mancano, non gli dispiace non averli conservati per il bene che la loro vendita ha fatto. E ora, con l’uscita della nuova collezione, potrà rivivere i momenti che hanno portato a creare quella originale.

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