Andy Murray vuole mettersi subito alle spalle il mancato esordio stagionale agli Australian Open e ha già fissato la nuova data per il rientro. Il tennista scozzese era risultato positivo al COVID-19 due settimane fa e questo gli ha impedito di prendere parte al primo Slam stagionale – per il quale aveva ricevuto una wild card – ma riuscirà comunque a scendere in campo in contemporanea ai suoi colleghi dall’altra parte del mondo. Murray infatti risulta iscritto al torneo ATP Challenger di Biella, che si disputerà dal 15 al 21 febbraio, in concomitanza con la seconda settimana degli Australian Open. L’evento è chiamato Biella 2 appunto perché nella settimana precedente, sempre sugli stessi campi veloci indoor, si disputerà un altro Challenger: il Biella 1 che ha un montepremi totale inferiore di un terzo rispetto a Biella 2 (€44,820 contro €132,280).

L’ex numero 1 del mondo ci aveva già abituato nel 2019 a questo tipo di scelte. In quel caso il suo rientro dall’infortunio all’anca fu molto graduale e travagliato, e la sua prima vittoria dopo otto mesi di digiuno arrivò proprio nel Challenger di Maiorca. A parte la convivenza con il virus, questa volta non dovrebbe essere così difficile il suo approccio al torneo, che se non altro gli darà modo di riprendere il ritmo in vista di una stagione che potrebbe rivelarsi decisiva per la sua carriera. Nella città piemontese avrà modo di confrontarsi con vasto ventaglio di giocatori che vanno da tennisti solidi di primissimo piano come Lucas Pouille (che ha deciso di saltare lo Slam) e Andreas Seppi (che sarà presente solo nel caso non dovesse raggiungere la seconda settimana a Melbourne), fino ai giovani talenti come Sebastian Korda (finalista del primo torneo stagionale ATP), la testa di serie numero 1 Alejandro Davidovich Fokina (anche lui bloccato dal COVID-19), e l’azzurro Lorenzo Musetti.