Djokovic: "Una delle mie migliori prestazioni al servizio, su qualsiasi superficie"

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Djokovic: “Una delle mie migliori prestazioni al servizio, su qualsiasi superficie”

Il n. 1 del mondo e i tanti motivi per amare Wimbledon: “L’assenza di pubblicità sul Centre Court è una cosa davvero bella da vedere”

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Novak Djokovic - Wimbledon 2021 (via Twitter, @Wimbledon)
 

Prestazione quasi impeccabile per Novak Djokovic alla battuta. Il n. 1 del mondo ha battuto 4-6 6-1 6-2 6-2 Jack Draper concedendo solo un break nel primo set e poi veleggiando senza problemi verso il traguardo grazie all’ausilio di 25 ace. “Penso di aver avuto probabilmente una delle migliori prestazioni al servizio che io ricordi su qualsiasi superficie” ha esordito Nole in conferenza stampa. “Credo di aver eguagliato, come qualcuno mi ha detto, il record fatto quest’anno o l’anno scorso in Australia di 25 ace in quattro set. Non potrei essere più soddisfatto del ritmo del mio servizio. Sull’erba, la superficie più veloce del nostro sport, aiuta molto ottenere molti punti gratis co la prima di servizio”.

Sono scivolato un paio di volte sulle palle break nel primo set; stavo ancora cercando bene gli appoggi su un’erba che era abbastanza scivolosa, abbastanza umida. Probabilmente a causa del tetto. Ma comunque è stata una prestazione molto buona. Sono contento del secondo, terzo e quarto set, per come ho giocato da fondo campo”.

Parlando poi del suo avversario, la giovane wild card inglese, Djokovic ha aggiunto: “Credo abbia giocato bene ed era combattivo. Ovviamente per lui era un’occasione unica giocare per la prima volta sul Center Court di Wimbledon. Ha fatto bene e a tirato fuori dei buoni servizi. […] È alto, è forte. Ha quel servizio mancino che è molto fastidioso da affrontare per i giocatori destri, in particolare sull’erba. Penso che abbia davvero un gioco a tutto tondo. Un ottimo rovescio piatto, anche un buon diritto. Forse nei movimenti potrebbe migliorare, credo. Probabilmente può e dovrebbe muoversi un po’ meglio. Ma è ancora giovane. C’è sempre spazio per migliorare. Ma direi parte da un’ottima base”.

Il primo turno tutto sommato non ha spaventato il tennista serbo, quindi per il momento in conferenza c’è ancora il tempo per soffermarsi su altri aspetti del torneo che vanno al di là dei match giocati. Wimbledon con il passare degli anni è diventato sinonimo di tradizione e anche Djokovic ha le sue preferite. “È notevole il fatto che Wimbledon sia riuscito a mantenere e coltivare quella tradizione per cui il campione in carica scende in campo per primo sull’erba fresca senza che nessuno ci abbia giocato prima. Finora questo è un privilegio riservato al tabellone maschile ma il serbo non vede perché anche le donne non possano beneficiarne, magari alternandosi di anno in anno. “Sarebbe bello da vedere. Se lo meritano, io sono favorevole”.

Un’altra vistosa caratteristica dello Slam londinese è la sobrietà dell’ambiente e dei campi di gioco. “Ci sono molte altre cose che mi piacciono. Ad esempio l’assenza di pubblicità sul Centre Court è qualcosa davvero bella da vedere, onestamente. Voglio dire, oggi viviamo in un mondo molto commerciale. Ovviamente tutti i tornei cercano sempre di avere più sponsor possibili. Ma Wimbledon si rifiuta di rinunciare alla propria tradizione, di mantenere tutto pulito e focalizzato sui giocatori e sul campo da tennis. Lo trovo molto affascinante, considerando i tempi del mondo in cui viviamo oggi”.

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