ATP Cup, la forza dell'Italia è nel gruppo. Fognini: "La finale? Onestamente non sono sorpreso"

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ATP Cup, la forza dell’Italia è nel gruppo. Fognini: “La finale? Onestamente non sono sorpreso”

Gli azzurri mostrano un grande feeling e insistono sulla chimica che c’è in squadra. Le parole di Santopadre alla vigilia del match contro la Russia: “Siamo qui per vincere”

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Fabio Fognini - ATP Cup 2021 (via Twitter, @atptour)
 

L’Italia è in finale di ATP Cup. Le due vittorie in singolare di Fabio Fognini e Matteo Berrettini hanno garantito il passaggio del turno contro la Spagna e un ultimo atto (domenica da mezzanotte, diretta su Supertennis) che sembra aver sorpreso molti, ma non gli azzurri. “Sorpreso? No, onestamente non sono sorpreso“, ha detto con laconica sicurezza Fabio in conferenza stampa.

Un concetto ribadito anche dal capitano del Team Italia, Vincenzo Santopadre, il quale già alla vigilia della manifestazione aveva detto chiaramente che la squadra era lì con la chiara intenzione di arrivare fino in fondo. “Spesso scherzo, ma quando ho detto quella cosa non scherzavo affatto, perché conosco bene questi ragazzi. Avevo fiducia in loro. Domani sarà un match molto duro, come lo sono stati anche gli altri. Spero che queste tre vittorie ci diano ancora più fiducia. Penso che ci divertiremo domani, ma siamo qui per vincere come ho detto qualche giorno fa“.

Merito anche di un ritrovato Fognini, che, dopo la brutta sconfitta all’esordio contro Dennis Novak, ha ritrovato grazie al supporto dei compagni il proprio tennis fino ad arrivare alla splendida prestazione contro la sua bestia nera Pablo Carreno-Busta, sempre vittorioso nei sette precedenti. Giocare in squadra è diverso che giocare da solo. Era una partita che volevo vincere, anche perché notavo di star migliorando giorno dopo giorno. Ho iniziato molto male, ma voglio terminare la settimana nel miglior modo possibile”. Il suo avversario in finale sarà Andrey Rublev, battuto cinque volte su sei in passato, incluso l’ultimo precedente a Pechino nel 2019. La sfida si prospetta molto dura, ma sulla singola partita Fognini in fiducia può spaventare chiunque.

Ancora imbattuto invece Matteo Berrettini. Il romano, singolarista numero uno, si è caricato sulle spalle la squadra e sembra essere ritornato sui livelli del 2019, dopo un 2020 un po’ più complicato. Thiem, Monfils, Bautista Agut, questi i nomi degli avversari sconfitti da Matteo finora, ovvero il numero 3, 11 e 13 del mondo. Il tutto senza perdere un set. Scusate se è poco. Ora alle porte si profila lo scontro con Daniil Medvedev, numero quattro ATP, che è in striscia positiva da 13 partite e ha vinto l’unico precedente a Indian Wells nel 2018. Berrettini sembra però tranquillo e pronto per la sfida.

Il suo segreto? Nessun particolare rito o talismano portafortuna, semplice chimica di squadra e serenità. “Non ho particolari scaramanzie e anche se le avessi non potrei dirle o non funzionerebbero più! Andiamo a cena insieme, cerchiamo di passare più tempo tempo insieme. Credo che sia un gruppo unito fin dall’inizio. Siamo stati bravi a creare uno spirito di squadra importante. La cosa bella è che partita dopo partita c’è sempre più energia e sempre più voglia di andarsi a prendere la coppa. Questo è un po’ il nostro segreto. In campo si scende da soli o al massimo in due, ma gli altri sono sempre lì“.

I COMPLIMENTI DI DANIIL – Dalla conferenza post match del Team Russia, sono arrivate le parole al miele di Daniil Medvedev nei confronti del movimento azzurro, che in questi primi giorni di competizioni e più in generale negli ultimi tempi sta facendo vedere davvero buone cose. “Ad essere onesti, il tennis italiano è incredibile. Penso al numero di giocatori che hanno tra i primi 500 o qualcosa del genere, forse è il Paese con il maggior numero di giocatori presenti (in realtà è la Francia la nazione più presente in top 500 con 46 tennisti, poi USA con 44 e Italia con 35, ndr). Non sono sicuro al cento per cento di quello che dico, ma ne vediamo davvero molti. Non so perché, cosa hanno fatto nel modo giusto o se è solo fortuna. Non ho davvero idea di come funzioni la loro federazione e cose del genere, ma è una fantastica nazione di tennis. Forse per qualche tempo avevano solo un po’ di calo, ma solo un po’. Adesso sono tornati, soprattutto Matteo, e Fabio sta giocando benissimo qui. È davvero una nazione tennistica incredibile“.

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