ATP Miami 1000: Sinner schiva le trappole di Bublik e vola in semifinale

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ATP Miami 1000: Sinner schiva le trappole di Bublik e vola in semifinale

L’ennesima prova di forza di Jannik Sinner vale un posto in semifinale. Il più giovane italiano di sempre nel penultimo atto di un Masters 1000: battuto il record di Gaudenzi

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Jannik Sinner - ATP Miami 2021 (via Twitter, @atptour)
 

[21] J. Sinner b. [32] A. Bublik 7-6(5) 6-4

Non sei umano, hai 15 anni e giochi così“. I complimenti di Alexander Bublik a rete a fine partita esprimono al meglio la prova di forza data oggi da Jannik Sinner, che ha ribaltato più volte una partita complicata contro un avversario imprevedibile e dai grandissimi colpi. È stata la seconda sfida di questo mese tra i due; Sinner aveva superato Bublik nel secondo turno di Dubai dopo una battaglia di tre set in cui il tennista italiano era riuscito, anche in quella occasione, a ribaltare un inizio di partita estremamente complicato.

Anche oggi, come successo a Dubai con Bublik e a Miami con Ruusuvori, l’inizio di Sinner non è dei migliori. Jannik parte lento e offre subito le prime due palle break della partita. Sulla seconda il kazako lo chiama a rete e Sinner viene trafitto dal suo passante. Il Bublik visto in questo torneo è una macchina al servizio, e questo primo set non fa eccezione. Il kazako stoppa con facilità qualsiasi velleità di break, complice anche un avversario che non sembra proprio trovare la quadra in risposta, oppure forza troppo senza neanche riuscire a far partire lo scambio. In questo momento Bublik, che al sole di Miami veste il marchio Yoxoi (è un brand italiano che sviluppa e produce abbigliamento da tennis con tessuto brevettato per via di una tecnologia innovativa. Era stato sponsor di Evans e ora veste anche Sandgren e Madison Keys: decisamente si è orientato a testimonial sui generis, imprevedibili quanto basta!), è il tennista che effettua i colpi più spettacolari e si concede colpi pazzeschi, che nessuno nemmeno azzarda. Ha sparato ad un certo punto una risposta di dritto a 150 km/h! Ma all’arbitro, ridendo ha chiesto se non fosse andata oltre i 200 indicando il radar a fondocampo. E l’arbitro gli ha risposto, sorridendo anche lui: “No, guarda che quella era la velocità del servizio!” Risate generali dei pochi presenti sulle tribune.

Il nostro Sinner però ha la capacità diabolica dei migliori di prendere il mignolo dell’avversario e tirargli via il braccio. Al momento di servire per il set, Bublik cala un minimo la velocità al servizio e il tennista italiano non si fa pregare: break a 15 e partite rimessa sui suoi binari. Più complicato confermare il break; un dritto largo rischia di compromettere tutto, ma un provvidenziale ace leva le castagne dal fuoco. Gli ingranaggi della partita ora sono girati completamente, e un serve &volley sbagliato di Bublik costa la seconda palla break della partita, annullata da un’ottima prima.

Il match cambia di nuovo nel tie-break. Sinner sbaglia due dritti non impossibili e si trova in un amen sotto 1-4. I due mini-break tornano con gli interessi, perché un doppio fallo del kazako e un dritto vincente di Jannik rimettono tutto in gioco. Il rovescio tradisce il numero 31 del mondo per la prima volta nel tie-break e Bublik è di nuovo avanti di un mini-break. Improvvisamente però si spegna la luce del tennis di Bublik e due sortite a rete giocate con poca attenzione gli costano due mini-break e il primo set point, che Sinner converte senza problemi.

Bublik inizia il secondo set continuando a sfruttare il serve and volley. La tattica continua a non essere particolarmente proficua, ma due grandi servizi lo salvano da un possibile break. Come successo tante volte in questa partita, l’inerzia cambia. Sinner incappa in un game senza prime e si prende il primo break del set. Il nuovo top 30 (già certo di entrare anche in top 25) non si perde d’animo e rimette in equilibrio la situazione grazie a un brutto errore a rete di Bublik. La conferma del break è più complicata del previsto, sempre per il problema delle prime, e Bublik scava subito una buca composta da tre palle break.

L’italiano ne esce fuori con un passante sulla riga ma non sarà l’ultimo problema. Bublik lo rimette nei guai altre due volte, eppure anche in queste occasioni Sinner è freddissimo a chiudere. Sarà l’ultima chance per il suo avversario. Nel nono game, Bublik ha uno dei suoi momenti di calo repentino e il tennista italiano è bravo a sfruttarlo. Il doppio fallo del kazako su palla break segna la fine del match, che Sinner chiude con autorità dopo un’ora e quaranta di gioco. A rete, c’è il siparietto che vi abbiamo già raccontato. Mentre in tv Paolo Bertolucci dice: “Che giochino come Bublik ci sono sì e no tre giocatori al mondo. Se riuscisse a gestire meglio lo straordinario talento che ha sarebbe in cima alle classifiche… per fortuna dei suoi avversari ogni tanto si distrae e regala qualche punto di troppo. Proprio il contrario di quello che fa Sinner, tennista di una maturità impressionante se si pensa che ha solo 19 anni ma gioca i punti più importanti come se fosse un veterano. E parla pure come se fosse un veterano…”.

Sinner raggiunge così la sua prima semifinale in un 1000, la terza per un italiano sul cemento in Era Open. Le altre due le hanno raggiunte Fognini, sempre a Miami (2017) e Berrettini a Shanghai nel 2019. Come è facile immaginare, Jannik Sinner diventa anche il più giovane semifinalista della storia del tennis italiano in un torneo di questa categoria, superando il record di Andrea Gaudenzi (Montecarlo 1995: aveva 21 anni e 9 mesi).

L’avversario del tennista italiano in semifinale sarà Roberto Bautista Agut, che ha sconfitto Daniil Medvedev. Un solo precedente tra i due, giocato recentemente a Dubai, e vinto da Sinner in tre set.

Il tabellone completo

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