Roland Garros: Pavlyuchenkova domina Azarenka alla distanza. Quarti di finale dopo dieci anni

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Roland Garros: Pavlyuchenkova domina Azarenka alla distanza. Quarti di finale dopo dieci anni

Una solida Pavlyuchenkova supera Vika in rimonta e ritorna ai quarti di finale a Porte d’Auteuil dopo dieci anni. Tamara Zidansek domina Cirstea, primi quarti Major in carriera

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Anastasia Pavlyuchenkova
Anastasia Pavlyuchenkova - Roland Garros 2021 (foto Twitter @RolandGarros)
 

Anastasia Pavlyuchenkova torna a disputare i quarti al Roland Garros dopo dieci anni, da quando venne sconfitta da Francesca Schiavone nell’anno in cui la Leonessa disputò la finale contro Li Na. La russa, ex n. 13 del mondo e attuale n. 32 Wta, sconfigge alla distanza una discontinua Vika Azarenka (5-7 6-3 6-2) imponendole spesso un ritmo forsennato e surclassandola con dritti e rovesci rapidissimi e angolati. Niente da fare per l’ex n. 1 del mondo che, nonostante la sua forza mentale, la grinta e grande efficacia in risposta, con il prolungarsi del match si dimostra più lenta con le gambe e troppo discontinua.

SOLIDA VIKA – Un inizio a suon di vincenti da parte della Pavlyuchenkova che sorprende Vika, senza permetterle di tenere la battuta fino al 3-1. Ben piantata con i piedi e sempre in spinta, “Nastia” le offre palle molto pesanti e rapide. Un doppio fallo però la tradisce e permette a Vika il controbreak, 2-3. Un gioco perfetto da parte di Azarenka che, non solo vince il suo primo turno di battuta del set ma se lo aggiudica a zero con ottime prime e un buon controllo dei colpi a rete.

La bielorussa non perde occasione per far muovere l’avversaria, chiamandola molto spesso a rete con palle corte. Tuttavia, nonostante metta in campo un repertorio vario per destabilizzarne la solidità, Pavlyuchenkova continua a colpire con ritmo forsennato e, soprattutto, a gestire gli scambi con grande autorevolezza, scaraventando dritti e rovesci vincenti da una parte all’altra del campo. Le due mantengono così un perfetto equilibrio fino al 5-5.

Ma ecco che Azarenka fa la differenza imponendosi sul servizio della russa e va a servire per il set sul 6-5. Con l’ennesima soluzione costruita ad hoc, al secondo setpoint a disposizione il set è suo per 7-5. Un tennis strategico e nel complesso molto solido quello messo in capo dall’ex n. 1 del mondo che fa muovere moltissimo l’avversaria, chiamandola molto spesso a rete per poi sorprenderla con passanti rapidissimi.

LA REAZIONE DI ANASTASIA – La Pavlyuchenkova cerca di reagire subito e riprende in mano le redini nel secondo parziale imponendsi di nuovo sul servizio di Vika e salendo 2-0. La bielorussa si difende con la sua arma preferita, lo schiaffo al volo preceduto molto spesso da risposte pesanti, aggressive ed angolate con cui ruba il tempo alla russa che perde gli utimi quattro punti e subisce il controbreak. Nastia avanza comunque 3-1. Azarenka ripareggia i conti sul 3-3 e Pavlyuchenkova è ancora in affanno, soprattutto sulla seconda palla. Continuano però a fioccare vincenti dalle corde della russa che rimane molto aggressiva e sale 4-3.

Pavlyuchenkova spinge e costringe ancora all’errore Vika che, con un malaugurato doppio fallo, le concede ulteriore ossigeno e l’allungo sul 5-3. Dopo aver annullato due setpoint, alla fine incappa in un rovescio fuori giri che fa sì che Nastia possa chiudere la seconda frazione per 6-3. Particolarmente imprecisa la tennista bielorussa negli ultimi game al contrario di Anastasia che continua ad essere estremamente propositiva e in fiducia.

LA FRESCHEZZA DI PAVLYUCHENKOVA – Va ancora a segno la Pavlyuchenkova che strappa la battuta a Vika anche in apertura di terzo set, continuando a mettere a segno ottime soluzioni risolutive. L’ex n. 1 del mondo tuttavia fa la differenza certamente in risposta scaraventandosi sulla seconda di servizio di Nastia. Grazie a risposte anticipate e aggressive ottiene il controbeak e le resta attaccata sull’1-1 per poi salire 2-1. La russa continua a spingere, alternando fasi vincenti ad errori banali. Ma gli alti e bassi continuano soprattutto per la Azarenka che, game dopo game, perde in incisività e costanza e, sempre più nervosa, permette così alla Pavlyuchenkova di allungare ulteriormente sul 5-2. La russa, al contrario di Vika, mantiene invece calma e lucidità, nonché una maggiore freschezza fisica. Alza il livello degli scambi continuando a spingere mandando in affanno una Vika sempre più lenta e fallosa. Alla fine, dopo due ore e 9 minuti, la vittoria è appannaggio della 29enne russa che si impone con lo score di 5-7 6-3 6-2. Nastia si issa di nuovo ai quarti di finale dello slam parigino dopo dieci anni, quando, nel 2011, era stata sconfitta da Francesca Schiavone. Sfiderà la vincente del match tra Serena Williams ed Elena Rybakina.

T. Zidansek b. S. Cirstea 7-6 6-1

Grande sorpresa di questo Roland Garros è la 23enne slovena Tamara Zidansek, n. 85 WTA, che giunge per la prima volta in carriera ai quarti di un Major superando la rumena Sorana Cirstea 7-6 6-1, attuale n. 54 del mondo, che aveva disputato i quarti di finale a Porte d’Auteuil nel 2009.

Dopo un primo set combattuto e vinto al tie-break per 7 punti a 4, nel secondo parziale Tamara travolge l’avversaria con un perentorio 6-1. Prima della vittoria con la Cirstea, la Zidansek aveva sconfitto al primo turno la Brengle in un match maratona e poi la Siniakova, ancora con una rimonta al terzo set.

Entrambe hanno messo a segno 20 vincenti ma un maggior numero di gratuiti (28) per la tennista rumena, che lascia sfumare un set point nella prima frazione. Zidansek ora affronterà Paula Badosa, vittoriosa contro la finalista del 2019 Marketa Vondrousova in tre set. La spagnola ha dimostrato di poter essere decisamente competitiva sulla terra e migliora gli ottavi di finale raggiunti lo scorso ottobre al Roland Garros. La differenza tra le due giocatrici in termini di voglia, energie e peso di palla si è fatta evidente nel terzo set. Nonostante abbia vinto in maniera convincente il secondo, Vondrousova è entrata scarica nel parziale decisivo e si è ritrovata subito sotto 2-0. Ha recuperato il break grazie anche ad una chiamata piuttosto discutibile della giudice di sedia, ma non è riuscita a completare la rimonta e tra un errore e l’altro è sprofondata sul 4-1. Badosa ha aumentato la spinta, procurandosi due palle del 5-1, annullate con orgoglio dalla ceca.

L’esito della partita però non è mai apparso in discussione e la spagnola ha potuto festeggiare, due giochi più tardi, la nona vittoria consecutiva (quattro qui e le cinque del titolo conquistato a Belgrado).

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