Vittoria e torta post match. Cosa c’è di meglio? Una dolcissima sensazione che ha provato Stefanos Tsitsipas sul Campo Centrale di Toronto. Il greco, 23 anni compiuti oggi, ha raggiunto i quarti di finale del Masters 1000 canadese, il suo primo torneo da numero 3 del mondo. Ha vinto il quarto confronto diretto su quattro giocati contro il secondo classificato del torneo olimpico, Karen Khachanov. Si è vista una versione piuttosto appannata del russo, che si portava dietro le fatiche dei due match precedenti vinti contro Karatsev e Norrie, due giocatori ancora in lizza per giocare le ATP Finals di Torino.
In un’ora e 20 minuti (ma avrebbe potuto impiegarci decisamente meno) Tsitsipas ha sigillato il successo con un netto 6-3 6-2. Khachanov non è riuscito a opporsi a una tattica perfettamente riuscita da parte di Stefanos, che ha giocato il rovescio prevalentemente in cross, finendo per controllare senza problemi la diagonale. C’è mancato poco che il primo parziale si concludesse 6-1 in favore del greco. Dopo aver approfittato di un game complicato al servizio di Khachanov per salire 4-1, Tsitsipas ha costretto il suo avversario a un game di oltre 8 minuti al servizio (3 palle del 5-1 mancate). Il russo ha avuto un ultimo guizzo sul 5-3, quando (con la collaborazione di ‘Tsitsi’) ha salvato due set point e si è procurato una palla del contro-break. Perfetto Tsitsipas nel rigirare il game a suo favore.
Un lunghissimo toilet-break del greco ha aperto il secondo set. Forse anche questo ha contribuito a un altro game imperfetto alla battuta di Khachanov in apertura, ma in fin dei conti la distanza tra i due giocatori oggi si è rilevata comunque troppo ampia. Interessante anche la statistica sulla durata degli scambi: “KK” ha vinto 6 punti su 8 quando lo scambio ha superato i 9 colpi. Stefanos è riuscito a limitare gli scambi prolungati. Ha poi dominato i suoi turni di servizio nel secondo parziale e ha velocizzato le operazioni conquistando un secondo break, sul 4-2. Molto carina, a fine match, la dedica di Tsitsipas (con un messaggio sulla telecamera) alla sua magnifica terra, che nelle ultime settimane è in enorme sofferenza, alle prese con l’emergenza incendi.
Nei quarti di finale il numero 3 del mondo proverà a vendicare la sconfitta del Masters 1000 di Montecarlo contro Casper Ruud. Per la terza volta nel 2021 (prima sul cemento) Ruud ha raggiunto i quarti di un torneo di categoria ‘Mille’. Negli ottavi ha dato 6-4 6-3 a Dusan Lajovic, infilando così la tredicesima vittoria consecutiva nel circuito. Curiosa la scritta lasciata sulla telecamera dal norvegese dopo aver vinto il match: “campi in cemento” con un bel sorriso, a sottolineare il fatto che non è solo sulla terra rossa che sa essere altamente competitivo a questi livelli.
La parte alta del tabellone ha perso invece la testa di serie numero 4, Andrey Rublev. Come accaduto tre mesi fa al Mutua Madrid Open di Madrid, John Isner è riuscito a rimanere imbattuto nei confronti diretti contro il russo, sconfitto 3 volte su 3. Stavolta l’americano è riuscito a chiudere la partita in tre set, vincendo soli 2 punti in più del suo avversario (76-74). Si è messo nelle migliori condizioni per portare a casa il match vincendo un primo set in cui è stato l’unico ad avere palle break: nel secondo game, nell’ottavo (insicuro contro un paio di seconde di Rublev) e infine nel dodicesimo game, quando è un doppio fallo del russo ha consegnato il set a Isner, quando il tie-break era dietro l’angolo.
Invece secondo set è andato al gioco decisivo, nonostante Rublev fosse sensibilmente in crescita. Lo statunitense ha sfoderato 3 ace sul 3-3 quando ha dovuto affrontare il momento più difficile della partita al servizio (0-40). 12 dei 20 ace complessivi dal lato di Isner sono arrivati proprio nel secondo parziale, a tenere in piedi turni di servizio in cui Rublev si faceva sempre più pericoloso. Il match però si è rivelato un vero rompicapo per il russo, che ha più volte sbraitato e lanciato a terra la racchetta, incapace di rispondere alla potenza di ‘Long John’. Per provare qualcosa di diverso, ha iniziato a cambiare racchetta a ogni game: una la utilizzava al servizio, un’altra in risposta. Ma non è bastato. Nel tie-break (aperto da una stecca di dritto di Isner), Rublev era avanti 4-2. Ha commesso un doppio fallo che ha aperto un parziale (definitivo) di 5 punti a 1 in favore dell’americano. Per Isner, imbattuto da 8 match di fila, sarà il 18esimo quarto di finale in un Masters 1000. Curiosamente da quando ha vinto Miami ha vinto solo 3 partite (su 21) contro top 10: due le ha vinte contro Rublev.