ATP Finals, Sinner c’è: schianta uno spento Hurkacz e sogna la semifinale

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ATP Finals, Sinner c’è: schianta uno spento Hurkacz e sogna la semifinale

L’altoatesino è il primo alternate a vincere una partita alle ATP Finals dal 2011 ed è sicuro di chiudere l’anno tra i primi dieci. Bella la dedica a Matteo Berrettini

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Jannik Sinner - Nitto ATP Finals Torino 2021 (foto Twitter @atptour)
 

[9] J. Sinner b. [7] H. Hurkacz 6-2 6-2

Una vittoria speciale in una partita speciale: Jannik Sinner rifila un 6-2 6-2 al suo grande amico Hubert Hurkacz e vince al suo esordio nelle ATP Finals, regalando una serata felice al Pala Alpitour. L’altoatesino, spinto dal tifo da stadio dell’arena torinese, approfitta di una serata da dimenticare del polacco, che lo aveva battuto in due set quest’anno a Miami, e dedica la vittoria a Berrettini, il cui ritiro gli ha permesso di entrare nel torneo. Bella la scritta “Matteo sei un idolo” sulla telecamera a fine partita, bellissime le parole dette a fine partita a Diego Nargiso: “Spiace per Matteo, per la persona che è. Non è il modo in cui speravo di entrare nel torneo, ora voglio dare il massimo anche per lui”.

Con questa vittoria, Sinner – il quarto italiano di sempre al torneo di fine anno e il più giovane partecipante dai tempi di Del Potro nel 2008 – diventa il primo alternate a vincere una partita alle ATP Finals dal 2011, quando Janko Tipsarevic battè Novak Djokovic; giovedì, sfidando un già qualificato Daniil Medvedev, proverà a diventare la seconda riserva di sempre a vincere due partite da quando ci riuscì Greg Rusedski nel 1998; in tal caso gli servirebbe una contestuale vittoria di Hurkacz su Zverev per diventare la prima riserva a passare in semifinale nella storia di questo torneo. Intanto, con questa vittoria Jannik è già sicuro di terminare l’anno nei primi dieci del mondo.

PRIMO SET – Jannik è accolto dal PalaAlpitour, gremito ma non come per la partita di Berrettini contro Zverev, come una superstar. E parte bene: al terzo game il suo pressing forsennato produce due palle break. Jannik spreca la prima con un gratuito di diritto, ma incassa il 2-1 quando il polacco affossa il suo rovescio bimane. Nel gioco successivo un’incertezza dell’italiano e un nastro polacco fruttano però a Hubert la palla del contro-break, mancata per una risposta di rovescio potenzialmente vincente ma terminata fuori. Subito dopo per lui c’è un’altra chance, ma Jannik vince uno scambio prolungato da fondo. L’azzurro, sprovvisto in questo frangente della prima di servizio, è poco tempestivo nello scendere a rete: terza palla break e sulla seconda di servizio Hurkacz manda malamente una risposta di rovescio in rete. Errore pagato caro, perché Sinner riesce a tenere il servizio. In 26 minuti solo quattro game, una vera battaglia ma l’azzurro, sospinto dal tifo del pubblico, tiene la testa avanti (3-1). Un altro regalo del polacco gli consegna la palla del doppio break, annullata però con un ace. Hurkacz in versione “Babbo Natale” sbaglia ancora con il rovescio, suo punto debole di questo inizio partita, e Jannik coglie l’occasione piazzando sulla riga una volée vincente (4-1). Sinner c’è, e lo conferma con una bel vincente lungolinea di rovescio che gli permette di tenere il servizio a zero (5-1). Hurkacz poi sale facilmente sul 5-2 e Jannik risparmia le energie per il suo turno di servizio: lo apre nel migliore dei modi, con due aces, poi l’ennesima risposta di rovescio sbagliata di Hurkacz gli permette di salire 40-0: Jannik non riesce a tenere i nervi saldi, per sua fortuna sul 40-40 Hubert lo aiuta con due regali di diritto che gli permettono di fare suo il primo set, è 6-2 in 45’.

SECONDO SET – Il primo momento di tensione Jannik lo vive nel secondo game del secondo set, quando due errori evitabili permettono a Hurkacz di arrivare sul 40-40. Il beniamino dello stadio di casa regala un errore di rovescio in manovra ed è palla break, ma il polacco non vuole essere da meno e mette lungo prima un diritto e poi un rovescio. Fioccano gli errori gratuiti della testa di serie numero 7 e Jannik stavolta ne approfitta con una prima vincente (1-1), episodio piuttosto raro visto che a questo punto del match ha il 55% di prime in campo. Galvanizzato, Sinner comanda il gioco col rovescio e sale 15-40 nel game successivo; e con l’ennesimo errore di un Hurkacz fin qui irriconoscibile sale 2-1 e servizio, per la gioia di un PalaAlpitour in modalità stadio. Jannik converte così la terza palla break su cinque avute a disposizione, contro lo 0 su 5 dell’avversario, che in questo momento vince meno di un punto su tre con la seconda palla di servizio. Ma Jannik nel turno successivo deve ancora lottare: si va tre volte a parità, ma Hurkacz non arriva a palla break e il nostro fa 3-1 con una prima vincente. Hurkacz conferma la sua poca lucidità quando si ferma per chiamare un falco che non lo premia (la palla di Sinner colpisce mezza riga) e poi Sinner passa da una situazione difensiva a una offensiva con un gran diritto per arrivare a parità sul servizio polacco. Hurkacz in qualche modo fa 3-2 ma per la prima volta Sinner tiene un servizio a zero (4-2). E sul servizio di Hubert il nastro stavolta è tricolore: è 0-40, il polacco molla gli ormeggi e sparacchia fuori un diritto (5-2). Il nativo di Wroclaw, perso per perso, lascia andare il braccio e sale 30-30, ma Jannik prende il comando delle operazioni e chiude una volée, poi mette una prima vincente e arriva a match point. Hubert a quel punto chiude la partita e la sua serata con un emblematico errore di diritto: Sinner vince, il PalaAlpitour può esultare dopo l’amarezza provata per Berrettini.

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