Australian Open: esordio vincente per Sonego e Caruso, Cocciaretto sconfitta al terzo

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Australian Open: esordio vincente per Sonego e Caruso, Cocciaretto sconfitta al terzo

Salvatore sfiderà Fognini al secondo turno: “Spero di giocare sotto il sole”. Sonego supera Querrey in tre set: “Sto cominciando a capire come si giocano queste partite”. Peccato per Elisabetta, rimontata da Barthel

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Lorenzo Sonego - ATP Vienna 2020 (via Twitter, @atptour)
 

Il sorteggio sfortunato per gran parte degli italiani impegnati in Australia aveva comunque mostrato un mezzo sorriso a due giocatori, i quali oggi non hanno tradito le attese e hanno portato a casa una vittoria convincente per 3 set a 0. Sia Lorenzo Sonego che Salvatore Caruso infatti hanno vinto il primo turno del primo Slam stagionale; Lorenzo è la seconda volta che raggiunge questo traguardo mentre per Salvatore è la prima. Proprio lui in termini di ranking si è trovato davanti l’avversario più abbordabile e si tratta di Henri Laaksonen, n. 139 del mondo. Lo svizzero, che mai ha superato il primo turno in uno Slam, proveniva dalle qualificazioni e quest’oggi ha avuto grosse difficoltà alla battuta mostrando in generale in atteggiamento un po’ troppo remissivo.

Gli otto ace sono stati bilanciati da otto doppi falli e le percentuali dicono appena 29% di punti vinti con la seconda di servizio. Caruso ovviamente ne ha approfittato alla grande imponendosi per 6-2 6-4 6-3, mostrando solidità anche nell’unico frangente in cui il suo avversario si è trovato avanti, cioè ad inizio secondo set quanto lo svizzero si era portato 2-0. Con questa vittoria il 28enne di Avola è già certo del nuovo best ranking (posizione n. 75), e lo festeggerà sfidando Fabio Fognini al secondo turno.

Sicuramente ho avuto partite più difficiliha ammesso Caruso intervistato da Vanni Gibertini dopo la vittoria. “A livello Slam è stata la più facile; comunque sono stato io a rendermela semplice ma non vuol dire che non fosse complicata. Mi sono fatto trovare pronto e ho servito bene. Se adesso dopo il match mi sento bene e fresco è per merito del mio preparatore e del lavoro fatto assieme”. La spensieratezza di Caruso dopo questo successo gli permette anche di scherzare un po’ sulle condizioni di gioco, oggi definite da alcuni suoi colleghi un po’ difficili per via delle maggiori temperature rispetto ai giorni scorsi. “Questo è un caldo piacevole. Io sono siciliano e per me il caldo è a 40°, a 28°/30° si sta da Dio“. E su quando preferirebbe giocare il prossimo match non ha dubbi: “Di sicuro non la mattina presto, ma certamente sotto il sole”.

Lorenzo Sonego invece si presentava a Melbourne come testa di serie n. 32 e non ha sofferto di fronte al gigante americano Sam Querrey affrontato per la prima volta in carriera. Sono passati ormai gli anni in cui in 33enne alto quasi due metri faceva tremare i suoi avversari a suon di ace, ma l’ex n. 11 del mondo riesce ancora ad essere temibile. Lo è stato infatti nel primo set dove non si è mai lasciato avvicinare alla battuta… fino all’11esimo game. Sul 5-5 la pazienza mostrata fin lì da Sonego ha pagato ed è arrivato il break decisivo che lo ha portato poi a chiudere per 7-5. La grande precisione e attenzione con la quale Lorenzo ha affrontato il match non l’ha abbandonato nei successivi parziali vinti 6-4 6-4, decisi anche questi da un solo break, e dunque in 2 ore e 13 minuti ha potuto festeggiare il successo.

Sono tante le energie risparmiate con una vittoria del genere contro questo tipo di avversari e non c’era modo migliore per iniziare il torneo. Per Querrey è la seconda sconfitta consecutiva subita per mano di un italiano dopo quella al secondo turno dell’ATP 250 Great Ocean Road con Stefano Travaglia, mentre adesso per Sonego si prospetta un interessante, e fattibile, secondo turno contro il veterano Feliciano Lopez. “Giocatore fastidioso per tutti che cerca di farti giocare male” ha detto di lui Lorenzo intervistato sempre da Vanni Gibertini. “Di sicuro vuole essere aggressivo e quindi bisogna togliergli quest’arma essendo propositivi”.

Riguardo alla vittoria su Querrey invece ha sottolineato questi aspetti nella sua preparazione: “La cosa importante che mi sono detto è di giocare tutti i punti perché con un giocatore del genere è difficile iniziare gli scambi, non ti dà tanto ritmo, quindi era veramente importante sfruttare le poche occasioni. E l’ho fatto giocato bene quei pochi punti importanti”. Negli ultimi mesi la crescita del 25enne torinese non si è palesata solo in termini di ranking ma anche sul piano mentale. “Ora anche io ho più esperienza. Adesso sto cominciando a capire come si giocano queste partite; mi sento più consapevole di quello che devo fare in campo e riesco a leggere meglio determinanti momenti della partita“. Infine spende qualche parola di apprezzamento sulle condizioni abitative attuali, dopo il duro periodi di adattamento: La situazione qui in Australia dopo la quarantena che abbiamo fatto è molto più facile rispetto all’Europa. Ti muovi molto più tranquillamente e sei libero di fare più cose. Si sta bene”.

Chi invece non è riuscita a centrare una vittoria all’esordio nonostante un sorteggio non malvagio è Elisabetta Cocciaretto. La 20enne di Ancona ha perso per il secondo anno consecutivo al primo turno degli Australian Open dopo aver superato le qualificazioni, ma se lo scorso anno contro Kerber c’erano pochi rimpianti, quest’anno contro un’altra tedesca ce ne sono eccome. Mona Barthel è uscita vincitrice alla distanza dopo una sfida durata 2 ore e 8 minuti rimontando un set di svantaggio. Nel primo parziale è Cocciaretto che riesce sempre per prima a far muovere l’avversaria, sia con smorzate puntuali che con verticalizzazioni dopo essersi aperta il campo, il tutto con il dritto. Questo le ha permesso di guadagnarsi l’allungo decisivo nel sesto game e chiudere 6-3 alla prima occasione. Barthel non è rimasta a guardare ma le sue conclusioni estemporanee inizialmente sembravano più figlie della fretta e della frustrazione che di un vero piano di gioco; le cose invece hanno iniziato a cambiare nei successivi parziali dove è stata lei a prendere il controllo del gioco e del punteggio.

L’equilibrio nel match è tornato con un parziale vinto dalla tedesca per 6-4 anche lei al primo set point, deciso da un rovescio lungolinea vincente ad inizio scambio. Le incertezze di Cocciaretto sono emerse sempre nei finali di set e anche nel terzo si è rivista la stessa storia: tutto liscio fino al decimo game dove la n. 212 ha piazzato il break che le ha regalato la vittoria con un altro 6-4, la prima nel tabellone principale di uno Slam dal 2018, sempre qui in Australia. Per Elisabetta sarà difficile digerire la sconfitta ma c’è comunque tanto da apprendere dopo una match del genere.

Il calo mostrato a partire dal secondo set è stato evidenziato anche dalla stessa Cocciaretto nella conversazione post-partita con Gibertini, e il calo è stato mentale più che fisico. “Ho iniziato abbastanza bene, ho giocato un buon primo set. Poi sono calata. Nel primo set ho pensato più a fare il mio gioco, a metterla in difficoltà mentre poi ho perso la concentrazione e ho iniziato a pensare al contorno. Ho perso l’attenzione e lei è stata più decisa di me nei momenti importanti. Io diciamo che mi sono tirata indietro“. Elisabetta è scesa oggi in campo con una vistosa fasciatura al gomito destro e il problema arriva da lontano. “Nelle qualificazioni a Dubai ho giocato un po’ contratta e non ho lavorato molto bene con la spalla. Poi me lo sono ritrovato durante la quarantena, dove non ho servito per niente perché mi faceva male. Con le terapie è migliorato ma comunque devo ancora prendere l’antidolorifico altrimenti mi fa male”.

Rispondendo al direttore Scanagatta, la n. 126 del mondo ci informa delle sue prossime tappe. “Io e Sara Errani non siamo riuscite a entrare nel tabellone di doppio. Adesso giocherò il WTA 250 sempre qui, anche se al momento sono ancora fuori. Venerdì si saprà chi si ritira e chi no. Se non riuscissi forse tornerò a casa perché col ranking che ho non si sa se posso entrare a Dubai e Doha, o in Messico”. Mentre sul futuro ci sono meno dubbi. “Il sogno resta quello di diventare tra le più forti al mondo però step by step, la strada è ancora lunga. Mi piacerebbe avere un atteggiamento più propositivo, fare il mio, accettare le situazioni senza rompere troppo le scatole e fare la sportiva determinata dentro e fuori dal campo”.

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