Cocciaretto: "Avere pressione è un privilegio perché vuol dire che vali"

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Cocciaretto: “Avere pressione è un privilegio perché vuol dire che vali”

La tennista marchigiana ha rivelato al Resto del Carlino di essere iscritta a Giurisprudenza a Camerino e di aver già dato un esame

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Elisabetta Cocciaretto - Palermo 2020 (via Twitter, @LadiesOpenPA)
 

Elisabetta Cocciaretto si sta preparando per quello che definisce il suo vero “debutto” nel circuito WTA, vista che la stagione appena vissuta è stata dimezzata dal Covid-19. Parlando con Lorenzo Monachesi della sezione maceratese de Il Resto del Carlino, la N.132 WTA si è infatti augurata “[d]i poter fare una stagione intera e confrontarmi con giocatrici di alto profilo per capire cosa mi manca perché un giorno possa arrivare a quel livello“.

Dopo aver scalato oltre 500 posizioni nel 2019, la diciannovenne marchigiana ha continuato a scalare le classifiche, chiudendo l’anno al N.132: Ho avuto degli alti e bassi anche se non sono mancati i buoni risultati. Fra questi si segnalano in particolare la qualificazione a Melbourne, i quarti raggiunti a Palermo e la finale al 125k di Praga, dove ha battuto anche Nadia Podoroska, di lì a poco semifinalista a Parigi. Alcuni di questi risultati sono anche fra quelli che lei considera i più importanti della sua carriera finora: “L’anno scorso ho giocato contro Sara Errani, un mio idolo, nella finale del torneo di Asunciòn che mi ha permesso di accedere all’Australian Open e la vittoria su Donna Vekic (a marzo 24esima nel ranking mondiale) al torneo di Palermo, poi le gare con la nazionale”.

Durante l’intervista, Cocciaretto ha anche rivelato di essersi iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza a Camerino (MC), dove ha dato il primo esame a marzo di quest’anno – essendo del gennaio 2001, è anche avanti di un anno, visto che quasi tutti i suoi coetanei hanno appena fatto la maturità. “È vicino casa, è una delle università più antiche [fondata nel 1336, ndr], c’è la possibilità di avere un contatto diretto con i docenti e per me è molto importante non potendo frequentare”. L’ateneo le offre anche un vantaggio in termini di infrastrutture, essendo dotato di un centro sportivo di tutto riguardo: “In effetti è molto bello e accogliente, come ho potuto toccare con mano essendomi allenata. Ma nell’Alto maceratese si può lavorare bene: mi sono allenata anche a Castelraimondo e a Matelica dove si trovava il mio coach [Fausto] Scolari”.

A proposito di Scolari, Cocciaretto ha riportato una delle lezioni più importanti che sta cercando di impartirle: “[M]i ripete che avere pressione è un privilegio perché vuol dire che vali”. Ha poi commentato, invece, su cosa il tennis le abbia insegnato: È uno sport meritocratico: se vinci sali di classifica. Non ti regala niente nessuno per cui occorre dare il massimo ogni giorno, perché dall’altra parte del campo ci sarà una giocatrice che ovviamente avrà fatto di tutto per vincere. Se ti impegni ogni volta porti a casa qualcosa, nel tennis come nella vita”. Da un punto di vista meramente tennistico, invece, si dice consapevole di quali aspetti necessitino di più lavoro: Devo crescere sul piano fisico, poi devo essere più concentrata ed essere meno altalenante durante la gara“.

In questo momento la tennista marchigiana sta preparando l’esame di Economia politica e si porterà i libri anche a Dubai, dove giocherà le qualificazioni dell’Australian Open dal 10 gennaio, al momento con il ventesimo seed.

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