Challenger: Musetti sconfitto da Munar in finale ad Antalya

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Challenger: Musetti sconfitto da Munar in finale ad Antalya

Lorenzo si arrende al terzo set contro lo spagnolo ma raggiunge comunque il best ranking. Sebastian Korda vince il torneo a Quimper

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CHALLENGER 80 ANTALYA

Al Challenger di Antalya si ferma in finale la corsa di Lorenzo Musetti, sconfitto (7-6  2-6  2-6) dallo spagnolo Jaume Munar (n.110 Atp).

Risultato che probabilmente gli lascia un po’ di amaro in bocca, ma gli permette comunque di raggiungere il suo best ranking al n.122 Atp e di guardare con ottimismo ai prossimi impegni. Non bisogna poi dimenticare che il maltempo, che ha flagellato ininterrottamente il torneo, ha in buona parte falsato la competizione, finale compresa. Questa mattina si erano infatti giocate anche le semifinali e Lorenzo aveva dovuto sudarsi il risultato (6-7 6-1 6-1) contro il turco Cem Ilkel (n.219 ATP), rimanendo in campo oltre due ore. Munar per contro aveva svolto una specie di allenamento agonistico (6-0 6-1) contro il veterano Tommy Robredo, sbrigando il tutto in appena un’oretta.

Danni collaterali di questo pazzo Challenger, martoriato dalla pioggia, con tabelloni continuamente rivisti, doppi turni, qualificazioni del torneo successivo (Antalya 2) o del Future (si gioca in contemporanea, ndr) che si sovrappongono al torneo principale, causando una confusione che gli atleti non dimenticheranno facilmente. Per non parlare del torneo di doppio, la cui marginalità non è mai apparsa così evidente come in questo caso.

Musetti parte fortissimo, ottiene un break al secondo gioco e vola sul 3-0. Purtroppo nel quinto gioco restituisce il favore e rimette in gioco Munar che rimane appaiato fino al decisivo tie-break dove anzi ha un set point che Lorenzo annulla con una strepitosa palla corta, per poi chiudere a proprio favore (8-6) alla seconda occasione utile.

All’inizio del secondo parziale il nostro tennista sembra però accusare la stanchezza per la lunga giornata e perde subito il servizio, senza poi avere reali chance di recuperare. Non riesce mai a innescare il ‘Musetti time’, quel momento in cui la sua strepitosa manualità incanta gli spettatori (virtuali in questo caso) e ipnotizza gli avversari. Anzi sembra piuttosto in difficoltà contro il gioco di pura opposizione di Munar che, potrà pure non piacere, ma ti fa sudare ogni punto. Si va quindi al set decisivo in cui Musetti sembra riprendersi, strappando subito il servizio allo spagnolo. Immediato però il contro-break, nonostante un incredibile nastro avesse favorito il nostro portacolori su una delle palle break.

Questo è il punto di svolta dell’incontro perché si capisce immediatamente che un secondo break è solo questione di tempo. Lorenzo lotta, tira fuori qualche coniglio dal cilindro ma ormai l’inerzia della partita è tutta a favore dello spagnolo. Nel sesto gioco perde nuovamente il servizio e in un attimo si arriva ai titoli di coda.

Dopo la premiazione, un Musetti comprensibilmente esausto non è riuscito a collezionare più di tre game assieme a Giannessi nella semifinale contro Martinez e Vega Hernandez.

Lorenzo avrà comunque un’immediata possibilità di rivincita nel Challenger che va ad iniziare sempre qui ad Antalya e dove parte con la testa di serie n.7.

Un rapido accenno infine ad Alessandro Giannessi che si è fermato ai quarti di finale, rimontato (6-3 2-6 0-6) proprio da Jaume Munar e a Paolo Lorenzi che perde negli ottavi (6-3 4-6 6-7) contro il 19enne croato Duje Ajdukovic (n.321 ATP), dopo aver avuto un match point sul 5-4. Paolo rimane quindi a tre soli successi dal record assoluto di partite vinte nei tornei Challenger, detenuto, ricordiamo, dallo spagnolo Ramirez Hidalgo a quota 423.

CHALLENGER 100 QUIMPER

Nella località bretone la finale tra il favoritissimo Sebastian Korda (n.103 ATP e figlio dell’indimenticabile Petr) e la sorpresa del torneo, lo slovacco Filip Horansky (n.184 ATP) è stata assolutamente a senso unico.

L’incontro finisce infatti in soli 49 minuti con un punteggio (6-1  6-1) che lascia spazio a ben pochi commenti. Le statistiche confermano: 89% con la prima di servizio Korda contro il 68% dell’avversario, 16 palle break contro una sola. Ormai Sebastian, al suo secondo successo Challenger, è giocatore di categoria superiore, come certifica anche la finale ATP 250 disputata a metà gennaio a Delray Beach.

Approfittiamo allora dello spazio che ci fa risparmiare Korda per accennare brevemente a un giocatore di cui sentiremo parlare presto. Il 20enne francese Antoine Cornut-Chavinc sta provando in questo 2021 a salire di livello, dopo aver primeggiato la scorsa stagione nel circuito Future. Entrato nelle qualificazioni grazie ad una wild-card, ha superato due avversari ostici come Daniel Masur e Manuel Guinard, per poi arrendersi solo ad Arthur Rinderknech (fresco vincitore di Istnbul, ndr), vendendo cara la pelle (7-5  7-6). La Federazione Francese lo segue con grande interesse e il coach Younes El Aynaoui ci scommette ad occhi chiusi.

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