Robert Ryland, il primo professionista di colore, è morto a 100 anni

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Robert Ryland, il primo professionista di colore, è morto a 100 anni

Fu anche l’allenatore di diversi grandi giocatori, nonché di alcune star del mondo dello spettacolo

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Qui il link all’articolo originale del New York Times; qui, invece, l’editoriale del Direttore Scanagatta di qualche mese in cui aveva parlato anche di Ryland


Robert Ryland, il primo tennista professionista nero e, per molti anni uno stimato allenatore di giocatori più giovani e celebrità, è morto il 2 agosto a Provincetown, Massachussetts. Aveva 100 anni. Sua moglie, Nancy Ingersoll, ha detto che la causa del decesso è stata una polmonite ab ingestis [infezione polmonare causata dall’inspirazione di secrezioni orali o materiale gastrico, ndr]. I due avevano lasciato la loro casa di Manhattan a marzo a causa della pandemia, in modo che il figlio di lei, Raymond Ingersoll, potesse aiutarli con le cure.

Durante i primi anni di gioco di Mr. Ryland, i tornei più importanti erano riservati a larga maggioranza a giocatori bianchi e i tornei del Grande Slam erano eventi amatoriali; nel 1956 Althea Gibson divenne la prima giocatrice di colore a vincerne uno, il Roland Garros. Ryland era un giocatore di punta dell’American Tennis Association, un’organizzazione riservata ai giocatori neri, e ha vinto i titoli di singolare maschile nel 1955 e nel 1956. Nel 1959, quando era già abbondantemente oltre i 30 anni, fu invitato a partecipare ai World Pro Championships organizzati da Jack March, e fu pagato 300 dollari per disputare un torneo a Cleveland. Questo, stando alla Black Tennis Hall of Fame, lo rese il primo giocatore professionista di colore.

Gli anni migliori alle spalle, non rimase a lungo nel circuito pro – “Avevo sempre e solo giocato contro altri tennisti neri, e non ero abituato a quel livello di competizione”, ha detto al Wall Street Journal l’anno scorso – ma ciononostante riuscì ad abbattere una barriera all’epoca apparentemente insormontabile. “Molti hanno potuto diventare professionisti grazie a lui”, ha detto Leslie Allen (una delle migliori giocatrici degli anni ’70 e ’80 che lui stesso allenò) a The Journal, “e non sanno nemmeno chi sia”.

Robert Henry Ryland Jr. nacque il 16 giugno 1920 a Chicago. Suo padre era un impiegato postale. Sua madre, Augusta (Gibbs) Ryland, venne ricoverata in un sanatorio a causa di una tubercolosi quando Robert era giovane e morì quattro anni dopo; suo fratello gemello era morto da bambino. Suo padre era di origini irlandesi ed indiane, mentre sua madre era nera. “Quando sei in parte nero e in parte bianco puoi affrontare meglio i pregiudizi”, disse una volta Ryland. Sai cos’è il nero e sai cos’è il bianco. Sai che tutti sono uguali.

Dopo che sua madre si ammalò, andò a vivere con sua nonna a Mobile, Alabama, per diversi anni. Quando tornò a Chicago, suo padre iniziò a insegnargli il tennis, e lui ne fu preso immediatamente. “Ero solito dormire con la racchetta”, ha detto quest’anno alla stazione radio WINS di New York.

Dopo essersi diplomato alla Tilden Technical High School di Chicago, vinse una borsa di studio alla Xavier University of Louisiana, ma abbandonò gli studi nel 1941 per arruolarsi nell’esercito e prestò servizio per quattro anni. Nel 1946 vinse un’altra borsa di studio, stavolta alla Wayne University (oggi Wayne State University) a Detroit, dove diventò il miglior giocatore della squadra di tennis per due stagioni e partecipò al torneo NCAA. Lasciò di nuovo il college nel 1947 per giocare a tennis sulla West Coast. Nel 1954, il Tennessee Agricultural and Industrial State College (ora Tennessee State University) lo convinse a tornare nuovamente al college come giocatore-allenatore. Nel 1955 prese la laurea in educazione fisica.

Ryland vinse vari tornei locali nelle città in cui abitò durante la sua vita, continuando a giocare in modo competitivo ben oltre gli ottanta. Divenne anche noto come insegnante e allenatore di tennis, soprattutto al Midtown Tennis Club di New York, dove lavorò dal 1963 al 1990. Fra i giocatori che ha allenato si possono annoverare Arthur Ashe, Harold Solomon e Renee Blount. “Potevi quasi sempre identificare gli allievi di Robert Ryland in base a come colpivano la pallina e a quanto erano solidi come giocatori”, ha detto la Allen in un’intervista telefonica.

Ha inoltre affermato che Ryland, un amico di sua madre, la allenò per la prima volta quando aveva 11 anni e non era ancora pronta a darsi completamente al gioco. Col passare degli anni la sua passione per il tennis crebbe, e, mentre era al college, decise di provare il grande salto per diventare una professionista; alcuni le dicevano che era già troppo vecchia, dice oggi, ma Mr. Ryland la sapeva più lunga. “La sua capacità era quella di vedere fin dove potesse spingersi l’atleta e di cosa avesse bisogno per passare al gradino successivo; questo lo ha reso un buon allenatore, secondo Allen. “Quando finalmente è sbocciata in me la passione per il tennis, lui mi aveva già dato una buona base da cui partire”.

Mr. Ryland allenò anche diverse celebrità, insegnando loro il gioco o aiutandole a perfezionarlo. “Le stelle possono essere difficili da allenare”, disse al New York Magazine nel 1981. Hanno problemi a scendere dal piedistallo del loro ego. Bill Cosby pensava di sapere già come fare tutto e che non dovesse essergli insegnato nulla. Barbra Streisand aveva un fotografo che le ronzava attorno tutto il tempo. La chiave è mantenere la calma quando si è in campo”.

I precedenti matrimoni del signor Ryland si sono conclusi con un divorzio. Mrs. Ingersoll ci ha detto che lei e Ryland stavano insieme dal 1978. Oltre a lei, Ryland ha lasciato anche il figliastro. Robert Ryland ha dispensato consigli sul tennis anche nella vecchiaia, e spesso lo faceva durante le passeggiate nei prati di Central Park. Diceva sempre, ‘fai un passo dentro al campo, colpisci la pallina in anticipo’, ha detto la signora Ingersoll in un’intervista telefonica. “Era sempre pronto a dare suggerimenti”.

Tradotto da Marco Tidu

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