Prima che potesse scendere in campo all’ATP 500 di San Pietroburgo, Sam Querrey è risultato positivo al Covid-19, non potendo prendere parte al torneo. L’americano avrebbe dovuto sfidare la testa di serie numero due, Denis Shapovalov, che invece si è ritrovato davanti Troicki. Nel mentre Querrey è stato confinato nell’hotel ‘Four Seasons’ di San Pietroburgo, assieme alla moglie Abby e suo figlio Ford, di appena otto mesi, anche loro contagiati. La norma impone una quarantena di 14 giorni nella struttura designata e di sicuro ci sono posti peggiori in cui essere confinati di un lussuoso albero nel centro di San Pietroburgo.

Secondo quanto riporta il giornalista del New York Times Ben Rothenberg, il semifinalista di Wimbledon 2017 e attuale n. 49 ATP ha ricevuto una chiamata inaspettata dalle autorità russe, che gli hanno comunicato l’arrivo di un medico. Avrebbe dovuto verificare le condizioni della famiglia: nel caso qualcuno presentasse dei sintomi sarebbe stato costretto al ricovero in ospedale. A quanto pare la famiglia aveva solo dei sintomi lievi, ma Sam e Abby temevano di ritrovarsi separati dal loro figlio una volta nella struttura.

A questo punto Querrey (all’insaputa delle autorità, che non si aspettavano un simile comportamento) ha deciso di pagare un jet privato, evadendo dall’hotel e uscendo dai confini russi assieme alla moglie e al piccolo Ford. Al momento si sa solo che Querrey alloggia in un bed&breakfast di un vicino Paese europeo che non richiede la presentazione di un certificato di negatività al tampone per entrarvi. Ora ci saranno serie conseguenze per questa violazione della quarantena da parte del giocatore e della sua famiglia. L’ATP è al corrente di tutta la vicenda e ha rilasciato un comunicato appena la notizia è filtrata, dichiarandosi al corrente dei fatti e pronta ad investigare.

“Ai giocatori e ai loro team si ricorda che violazioni del protocollo possono rovinare la capacità di un torneo di operare e avere ripercussioni sul resto del circuito” si legge nella nota. Ora Querrey dovrebbe partecipare ad altri eventi europei prima che la stagione 2020 si chiuda (incluso il Masters 1000 di Bercy), ma la sua fuga dalla Russia potrebbe costringere l’ATP o le autorità locali a prendere dei provvedimenti quando la questione verrà meglio definita.