Sonego fa quel che può, ma Rublev è intoccabile. A Vienna trionfa il russo

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Sonego fa quel che può, ma Rublev è intoccabile. A Vienna trionfa il russo

Il russo gioca l’ennesima partita perfetta e rimanda il sogno di Lorenzo. 39esima vittoria e quinto titolo in stagione per lui. Best ranking invece per l’azzurro che da lunedì sarà numero 32

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[5] A. Rublev b. [LL] L. Sonego 6-4 6-4

Ci ha provato Lorenzo Sonego, ma contro questo Andrey Rublev c’era veramente poco da fare. Il torinese ha messo in campo tutto quello che aveva, testa, cuore e tanto tennis (è bene sottolinearlo), ma purtroppo per lui dall’altra parte della rete ha trovato un giocatore al momento inavvicinabile per quasi tutti. Il russo, numero otto del mondo, ha sfoderato l’ennesima prova al limite della perfezione al servizio (appena nove punti persi in tutto il match) e con il dritto ha fatto danni enormi, come suo solito. Dal canto suo Sonego ha cercato di rimanere attaccato alla partita, variando quando possibile negli scambi da fondo, ma pagato qualche errorino di troppo. In incontri come questi, il diavolo sta nei dettagli.

Rublev si conferma dunque infallibile nelle finali in questo 2020 (cinque su cinque, nessuno meglio di lui) e aggiunge un settimo titolo alla sua giovane bacheca. Inoltre con il successo odierno (il diciannovesimo nelle ultime venti partite), raggiunge Novak Djokovic per maggior numero di vittorie stagionali (39) e si garantisce un posto per le ATP Finals, le prime della sua carriera. Sonego invece si consola con il proprio nuovo best ranking di numero 32, che in proiezione potrebbe tradursi in una testa di serie nel prossimo Slam, e con la soddisfazione di aver giocato un grandissimo torneo. Un torneo che per lui era di fatto finito domenica scorsa con la sconfitta nell’ultimo turno di qualificazioni. Il destino gli ha concesso un’altra chance, che Lorenzo ha saputo onorare al meglio, battendo il numero uno al mondo e tenendo il campo alla pari contro il giocatore più in forma del momento.

IL MATCH – Sonego inizia il match senza il supporto della prima di servizio, ma è graziato dalle risposte imprecise di Rublev, soprattutto dalla parte del rovescio. Dall’altra parte invece il russo tiene a zero, senza problemi i primi due turni di battuta. Nel quinto gioco, quattro errori di Lorenzo, due col rovescio e due di dritto, regalano di fatto un break di vantaggio a Rublev, che ancora una volta vince a zero il proprio turno di battuta e scappa avanti 4-2. L’italiano ritrova un po’ di ritmo al servizio, ma il vero problema per lui è rendersi pericoloso in risposta. In maniera inaspettata, le chance per lui arrivano nel decimo game, quando il russo va a servire per il set. Rublev, che fino ad allora aveva concesso un solo punto alla battuta, si ritrova improvvisamente sotto 15-40. Un nastro complice e un portentoso rovescio lungolinea lo cavano d’impiccio e gli permettono di riprendere la marcia verso la conquista del primo parziale. 6-4 dopo 37 minuti.

In avvio di secondo set, è ancora Sonego a soffrire di più. Come nel primo parziale, l’italiano commette qualche errore di troppo nel quinto game e concede palla break. Stavolta però riesce a salvarsi, giocando in spinta e con coraggio. L’azzurro tiene botta fino al 4-4, quando Rublev trova tre fenomenali risposte che gli regalano altrettante palle break consecutive. La seconda è quella che spedisce il russo a servire per il match. L’ennesimo turno di servizio dominato consegna a Rublev il secondo titolo consecutivo, il terzo negli ultimi quattro tornei disputati.

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