ATP Miami, Ruud batte Zverev: "Aggressivo in campo per fargli capire che ero lì per lottare"

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ATP Miami, Ruud batte Zverev: “Aggressivo in campo per fargli capire che ero lì per lottare”

Il n. 8 Casper Ruud si gioca con Francisco Cerundolo la prima finale 1000 in carriera: “Vediamo se riesco a mettere in campo quanto imparato dalle tre volte precedenti”

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Casper Ruud - Miami 2022 (foto Ubitennis)
 

Nella notte italiana, in quello che era il secondo incontro della sessione serale in programma sul campo centrale dell’impianto dell’Hard Rock Stadium, la tds n. 6 del tabellone Casper Ruud ha superato la forza numero 2 del seeding Alexander Zverev con lo score di 6-3 1-6 6-3 dopo quasi un’ora e quaranta di gioco (per l’esattezza un’ora e trentanove). Il tedesco aveva vinto tutti e tre i precedenti, anche se in realtà il primo – nei quarti di Acapulco 2021 – non si era disputato a causa del ritiro prima della partita del norvegese. E così è Ruud ad aggiudicarsi il secondo quarto della parte bassa del tabellone del Miami Open 2022, raggiungendo Francisco Cerundolo in semifinale. Il penultimo atto nel torneo della Florida, sarà la quarta semifinale 1000 nella carriera del 22enne; il quale però è sempre uscito sconfitto nelle tre sfide precedenti disputate a questo punto di un torneo Masters 1000 (sempre sulla terra rossa). Ma questa può essere l’occasione buona, visto che per la prima volta partirà favorivo contro la sorpresa di questa edizione del Miami Open presented by Itaù. Di seguito vi proponiamo la conferenza stampa post-match del “soldatino” Casper.

I RISULTATI NEI “1000” – Il primo quesito posto a Ruud ha riguardato i suoi risultati nei tornei di categoria 1000, essendo stata quella raggiunta ieri notte la sua quarta semifinale in un Masters 1000; la prima sul veloce. Il norvegese ha così risposto: “Mi sento bene. Voglio dire, è ovviamente una serata emozionante, è la più grande vittoria della mia carriera finora. Questa è la quarta volta che raggiungo una semifinale in un torneo Masters 1000, e come hai detto tu, la prima volta sul duro, quindi questa semifinale rispetto alle altre è maggiormente speciale per me. Vediamo se riesco a mettere sul campo quello che ho imparato dalle tre semifinali precedenti dove purtroppo ho sempre perso e a farsi che questa sia la volta buona in cui riesco a far girare la fortuna dalla mia parte”.

LA STRATEGIA PER BATTERE ZVEREV – Poi, successivamente la conferenza si è spostata sul match e sul suo andamento, ponendo l’accento sulla strategia attuata dal n. 8 del mondo: “No, penso di aver iniziato alla grande, come ho fatto anche nelle partite precedenti. – ha esordito Casper – Ho iniziato molto bene, e questo mi ha permesso di prendermi una pausa nel secondo set, che ovviamente mi ha aiutato. Oggi lui serviva bene. Io, invece, penso di aver avuto il 75% di prime palle in campo, che è la chiave quando giochi contro Sascha perché lui è un grande ribattitore. Nel secondo set ho avuto dei problemi ad un dito del piede, a cui avevo dovuto applicare una piccola fasciatura con un nastro prima del match. So che suona un po’ sciocco, ma mi stava scivolando via dal dito del piede, quindi avevo delle problematiche negli spostamenti. Per questo ho dovuto metterne uno nuovo dopo il secondo set, affinché avesse nuovamente piena aderenza. Ho cambiato anche i miei calzini. È abbastanza umido qui, come tutti sanno. Per cui a causa del fatto che stessi sudando troppo, il nastro aveva perso la sua capacità di aderenza. Nel terzo set sono stato, invece, di nuovo in grado di muovermi meglio e liberamente. Oggi ero molto aggressivo da fondo campo, soprattutto con il dritto e cercavo di farlo giocare con l’obbiettivo di fargli capire che ero lì per lottare. Penso che la partita si possa riassumere così da un punto di vista tattico e mentale“.

PROIETTANDOSI ALLA SEMIFINALE – A questo punto l’orizzonte delle domande ha decisamente cambiato prospettiva temporale, proiettandosi sul penultimo atto del torneo contro l’argentino Cerundolo, che ha beneficiato del ritiro di Sinner. Il nativo di Oslo partirà favorito, anche se non conosce molto bene il suo prossimo avversario: “Sì, spero di poter prendere l’iniziativa nel corso del match. Vediamo, non ho mai giocato contro di lui e non l’ho visto giocare troppo, ad essere onesti. Ma ovviamente ha avuto una grande scalata in classifica negli ultimi due, tre anni. Quando ero un ragazzo, lui ha la mia stessa età, credo, nessuno ha mai davvero sentito parlare di lui perché non giocava troppo da junior. Ora negli ultimi anni è salito molto nel ranking e questa settimana è stata probabilmente la migliore della sua carriera. È in un flusso positivo, quindi il mio obbiettivo sarà ovviamente quello di cercare di fermarlo. Vedremo se potrò, oppure non ci riuscirò; ma sicuramente darò il massimo come sempre.  Spero che venerdì sia una partita emozionante.

LA DIFFERENZA TRA LO STADIUM E IL GRANDSTAND – Nell’ultima parte del Q&A, invece, è stato chiesto alla tds n. 6 di condividere la propria opinione in merito ad una possibile differenza di velocità tra lo Stadium – dove Ruud ha giocato contro Zverev – e il Grandstand; dopo che Kyrgios aveva sollevato questa questione proprio riferendosi al secondo campo per importanza dell’impianto di Miami Gardens, in seguito al match con Jannik. Il norvegese, però, pare non essere dello stesso avviso dell’australiano: No, non proprio. Il primo giorno che sono arrivato qui mi sono allenato sul campo centrale con Medvedev ed è stato un buon allenamento. Da allora non ho avuto più la possibilità di giocare sul centrale fino ad oggi. Non ho sentito così tanta differenza, ad essere onesti, è solo più piccolo. Lo Stadium è ovviamente più grande, quindi non si avverte molto vento all’interno del campo, come avviene sui campi esterni. Ma questa è l’unica differenza che ho percepito. Oggi ci sono state belle condizioni, giocando di notte e mi sono sentito molto a mio agio in partita”.

IL SUO STATO DI SALUTE – Infine, a chiosa della conferenza stampa, un quadro delle condizioni fisiche del norvegese in vista della semifinale, dopo il problema al dito del piede. Ruud, però, rassicura tutti sul suo stato fisico: “Come ho appena detto bene, a parte i problemi con il nastro al dito del piede, a causa del fatto che stessi sudando molto. Quindi questa è stata l’unica difficoltà fisica che ho avuto se così vogliamo chiamarla; ma una volta messo un nuovo nastro, la situazione è decisamente migliorata. Dunque niente di grave per fortuna, spero di poter rimanere in forma e di essere pronto per venerdì”.

Il tabellone maschile completo di Miami

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