WTA Hot Shots! 12 (+12) punti memorabili del 2021 - Pagina 3 di 3

Al femminile

WTA Hot Shots! 12 (+12) punti memorabili del 2021

Prima parte dell’articolo dedicato ad alcuni grandi colpi della stagione 2021, con protagoniste attese ma anche sorprendenti

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Ons Jabeur
 

5. Iga Swiatek
(Eastbourne 1T, Swiatek b. Watson 3-6, 7-6, 7-5)
Ecco come un colpo inatteso e disperato può rivelarsi importante non soltanto per entrare nelle antologie degli “Hot Shots”, ma soprattutto per rovesciare il destino di un match. Siamo nel terzo set e la giocatrice di casa Watson è al servizio. Conduce 4-1 vantaggio interno, e chiudendo lo scambio che stiamo per vedere salirebbe addirittura 5-1 nel set conclusivo. Il punto sembra ormai fatto, quando Heather colpisce con potenza e precisione il dritto lungolinea.

Invece Iga riesce a intercettare la palla in allungo, costringendo il corpo in una posizione che la spinge al limite della caduta. Per non ritrovarsi faccia a terra, Swiatek ci deve mettere tutta la sua superiore capacità di coordinazione, e anche l’appoggio della racchetta, che per qualche istante usa come una vera e propria stampella. Ma lo sforzo viene premiato: non solo finirà per rovesciare lo scambio e vincere il punto, ma da questo momento infilerà un parziale di 6 game a 1 che determinerà l’esito della partita.

4. Bianca Andreescu
(Miami 4T, Andreescu b. Muguruza 3-6, 6-3, 6-2)
Questo colpo di Bianca Andreescu e il successivo di Katerina Siniakova (alla posizione 3) vanno visti e valutati insieme, dato che sono piuttosto simili. Decidete voi se preferite questo di Bianca o il prossimo di Katerina. In linea generale direi che in questo genere di esecuzioni difensive di dritto in allungo forse la migliore del circuito è Elise Mertens.

Qui Andreescu fronteggia una giocatrice potente come Garbine Muguruza e si trova con i tempi di recupero compressi ai minimi termini. Insomma si tratta di un colpo di grande difficoltà, e riuscire a coordinarsi nel modo migliore per rimandare la palla oltre la rete è difficilissimo. Addirittura la speranza di successo è così bassa che in un primo momento la stessa Bianca sembra non credere di essere stata capace di un recupero simile.

3. Katerina Siniakova
(Cleveland QF Kontaveit b. Siniakova 6-3, 5-7, 6-2)
Recuperi in extremis di dritto dopo rincorsa laterale: specialità della casa di Mertens, ma anche Andreescu ha dimostrato di saperci fare. Del resto che Bianca possieda un vasto talento tecnico glielo riconoscono tutti. In questo caso, però anche Siniakova ci dà la prova di cavarsela bene in questa soluzione così speciale.

Veniamo al dunque. Siamo ancora nel primo set del match fra Kontaveit e Siniakova, ma su un punto importante: set point per Kontaveit. Quello che apprezzo particolarmente del punto di Siniakova è che sin da quando comincia la rincorsa verso la palla ha già deciso che colpo eseguire; e infatti corre con la racchetta già in posizione. E grazie a questo anticipo del pensiero riesce a coordinarsi trovando il timing perfetto per sfoderare un dritto di precisione e qualità straordinarie.

2. Ons Jabeur
(Wimbledon, 3T Jabeur b. Muguruza 5-7, 6-3, 6-2)
Dopo il ritiro di Agnieszka Radwanska il tennis femminile si è trovato orfano della regina degli Hot Shots. Quando Agnieszka era ancora in attività, potevi stare certo che più di un colpo di “Aga la maga” avrebbe trovato posto nelle antologie di fine stagione. Ecco perché, oggi, al momento di scrivere quest’articolo, inevitabilmente affiora la nostalgia. Però è giusto riconoscere che Ons Jabeur sta avanzando con sempre maggiore autorevolezza la candidatura a erede al trono di Aga.

Posizione numero 2. Siamo a Wimbledon, perché ovviamente una erede al trono non può trovare scenario migliore per esibirsi. Jabeur ci propone un classico, uno di quei colpi che anche i non appassionati di tennis individuano subito come una prodezza: il colpo in recupero che passa a fianco del paletto della rete. Quello che rimane da sottolineare è la capacità di invertire l’inerzia della corsa arrivando su una parabola che non era per nulla scontato fosse raggiungibile. Poi il resto è quasi ineluttabile, sempre che si sia state dotate da madre natura di un “braccio” di qualità superiore…

1. Ons Jabeur
(Wimbledon 4T Jabeur b. Swiatek 5-7, 6-1, 6-1)
Ancora Wimbledon, ancora Ons Jabeur, che rispetto al colpo attorno al paletto questa volta ci propone una prodezza meno immediata e più “specialistica”. Forse un non appassionato di tennis rimarrà meno stupito, ma in realtà se qualcuno ha provato a tenere in mano una racchetta sa quanto siano difficili le volée basse, con la palla sotto il livello del nastro. In questo caso la palla non solo è bassissima, ma anche laterale e lontana dal corpo, tanto da richiedere una esecuzione ancora più ardua. Perché bisogna sottolineare che anche il passante di rovescio di Swiatek, eseguito in semispaccata addirittura scivolando sull’erba, è davvero notevole.

Di primo acchito sembra quasi che il colpo di Jabeur sia una demivolèe, ma dal replay scopriamo che non è così. Si tratta proprio di un colpo di volo. E questo rende il tutto molto più complesso, perché senza la mediazione del rimbalzo del terreno, il controllo della parabola è estremamente complicato. Riuscire a dosare la forza del colpo (che a conti fatti è uno straordinario esercizio di assorbimento controllato di energia), e contemporaneamente essere in grado di lavorare con la testa della racchetta per indirizzare la palla appena oltre la rete, è davvero cosa per pochissimi eletti.

Bonus di Natale
Visto che siamo nella stagione delle feste e dei regali, per concludere la prima parte di questo articolo (la seconda parte con i migliori scambi uscirà martedì 28 dicembre), ecco un regalo preparato dal sito di Wimbledon: un video con le migliori palle corte di Jabeur durante gli ultimi Championships. Buon divertimento!

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