ATP Madrid: Garin manda a casa Medvedev. Nadal avanti rapido

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ATP Madrid: Garin manda a casa Medvedev. Nadal avanti rapido

Garin è nel suo habitat naturale, il russo no: finisce 6-1 al terzo set per il cileno, che avrà Berrettini o Delbonis. Popyrin non può impensierire Nadal, per la 15esima volta nei quarti a Madrid

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Con un’altra vittoria in scioltezza, Rafa Nadal ha conquistato il 15esimo quarto di finale nel torneo di Madrid in 18 apparizioni. Come contro Alcaraz all’esordio, è rimasto entro l’ora e 20 anche negli ottavi: un altro giovane ragazzo, il qualificato Alexei Popyrin, ha provato a ribellarsi senza successo alla “legge di Rafa” sulla terra battuta, finendo per perdere senza sfigurare con un doppio 6-3. Continua quindi il lungo rodaggio dello spagnolo in vista della fase clou della sua stagione. Ha arrotondato una statistica clamorosa fornita dall’ATP: 40 match vinti e nessuna sconfitta contro giocatori provenienti dalle qualificazioni sulla terra battuta.

È un Nadal più quadrato rispetto a quello di Montecarlo e Barcellona quello che si sta vedendo a Madrid. Un po’ per via degli avversari ben più giovani e inesperti di lui, un po’ per la sua capacità innata, sembra che riesca a leggere meglio la partita e a essere più cinico. Dall’altro lato Popyrin è uscito dal campo senza rimpianti. Ha voluto giocare il match alle sue condizioni, pur trovandosi di fronte alla sfida più ardua che ci sia nel circuito ATP, ed ha comunque raccolto più di tanti altri giocatori che invece scelgono di aspettare la scelta di Rafa. Il tabellino finale recita 20 vincenti (a fronte di 20 errori) per l’australiano: un ottimo risultato, nonostante la (scontata) sconfitta.

Il piano partita di Popyrin è stato chiaro sin dal secondo game, quando macinando colpi vincenti ha guadagnato lo 0-40 nel primo game di battuta di Nadal. Ha avuto da rammaricarsi solo sulla terza e ultima palla break, dove commette un non forzato e ha permesso a Rafa di entrare in partita con qualche minuto di ritardo. Qui il maiorchino ha aperto una striscia di quattro giochi consecutivi, portandosi sul 4-1. Ma Popyrin ha avuto una buona reazione e vincendo un paio di punti incoraggianti si è preso gli applausi del pubblico madrileno (tra cui c’erano anche gli ex giocatori del Real Madrid, nonché Palloni d’Oro, Ronaldo il fenomeno e Luis Figo). Reazione che gli ha permesso di recuperare uno dei due break di svantaggio, ma poco più tardi Rafa ha ristabilito le distanza, chiudendo in risposta, 6-3.

Il break nel secondo game del secondo set ha di fatto dato la certezza della vittoria a Nadal. Con troppa frenesia Popyrin ha messo in fila una serie di brutti errori e un doppio fallo, lo spagnolo sullo 0-40 non si è fatto pregare e ha uncinato il suo classico dritto in lungolinea per portarsi in vantaggio. Da qui in poi è come se Rafa avesse messo il pilota automatico: per l’australiano c’è lo spazio per trovare qualche buon vincente solo quando è ormai sotto nel punteggio in risposta, mentre con l’aiuto della prima (8 punti su 9, nonostante l’abbia messa in campo solo nella metà dei punti al servizio) è rimasto in scia fino al 3-5. Con autorità Rafa ha tenuto la battuta a zero e ha infilato la nona vittoria stagionale sul rosso. Affronterà il vincente del match tra Evans e Zverev. 2-0 il record del numero 2 ATP contro il britannico, 5-2 contro Zverev (3-0 su terra rossa), ma gli ultimi due confronti diretti li ha portati a casa il tedesco.

MALE DANILO – “Non voglio giocare su questa superficie!” ha urlato Daniil Medvedev nel suo match d’esordio a Madrid, vinto contro Davidovich Fokina al terzo set. Beh, è stato accontentato stavolta. Negli ottavi di finale il russo è stato battuto da Cristian Garin, che invece apprezza più di ogni altra superficie la terra battuta, che gli ha portato cinque titoli a livello ATP. 6-4 6-7(2) 6-1 il punteggio finale in favore del cileno, che ha firmato la miglior vittoria della sua carriera (per la classifica dell’avversario battuto). Giocherà per la seconda volta nei quarti di finale di un torneo Masters 1000: nella prima apparizione, a Parigi Bercy 2019, venne sconfitto da Dimitrov in due set. Garin apre perciò un bel varco nella parte bassa del tabellone. Proverà ad approfittarne Matteo Berrettini che, se riuscirà a battere Delbonis, avrà proprio Garin nei quarti

Medvedev ha abbandonato ogni (assai remota) speranza di poter scalzare Novak Djokovic in vetta al ranking ATP prima del Roland Garros. Aveva bisogno di un titolo e una semifinale tra Madrid e Roma e che Nole non raggiungesse la finale agli Internazionali. Una combinazione molto improbabile, anche considerando la scarsa attitudine al gioco su terra di Medvedev. Intendiamoci, pur non valendo la terza posizione mondiale (che a livello assoluto detiene) sul rosso, può offrire buonissime prestazioni su questa superficie. Il fatto che non riesca a farsi piacere in alcun modo le condizioni invece potrebbe essere alla lunga un problema.

Nel primo set contro Garin ha commesso ben 16 errori non forzati, ben 10 dalla parte del rovescio e ha subìto un 6-4 senza appello (l’unica occasione di break per il russo arriva nel secondo game, poco prima del game che deciderà il parziale). C’è stato più equilibrio nella seconda frazione. Garin ha provato a comandare il gioco, presentandosi più volte a rete, ma è riuscito a impensierire Medvedev (70% di prime in campo) in risposta solo in un paio di occasioni (palla break nel primo game e 15-30 sul 2-2). Ha raccolto ancora meno il russo nei turni di Garin tuttavia, ma nonostante ciò ha dominato il tie-break del secondo set.

La fase più critica del match è arrivata all’inizio del terzo: Garin ha approfittato di qualche sbavatura di Medvedev per evitare il break iniziale e ha comunque gestito bene i punti, capendo meglio del suo avversario quando era il caso di attaccare e quando il punto andava conquistato giocando solo di rimessa. Lo strappo decisivo è arrivato sul 2-1 per Garin, che sorprendentemente ha infilato una serie di sei giochi consecutivi per chiudere il match. Daniil si è lasciato travolgere dal nervosismo nel quinto game, battibeccando col pubblico (che preferiva sensibilmente il suo avversario) e ha preso il warning. “Spero che non abbiano i soldi per la prossima partita” ha esclamato Medvedev rivolgendosi al giudice di sedia. Il cileno non si è fatto nemmeno distrarre, al servizio per il match sul 5-1, da un problema al gancio della rete, che ha portato a una breve pausa mentre era a un passo dal successo.

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