Medvedev ferma la corsa di Van de Zandschulp, terza semifinale di fila allo US Open

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Medvedev ferma la corsa di Van de Zandschulp, terza semifinale di fila allo US Open

Il russo domina i primi due set poi si lascia sorprendere dalla calma efficacia dell’olandese: chiude comunque 7-5 al quarto

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Daniil Medvedev - US Open 2021 (Garrett Ellwood/USTA)
 

[2] D. Medvedev b. [Q] B. Van de Zandschulp 6-3 6-0 4-6 7-5

Dopo meno di un’ora il primo quarto di finale dello US Open 2021 sembrava già finito con Daniil Medvedev avanti 6-3 6-0 nei confronti del qualificato olandese Botic Van de Zandschulp. Un pensiero che deve aver sfiorato anche il N.2 del mondo che ha dovuto infine sudare per evitare addirittura un pericolo quinto set. Il russo la chiude dopo 2h23 dopo aver perso il primo set del suo torneo e aver trovato il break risolutivo solamente sul 6-5 del quarto set. Grande prova di orgoglio dell’olandese che ha onorato al meglio il suo primo incontro su uno dei palcoscenici più importanti del tennis, l’Arthur Ashe Stadium.

IL MATCH – Daniil fino qui non solo non aveva concesso set alcuno agli avversari incontrati per via, ma non aveva nemmeno permesso ad alcuno di essi di raggranellare cinque giochi in un set. Botic nostro, entrato in campo tesissimo, ha dunque finito per fare una signora figura. L’avvio, quello segnato dal panico nero delle prime volte: due dritti scentrati, uno largo nel primo gioco, un altro lungo nel quinto, gli sono costati il primo set, finito dalle parti di Mosca in modo inappellabile. Eppure l’olandese già all’alba dell’incontro aveva mostrato buone idee e signora tecnica. Nel contro break strappato nel gioco ottavo, per esempio, propiziato da un commendevolissimo scambio adornato da gran volée in contropiede. Nell’annullare il terzo set point al secondo favorito in gara, pure, con una veronica rovescia sulla riga buona a dir molto delle qualità dello sfavorito. Il cui problema, quello vero, il principale, risiedeva nella tenuta sulla lunga distanza negli scambi ad alto ritmo imposti da Medvedev, uno che il punto la lascia solo imponendo immani sforzi.

La cambiale di cotanta fatica si è presentata nel secondo set, perso addirittura a zero da un Van De Zandschulp parso anche infortunato alla gamba sinistra. Ma quando la pratica sembrava poter essere archiviata in meno di un’ora e mezza ecco l’imprevisto: il numero due si è rilassato, ha abbassato troppo il ritmo e permesso all’avversario di dar respiro al suo tennis, esteticamente gradevole in assoluto ma anche redditizio a velocità di crociera più basse. All’alba del terzo set il pretendente al successo finale ha dovuto annullare tre palle break in un gioco da sedici minuti, ma l’impresa non gli è riuscita nel terzo: break di Botic con un gran dritto lungo linea e set Olanda, il primo perso da Medvedev nel torneo. Il conto dei non forzati, 12-4 a sfavore della seconda testa di serie. Una sentenza terminale.

Il quarto set segue i servizi in modo preciso fino al 4 pari. Medvedev non rischia praticamente nulla alla battuta ma anche l’olandese non concede palle break fino ai momenti caldi: salva un primo match-point con grande coraggio sul 4-5 tenendo poi il servizio. Ma la sconfitta è solo rimandata di qualche minuto. Il dodicesimo gioco è quello fatale con Medvedev che sembrava non avere nessuna intenzione di giocarsi il quarto set al tie-break.

Il russo macchia quindi il suo percorso immacolato ma avanza alla sua terza semifinale consecutiva a Flushing Meadows: la giocherà da netto favorito contro Auger-Aliassime.

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