Gli azzurri deludono al Challenger Forlì 5: stupisce in positivo solo Gianmarco Ferrari

Challenger

Gli azzurri deludono al Challenger Forlì 5: stupisce in positivo solo Gianmarco Ferrari

Nessuno degli italiani supera il secondo turno in un torneo in cui il predestinato sembra di nuovo il britannico Jack Draper. A Pau male Gombos, prossimo avversario in Coppa Davis

Pubblicato

il

Tomas Machac - Uff.Stampa Challenger Forlì
Tomas Machac - Uff.Stampa Challenger Forlì
 

Al Challenger 80 di Forlì 5 (cemento indoor),nessun italiano dei dieci presenti in tabellone arriva oltre il secondo turno. L’unica menzione di merito va allora a Gianmarco Ferrari che al secondo turno nemmeno doveva esserci. Infatti il 21enne mancino di Prato era entrato nelle qualificazioni solo grazie a una wild card, che ha in verità sfruttato come meglio non avrebbe potuto, superando nell’ordine i ben più blasonati Matteo Viola e Marius Copil. Soddisfatto così? Per niente, l’allievo di Diego Nargiso continuava a stupire sorprendendo al primo turno il bosniaco Damir Dzumhur (n.141 ATP e seconda testa di serie), al termine di una partita combattutissima conclusa col punteggio di 7-5 7-6(4).

La sua galoppata si è poi fermata al secondo turno quando, chiamato a superare nuovamente i propri limiti, non riesciva a concedere il bis contro il giovane fenomeno inglese Jack Draper. Ha perso 6-2 6-4, ma siamo convinti che il ragazzo abbia tracciato una via che nel prossimo futuro gli darà grandi soddisfazioni. Quelle soddisfazioni che si appresta a raccogliere nuovamente Jack Draper che qui a Forlì se la gioca da vero padrone (Forlì 2 e Forlì 4 sono già finiti nella sua bacheca) e che potrebbe forse trovare un valido competitor solo nel ceco Tomas Machac (n.132 ATP) che a noi personalmente piace molto. I due, essendo dalle parti opposte del tabellone, potrebbero ritrovarsi solo in un’eventuale finale.

Secondo turno fatale anche per Salvatore Caruso che, dopo aver regolato all’esordio l’argentino Juan Pablo Ficovich (n.233 ATP), deve cedere 6-2 4-6 7-6(3) al forte portoghese Nuno Borges (n.171 ATP), che negli ultimi due mesi si è specializzato come autentico giustiziere degli italiani (oltre a Caruso, due volte Pellegrino, Giustino, Lavagno e Bonadio). Con questo risultato l’ex stella di Mississippi State University dovrebbe migliorare il proprio best ranking al n.167 ATP, senza contare che nei quarti contro lo statunitense Alexander Ritschard non parte certo sfavorito.

Stefano Napolitano aveva evidentemente dato fondo al meglio delle proprie energie per domare il tedesco Elmar Ejupovic (n.406 ATP) 6-7(5) 6-3  7-6(1), così oggi contro il fortissimo Tomas Machac non si è presentato nelle migliori condizioni psicofisiche. Il 21enne ceco non l’ha perdonato e gli è stato sufficiente un break per set (senza concederne nessuno) per portare a casa il match 6-3 6-4 in poco meno di un’ora e mezzo, confermando il risultato dell’unico precedente tra i due.  

Fuori invece al primo turno Andrea Pellegrino che, come si diceva, perde per la seconda volta in due settimane dal portoghese Nuno Borges e Lorenzo Giustino che, dopo accanita resistenza, deve comunque cedere allo slovacco Filip Horansky (n.209 ATP) al termine di tre combattuti set 6-7(7) 6-4 6-3. Male per il tennista napoletano che continua la sua striscia negativa e male pure in prospettiva Coppa Davis, visto che Horansky, che ci è parso piuttosto tonico, farà parte della squadra slovacca. Anche se in realtà dovrebbe partire dalla panchina, dietro ai titolari Molcan e Gombos. Fuori anche Flavio Cobolli contro il 30enne Mirza Basic (n.237 ATP), Franco Agamenone che cede (6-4 6-4) all’olandese Tim Van Rijthoven (n.200 ATP) che pure, bisogna dire, attraversa uno splendido momento di forma. Infine disco rosso pure per Matteo Arnaldi, Andrea Arnaboldi e Francesco Maestrelli che perdono rispettivamente con Zizou Bergs (n.168 ATP), Mats Moraing (n.149 ATP) e Jelle Seals (n.322 ATP).

Al Challenger 80 di Pau non erano presenti italiani in un tabellone (mal) presidiato dalle teste di serie che escono tutte nei primi turni, lasciando così il torneo orfano dei suoi favoriti. Ha perso anche lo slovacco Norbert Gombos (n.110 ATP e quinto favorito del seeding) che lotta ma perde 2-6 7-6(5) 7-6(2) contro il padrone di casa Lucas Pouille. Diciamo che il 31enne di Galanta non fa nulla per confortare il CT Tibor Toth nella sua scelta di schierarlo come secondo singolarista nella prossima sfida di Davis contro l’Italia a inizio marzo.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement