ATP qualificazioni: Cobolli avanza a Belgrado, tutti fuori gli azzurri a Barcellona

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ATP qualificazioni: Cobolli avanza a Belgrado, tutti fuori gli azzurri a Barcellona

Flavio al turno decisivo in Serbia, Zeppieri lotta ma cede a Monteiro. In Spagna, Moroni e Pellegrino sconfitti in due set, ritiro di Bautista Agut e prima ATP per l’ex recordboy Alvarez Varona

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Flavio Cobolli - Montecarlo 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Al Barcelona Open Banc Sabadell si è concluso il tabellone di qualificazione, ostacolo risultato purtroppo insormontabile per i quattro italiani iscritti. Dopo l’eliminazione di Mager e Brancaccio nella giornata di sabato, al turno decisivo si sono arresi Gian Marco Moroni e Andrea Pellegrino.

Andrea, dopo la netta vittoria al primo turno su Popyrin, ha raccolto solo cinque giochi contro Egor Gerasimov: 6-2 6-3 in meno di un’ora a favore del n. 157 ATP.

Contro Hugo Dellien, Gian Marco è stato in partita almeno nel primo set, durante il quale è andato avanti di un break in due occasioni senza però riuscire a confermarlo – la seconda quando ha servito per chiudere sul 5-4. Poi, in vantaggio 40-15 per allungare la frazione al tie-break, Moroni ha commesso quattro gratuiti (tre doppi falli e un frettoloso dritto anomalo in uscita dal servizio). Più di una volta abbiamo visto “El Bufalo” toccarsi il gomito nella zona dell’epicondilo mediale che, in caso di infiammazione tendinea, normalmente duole su dritto e servizio in kick. A ogni modo, nel secondo set, il boliviano ha espresso un ottimo tennis guadagnandosi la qualificazione con il punteggio di 7-5 6-2.

 

Il fortunato del giorno è il francese Hugo Grenier, ripescato come lucky loser per il ritiro di Roberto Bautista Agut, ancora alle prese con il problema al polso destro che l’aveva costretto a rinunciare a Monte Carlo.

Tra gli altri qualificati, citiamo Nicolas Alvarez Varona, l’attuale detentore del record di precocità di ingresso nel ranking ATP con 14 anni, quattro mesi e tre giorni, stabilito nel settembre del 2015. Nonostante ciò, Nico veleggia poco dentro la top 300 e non ha ancora disputato un incontro di un tabellone principale del Tour, ma è finalmente giunto il momento dell’esordio. Omaggiato di una wild card per le qualificazioni, ha prima sconfitto Philipp Kohlschreiber (7-6 al terzo) e poi il connazionale Max Alcala Gurri, anch’egli invitato, guadagnandosi così l’accesso al suo primo main draw ATP, peraltro già al secondo tentativo.

Al Serbia Open è andato invece in scena il primo turno di qualificazioni con due italiani impegnati da avversari di ben diverso spessore tra loro. È andata bene a Flavio Cobolli, che ha affrontato uno sfidante di cinque anni più giovane, lui che è ancora un teenager (anche se per tre settimane ancora). Il supergiovane in questione è lo svizzero di origini serbe Nikola Djosic, nato nel settembre 2007 e omaggiato di una wild card. La domenica del suo incontro, la pagina ATP di Djosic ci dice ancora “404 not found”, probabilmente perché prima di Belgrado lo junior Nikola non aveva mai preso parte a un torneo pro – e ci mettiamo pure le qualificazioni degli ITF M15. Un match da subito in discesa per Flavio, con il dritto inizialmente molto ballerino dell’altro che ha compromesso il primo turno di battuta. Cobolli ha consolidato il 3-0 e amministrato con tranquillità il resto del set. In discesa anche il secondo parziale dopo il break in apertura, con il giovanissimo raramente in grado di scalfire la solidità azzurra. Turno decisivo contro il top 100 Jiri Lehecka, classe 2001 ceco che è arrivato in semifinale a Rotterdam.

Di tutt’altra caratura l’avversario di Giulio Zeppieri, il brasiliano Thiago Monteiro, n. 114 ATP, che lo precede di 120 posizioni in classifica. Nel derby mancino tra due tennisti simili anche per caratteristiche fisiche, il nostro è uscito sconfitto – 7-6(4) 4-6 6-4 – ma con grande onore dopo quasi tre ore di battaglia nel freddo di Belgrado (l’incontro, terminato con le luci artificiali, era iniziato sotto il cielo coperto con temperatura di 10° C e vento moderato da nordest, condizioni che giustificavano le maniche lunghe che spuntavano sotto le magliette di ordinanza dei due tennisti). Zeppieri, che aveva avuto due set point consecutivi in risposta nel primo set, ha chiesto l’intervento del fisio all’inizio del secondo parziale (si toccava appena sotto lo sterno e il medico gli ha dato una pastiglia). Pareggiato il conto dei set e andato in vantaggio 2-0 nel terzo, Giulio è stato rimontato e si è poi arreso al secondo match point sulla propria battuta al decimo gioco, entrando lungo con il rovescio in parallelo dopo essersi ben aperto il campo con lo stretto bimane.

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Il ritorno di Nadal sulla terra rossa: dopo Montecarlo giocherà anche a Barcellona. David Ferrer: “Si sta allenando cinque volte a settimana”

Presentata la 70esima edizione del Trofeo Conde de Godò a Barcellona; Ferrer svela due nuovi partecipanti: Medvedev e Nadal

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Rafael Nadal - ATP Barcellona 2021 (courtesy of Barcelona Open Banc Sabadell)

A pochi giorni dalla notizia che rivelava il ritorno in campo di Rafael Nadal all’ATP Master 1000 di Montecarlo, ne arriva un’altra. Il 22 volte vincitore di Grandi Slam ha deciso di confermare la sua presenza anche al torneo Barcelona Open Banc Sabadell, in programma dal 15 al 23 aprile. Lo ha annunciato il direttore del Real Club de Tenis, David Ferrer, durante la presentazione della 70esima edizione del Trofeo Conde de Godò. Un tabellone davvero d’eccezione quello di quest’anno che oltre ad avere il nome del maiorchino più forte della storia, vanta altri nomi importanti: Carlos Alcaraz, campione uscente di Indian Wells, Casper Ruud, Stefanos Tsitsipas, il nostro Jannik Sinner e tanti altri.

Tra loro anche il russo finalista di Indian wells, Daniil Medvedev, sul quale il direttore Ferrer ha voluto spendere qualche parola in più:Non è stato facile inserirlo perché avevamo la lista ormai praticamente chiusa. Però apprezziamo molto che abbia deciso di venire in un momento dove sta già vincendo tanto”.  Entusiasta David Ferrer di poter comunicare al pubblico, dopo aver parlato con Carlos Costa (rappresentante delle baleari) che Nadal sembra essere in ottima forma e pronto per il rientro: “Si sta allenando cinque volte a settimane, ricomincerà da Montecarlo e poi verrà qui. Gli auguro personalmente che sia la miglior stagione possibile sulla terra”.

E proprio dall’Academy di Rafa Nadal, arrivano dei video del campione maiorchino in campo. La grinta sembra quella di sempre.

 

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Credit Suisse, la grande crisi della banca elvetica minaccia la partnership con Federer

A rischio l’accordo di 10 milioni l’anno tra Federer e Credit Suisse: Roger continuerà a “salutare” i viaggiatori dell’aeroporto di Kloten?

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Da Federer al calcio, la crisi di Credit Suisse investe il mondo dello sport svizzero. Il crollo del colosso bancario svizzero crea scompiglio tra i milioni di risparmiatori e le principali discipline sportive a cominciare dal calcio. Credit Suisse è diventato title sponsor tra gli altri anche della Super League svizzera, la massima divisione del paese.

Ma non c’è solo il calcio, anzi. Il quotidiano tedesco “Blick” si chiede se Federer continuerà a essere testimonial di Credit Suisse. Uno degli sportivi più importanti della storia dello sport vantava un accordo di circa 10 milioni di euro all’anno prima di appendere la racchetta al chiodo. La cifra sarebbe rimasta la stessa con l’immagine di Federer appare all’aeroporto di Kloten, e non solo, per salutare i passeggeri in arrivo con al fianco il logo dell’istituto di credito a un passo dal fallimento. Inoltre, il legame con Federer ha portato la banca a sponsorizzare anche la Laver Cup, ideata dallo stesso ex tennista. E adesso che succede? Il quotidiano tedesco ironizza chiedendosi se Federer continuerà a salutare tutti dall’aeroporto o se il “ciao” sarà al “Credit Suisse” e basta.

La Svizzera rischia di ritirare persino la propria candidatura ad ospitare i campionati europei di calcio femminile del 2025. E la lega elvetica sembra essere tra le favorite per l’appalto. La decisione arriverà il prossimo 4 aprile, ma ora il governo e i vertici della lega stessa temono che il fallimento della Credit Suisse, partner principale, possa far perdere punti alla candidatura.

 

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ATP Miami, Arnaldi e Bellucci si fermano al primo turno delle qualificazioni

Entrambi gli azzurri eliminati nel primo turno di qualificazione al Masters 1000 di Miami

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Conto alla rovescia cominciato per l’inizio del Miami Open 2023. Il secondo Master1000 ravvicinato del mese di marzo sta per prendere il via. Campi che cominciano a riempirsi di spettatori e gare di qualificazioni che scaldano l’attesa.

Brutte notizie per il tennis azzurro: il percorso di qualificazione al tabellone principale rimane privo di italiani. Matteo Arnaldi è sconfitto in tre set da Lukas Klein 6-4, 4-6, 6-4 in 2ore e 20′ di partita. Malgrado i favori del pronostico, l’italiano non è stato cinico nei momenti decisivi della gara. Statistiche similari per entrambi al servizio e differenza fatta davvero in pochi punti. Arnaldi aveva cominciato male la gara, con lo slovacco avanti 5-1 nel primo set. Recuperati entrambi i break con un 12-2 di parziale, il ligure va a servire per restare nel set ma non riesce ad arrivare a palla game e alla sesta palla set in favore del suo avversario cede servizio e parziale. Anche l’inizio del secondo set è negativo per Arnaldi che si ritrova sotto 2-0. Il ligure è bravo a recuperare e a conquistare il secondo set in 45′. Nel terzo set, lo slovacco reagisce e sale 3-0. Arnaldi non si scompone e ottiene il controbreak nel settimo gioco. Ancora una volta il decimo gioco gli è avverso: non riesce a gestire la pressione e al secondo matchpoint va ko. Al secondo turno lo slovacco incontrerà l’americano Eubanks.

Niente da fare anche per Mattia Bellucci: perde nettamente contro Zhizhen Zhang 6-1, 6-3 in 1ora e 13′. Il cinese che ha ottenuto l’80% di punti con la prima di servizio, il 63% con la seconda. Spesso in difficoltà sul suo servizio non è riuscito a entrare in partita.

 

Tutto secondo pronostico i risultati dagli altri campi. La testa di serie n. 1. Nuno Borges batte con un doppio 6-4 Steve Johnson. Regala spettacolo Benoit Paire che batte Gijs Brouwer 6-4, 6-4. Il francese, sostenuto dal pubblico americano, sfrutta la wild card ricevuta e vince nettamente contro l’olandese. Adesso per lui l’ostacolo Thanasi Kokkinakis, reduce dal doppio 6-3 su Collarini: c’è da attendersi una gara molto spettacolare, in cui le percentuali del servizio potrebbero risultare decisive.

Vita facile per Garin che batte Uchida con un doppio 6-4 e ora attende il connazionale Tabilo per la gara di secondo turno. Quest’ultimo ha eliminato in tre set Shevchenko, reduce dalla vittoria su Berrettini a Phoenix. Niente da fare per Basilashvili che continua il suo 2023 horror: vince Meligeni Alves in tre set, 6-4, 1-6, 6-1. In rimonta, il russo Safiullin riesce ad avere la meglio sull’americano Moreno De Alboran. Bene gli australiani Thompson e O’Connell, il primo batte Olivo 6-2, 6-1, il secondo vince 7-6(4), 6-4 sul tedesco Hanfmann.

Tre tie break nella gara più combattuta di questo primo turno di qualificazioni regalano il passaggio del turno
Kovacevic che elimina il tedesco Marterer. Nel set decisivo, il n. 144 recupera un break di svantaggio, annulla quattro match point, ma perde il tie-break 7-0.

Rischia grosso, invece, Jan Lennard Struff contro il n. 784 del mondo. Learner Tien vince il primo set e costringe il tedesco a una gara di sofferenza per passare il turno. Contro il n. 426 soffre Altmaier: Damm lotta ma non riesce a passare il turno.

Nel derby australiano Vukic batte Duckworth 6-1, 7-5. Albot batte Ymer in tre set, mentre il corato Gojo supera in tre set combattutissimi Holt: finisce 6-7(4), 6-7(5), 6-7(3).

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