Wimbledon, ai giocatori potrebbe essere richiesto di stare in alberghi anti-Covid

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Wimbledon, ai giocatori potrebbe essere richiesto di stare in alberghi anti-Covid

Lo scopo di norme più severe sarebbe quello di avere più spettatori. Il Daily Mail ipotizza malcontento fra i giocatori, abituati ad affittare abitazioni private

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Credit: AELTC/Eddie Keogh
 

Il torneo di Wimbledon potrebbe decidere di implementare le stesse regole degli altri Slam, richiedendo ai partecipanti, ai loro team e agli arbitri di soggiornare in alberghi designati. Stando a quanto riporta il Daily Mail, l’annuncio ed ulteriori dettagli dovrebbero arrivare la prossima settimana: l’obiettivo sarebbe di avere norme un po’ più rigide per i giocatori di modo da poter avere più spettatori in situ.

La decisione potrebbe essere vista come una sorpresa, visto che secondo le previsioni del governo britannico per l’inizio dei Championships le restrizioni anti-Covid non saranno più in vigore (le ultime dovrebbero essere ritirate il 21 giugno), ma i pareri di Public Health England e della Sports Ground Safety Authority si sarebbero rivelati decisivi per una decisione più prudente.

“Stiamo creando diverse misure per riuscire ad avere un torneo sicuro di cui il pubblico si possa fidare”, ha confermato un portavoce al quotidiano britannico. “Una di queste è l’implementazione di un ambiente in cui il rischio per i giocatori sia minimizzato. Per questo motivo, e in ossequio alle norme vigenti, ci saranno degli alberghi ufficiali per i giocatori, per i loro team e per gli arbitri – chi vorrà partecipare dovrà obbligatoriamente alloggiare in una di queste strutture“.

Il Daily Mail, inoltre, ipotizza che ci sarà del malcontento fra gli atleti, un po’ perché quasi tutti preferiscono affittare abitazioni private (Andy Murray addirittura fa avanti e indietro dalla sua abitazione nel Surrey, mentre Roger Federer generalmente affitta due case adiacenti), un po’ perché questi alberghi potrebbero costringerli a spostamenti prolungati per raggiungere SW19. Il problema, infatti, è che non ci sarebbero hotel adatti nel sud-ovest di Londra (dove ha sede il torneo), e quindi si renderebbe necessaria una struttura più centrale – il quotidiano ha parlato di una catena d’alberghi nella zona di Waterloo, a circa 50 minuti d’auto dai prati.

Ça va sans dire, anche il Queen’s avrà misure simili: come prescritto dai protocolli ATP, il torneo avrebbe prenotato in blocco un albergo per il personale del 500 londinese, che cade nell’ultima settimana prima della teorica rimozione delle norme anti-pandemiche.

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