Il challenger 125K di Istanbul è una questione francese: vince Rinderknech

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Il challenger 125K di Istanbul è una questione francese: vince Rinderknech

In un torneo avaro di soddisfazioni per gli italiani, la spunta un francese poco noto. Terzo successo challenger per lui. Questa settimana in campo 7 italiani tra Antalya e Quimper

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Eliminati prematuramente tutti gli italiani, la finale del Challenger 125 di Istanbul è stato un affare tutto francese tra Benjamin Bonzi (n.164 ATP) e Arthur Rinderknech (n.178 ATP). A vincere è stato quest’ultimo, al suo terzo successo challenger.

Bonzi, dopo aver eliminato il nostro Musetti, si è liberato del suo compagno di doppio Antoine Hoang (6-7 6-1 7-5) e dell’egiziano Mohamed Safwat (7-6 6-1), mentre Arthur Rinderknech ha avuto un tabellone molto più complicato. Ha dovuto infatti superare lo statunitense Brandon Nakashima (n.170 ATP), lo svizzero Marc-Andrea Huesler (n.148 ATP) e lo slovacco Jozef Kovalik (n.131 ATP), tutti giocatori di talento e di buona classifica. 

Rinderknech, con i suoi 25 anni, non si può più considerare un giovanissimo ma siamo convinti che debba ancora dare il meglio di sé, avendo, tutto sommato, poco tennis nel motore. Ha infatti frequentato la ‘Texas A & M University’ dove ha sì ottenuto ottimi risultati (per tre volte All American, menzione onorifica riservata agli atleti migliori di una disciplina), rimanendo però quattro anni lontano dal circuito professionistico.

La finale è stata più equilibrata che bella, e Rinderknech – dall’alto del suo 1,96 – ha dovuto chiedere più volte aiuto al servizio (alla fine 20 ace e 85% di punti sulla prima) che anche oggi, dopo un inizio difficoltoso, ha sistemato parecchie situazioni complicate. Nel primo set Bonzi parte meglio, manca un’occasione sul 2-1 e poi converte la seconda palla break sul 5-4, aggiudicandosi il primo parziale. Nel secondo set Rinderknech tiene meglio il palleggio e nel nono game ha le sue prime palle break, tutte e tre assieme. Non le sfrutta e si ritrova a giocarsi la sopravvivenza alla roulette del tie-break. Qui il suo servizio diventa ingiocabile e lascia a Bonzi un solo punto. Nel parziale decisivo Rinderknech parte fortissimo, ottiene il suo primo break e si porta velocemente sul 4-2; poi si distrae, perde il servizio a zero e deve affidarsi nuovamente al tie-break. Anche questa volta domina (7-3) e alza le braccia al cielo (4-6 7-6 7-6) per la terza volta dopo le vittorie dello scorso anno a Rennes e Calgary. 

I DUE TORNEI DI QUESTA SETTIMANA – Gli italiani, molto numerosi, cercheranno la rivincita nei due tornei che stanno per iniziare: al Challenger 80 di Antalya abbiamo Musetti (testa di serie n.5), Giustino, Giannessi e Lorenzi. Proveranno a raggiungerli dalle qualificazioni Moroni, Arnaboldi e Pellegrino. Tutti per il momento col naso all’insù, scrutando il cielo in attesa di uno spiraglio. Piove infatti a catinelle e pare che fino a giovedì il tempo sarà pessimo, come ci conferma Giovanni Fonio che, sempre ad Antalya, è in attesa di scendere in campo nella finale del Future 15.000 che lo vedrà opposto all’argentino Juan Manuel Cerundolo. 

Nella località bretone di Quimper il Challenger 100 (tappeto indoor) vede in tabellone Fabbiano, Marcora e Gaio. Il primo turno di qualificazioni è stato invece fatale a Stefano Napolitano, battuto (7-6  3-6  6-3) dal rumeno Marius Copil (n.216 ATP). 

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