Camila Giorgi tra moda e letteratura: "In futuro mi piacerebbe fare la scrittrice"

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Camila Giorgi tra moda e letteratura: “In futuro mi piacerebbe fare la scrittrice”

Sconfitta al primo turno a Miami, la n. 86 del mondo si concentra su libri e terra rossa: “Ora Charleston e poi tutti i tornei sul rosso”

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Nonostante la brusca sconfitta rimediata contro la qualificata Ljudmila Samsonova nel primo turno del WTA 1000 di Miami, Camila Giorgi non ha accusato eccessivamente il colpo a livello emotivo e rispondendo telefonicamente alle domande di Vanni Gibertini, la giocatrice maceratese ha iniziato subito con un’analisi onesta del suo gioco e dei limiti che le hanno impedito di vincere. Sono stata un po’ precipitosa con il mio gioco, ho esagerato” ha ammesso candidamente. “Invece di scambiare di più volevo subito chiudere il punto perché mi sentivo bene fisicamente, però quando non ero nello scambio non è andata bene”. Da anni ormai Giorgi viene ‘rimproverata’ dagli appassionati per questa sua caratteristica di cercare subito il vincente e non avere pazienza, e adesso anche lei alla soglia dei 30 anni sembra iniziare a rendersene conto. L’età media della carriera di una tennista si sta alzando sempre di più quindi il tempo per prendere le contro-misure c’è eccome.

Sulle sue condizioni fisiche invece non c’è troppo da lamentarsi. “Dopo l’Australia sono stata ferma 10 giorni per il problema all’adduttore, poi ho giocato un po’ e sono subito volata qui. Diciamo quindi che la preparazione è stata corta. Mi sono sentita bene ma non avendo continuità bisogna sempre ripartire. […] Ora farò il torneo 500 di Charleston e poi torno a casa in Europa; sulla terra vorrei giocarli tutti”.

Giocare tanti tornei significa ovviamente passare tanto tempo nella bolla, o comunque sotto i rigidi controlli messi in atto da ogni paese. Giorgi tuttavia non soffre affatto questa situazione, anzi con il suo atteggiamento propositivo cerca di trovare qualcosa di buono anche da questa situazione. “La cosa positiva è che almeno quest’anno si sta giocando. Poi non è che ti ci abitui, è dura dire una cosa del genere, ma almeno già sai a cosa vai incontro e ti riempi le giornate diversamente. Nel mio caso mi piace tantissimo leggere e quindi passo più ore nella lettura. Alla fine va bene così, si può giocare, ci si può allenare”.

E sul finire dell’intervista ci si è concentrati sulla letteratura. Che Camila sia un’appassionata di moda e abbia già un breve passato da modella non è un mistero, ma che questa sua passione per gli abiti sfoci anche nei libri è certamente una novità. In futuro mi piacerebbe anche fare la scrittrice quindi adesso sto cercando di capire su cosa mi piacerebbe scrivere; non la mia biografia, quella no. Mi piace tantissimo leggere di moda, principalmente mi informo di quello e poi logicamente anche di altre cose”.

La voce con la quale tratta questo argomento è proprio come quella di un bambino alle prese con qualcosa di nuovo e affascinante. Leggo più libri che riviste di moda perché è un argomento molto ampio, bellissimo, e ci sono tanti settori che vanno scoperti. Anche perché ho studiato per disegnare quindi leggo anche di quello. Sto scoprendo tante cose che mi piacciono e come in tutto bisogna informarsi”. Il tennis e la moda spesso nella storia hanno incrociato i loro cammini, e con questa determinazione niente impedisce a Camila di intraprendere con successo anche quel percorso.

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