A Houston Steven Diez scippato della vittoria dall'arbitro: "Uno dei più grandi furti nel tennis"

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A Houston Steven Diez scippato della vittoria dall’arbitro: “Uno dei più grandi furti nel tennis”

Clamoroso epilogo nelle qualificazioni del torneo americano. Il canadese è stato ripescato per sua fortuna come lucky loser, ma denuncia comunque quanto accaduto

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Episodio molto particolare nell’ultimo turno di qualificazione dell’ATP 250 di Houston. Domenica 3 aprile, Steven Díez e Gijs Brouwer si affrontano per entrare in tabellone. La partita si avvicina alle due ore e arrivano i primi match point per il canadese. Il terzo match point è quello buono ‘Game, Set & Match’, grida l’arbitro di sedia, mentre il vincitore alza le braccia celebrando la sua vittoria. Colpo di scena: all’improvviso, Brouwer indica il segno del suo ultimo servizio, una palla discutibile che potrebbe essere andata a lato. Il giudice di sedia iraniano Amir Borghei, dopo aver dichiarato finita la partita, decide di scendere a vedere il segno. L’arbitro si corregge e dice che la palla è fuori, che Gijs non voleva giocare il punto e che la partita deve continuare. Ma lo fa indicando un segno chiaramente sbagliato (lo si vede dal video dell’accaduto). Steven, tra incredulità e impotenza, non riesce a capire cosa stia succedendo e vede messa in discussione la prima qualificazione in un torneo ATP dal settembre 2020.

Dopo diversi minuti surreali, l’incontro riprende. Díez, chiaramente sconvolto dall’accaduto, finisce per affondare e perdere la partita (4-6, 7-5, 6-2). Fortunatamente per lui, Steven è stato comunque ripescato nel torneo come lucky loser: è la prima volta che gli accade, al primo turno incontrerà Jordan Thompson. Ma quanto accaduto, seppur in un match di qualificazione di un torneo ATP 250 di modesta levatura, deve far riflettere sul livello dei giudici di sedia nel circuito ATP e nei processi che portano alla loro recluta, che forse deve essere rivisto.

Intervistato da Punto de Break il canadese Diez racconta l’accaduto: “Quando ho visto il giudice scendere dalla sedia non potevo crederci. Vedo che si avvicina all’area di servizio e segna una palla un metro a destra del segno reale, il guardalinee lo corregge e gli dice qual è il segno vero, ma lui insiste che è l’altro. A peggiorare le cose poi mi dice che il mio avversario non ha giocato il punto, ma serve e poi non segue il gioco e, quindi, non ha colpito la pallina perchè pensava che il servizio fosse fuori. Abbiamo interrotto il gioco per circa 7-8 minuti aspettando l’arrivo del supervisor, ma ovviamente non era in campo, quindi è toccato credere alla versione dell’arbitro di sedia. Riguardo all’arbitro afferma: “Immagino che abbia fatto il possibile per fare al meglio il suo lavoro, però semplicemente non è al livello adeguato. Si è trattato di uno dei peggiori furti che abbia mai visto in questo sport. È una persona, avrà la sua famiglia, tutto ciò che voglio è giustizia. Se un tennista fa male il suo lavoro, torna a casa. E allora chi fa male il proprio lavoro o sbaglia molto, va a casa”.

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