WTA Stoccarda: Swiatek forza 20, Pliskova vince al fotofinish il derby con Kvitova

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WTA Stoccarda: Swiatek forza 20, Pliskova vince al fotofinish il derby con Kvitova

La numero uno del mondo supera la giovane tedesca Eva Lys e diventa la terza giocatrice più giovane della storia a vincere venti incontri consecutivi

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Iga Swiatek - Miami 2022 (foto WTA)
 

La giornata del Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda si apre con il derby ceco tra Karolina Pliskova e Petra Kvitova, che danno vita ad una lunga battaglia di quasi due ore e mezza. Alla fine – nonostante abbia vinto ben sette punti in meno – è la sesta forza del seeding a conquistare il secondo turno. Avanti senza difficoltà anche una ottima Iga Swiatek, che infligge una sconfitta pesante soltanto nel punteggio a Eva Lys (6-1 6-1), con la giovane tedesca che non può che uscire soddisfatta da questo match. La vittoria odierna è la ventesima consecutiva per la numero uno del mondo, che non perde un set da più di un mese e una partita addirittura da oltre sessanta giorni. Da notare, nel resoconto di giornata, anche la prima vittoria di sempre di Emma Raducanu sulla terra rossa.

[6] K. Pliskova b. P. Kvitova 6-4 4-6 7-6 (5)

Kvitova inaugura la partita servendo bene e in risposta si procura subito un’opportunità di break con uno splendido vincente lungolinea di dritto. La due volte campionessa di Wimbledon risponde in maniera molto aggressiva e strappa il servizio a Pliskova nel secondo game, consolidando il vantaggio sul 3-0. Nel quarto gioco la testa di serie numero sei tiene il servizio con qualche difficoltà: con un paio di buone prime ed un ace scongiura i vantaggi e, pian piano, anche lei entra in partita. Poco dopo, infatti, Kvitova è costretta a cedere il servizio e il match torna in parità: 3-3. L’ex numero due del mondo però continua ad essere aggressiva, costringendo Pliskova ad un turno di battuta non semplice, nel quale tuttavia la numero sette del mondo riesce a salvarsi e, quasi inaspettatamente, passa in vantaggio nel gioco successivo. Il nono game risulta infatti decisivo per le sorti del primo set, con l’ex finalista di US Open e Wimbledon che strappa il servizio alla connazionale per poi chiudere 6-4 dopo 37′ di gioco.

Sull’onda dell’entusiasmo per il parziale appena conquistato, Pliskova parte forte anche nel secondo set, conquistando il break a 30 in apertura. La partita però è ben lontana dalla sua conclusione: il contro-break è immediato e arriva addirittura a zero in favore di Kvitova, che poi passa a condurre. La sfida cambia lentamente padrona ed è la mancina di Bilovec a prenderne il controllo. Nel sesto game, grazie ad una buona risposta nei piedi di Pliskova, la numero 28 del ranking ottiene un altro break e passa poi a condurre 5-2, annullando ben quattro palle break. La partita è tutta nelle sue mani: è quasi sempre lei, infatti, a tirare per prima il vincente o, talvolta, a commettere qualche gratuito. Sulle palle break però non c’è storia, con la due volte vincitrice di Wimbledon che alza notevolmente il livello in queste occasioni, esternando più volte tutta la sua carica. Il set ha un ultimo sussulto nel finale: Kvitova, quando serve per portare il match al terzo, cede la battuta sul 5-3, ma si riprende subito e, nel decimo game, ottiene il terzo break del set in suo favore, chiudendo 6-4 la seconda frazione in 50′. La grande differenza tra le due giocatrici sta tutta nel cinismo sulle chance di strappare la battuta all’avversaria: 3/3 per l’ex numero due del mondo, solo 2/7 per Pliskova.

All’inizio del set decisivo è l’equilibrio a regnare sovrano, interrotto nel quarto gioco dalla numero 28 WTA che sale in cattedra con la risposta, ottenendo il primo break del set. Con il dritto Kvitova fa quello che vuole e, in men che non si dica, arriva sul 4-1 e 0-30 sul servizio di Pliskova, non lontana quindi dal doppio break. L’ex numero uno del mondo sembra scoraggiata e, a dire il vero, non dà proprio la sensazione di voler rimanere a lottare su ogni punto. In qualche modo, tuttavia, riesce a rimontare nel sesto game e a rimanere aggrappata ad un match apparentemente compromesso. Nel gioco successivo, però, accade l’impensabile: due immediati errori di Kvitova spalancano la strada a Pliskova, abile a sfruttarli con due buone risposte e a riportarsi poi in partita sul 4-4. Si decide tutto in volata e il livello si alza notevolmente. L’esperta mancina, vincitrice di 28 titoli WTA, tiene il nono game a zero e si porta a due punti dal match, ma sotto 4-5 30-30 Pliskova trova riparo nel suo servizio, sfornando due prime vitali per il 5-5. Anche gli ultimi due giochi scorrono via velocemente, dominati dalla giocatrice in battuta. La conclusione più giusta e logica è il tiebreak ed è la testa di serie numero sei, sul 2-2, ad ottenere il primo mini-break. Il suo allungo è subito rintuzzato dall’ennesimo dritto incrociato di Kvitova, che fino a quel momento aveva dominato con quel fondamentale e, in particolare, sulla diagonale sinistra. La numero 28 del mondo passa anche a condurre 4-3 con due servizi, ma proprio nel momento chiave smarrisce il dritto, perdendo i suoi due servizi. Sul 5-5 Pliskova interrompe con un ace provvidenziale l’emorragia di sei mini-break consecutivi (tre per parte) e, poco dopo, può finalmente sollevare le braccia al cielo grazie ad un nuovo errore di dritto della connazionale. Finisce 6-4 4-6 7-6 (5) in favore dell’ex numero uno del mondo, che al prossimo turno incrocerà la russa Ljudmila Samsonova, decisamente riposata visto che il suo esordio nel torneo è conciso con un doppio 6-0 ai danni della qualificata francese Chloé Paquet.

A fine partita, una stanca ma soddisfatta Karolina Pliskova si è espressa così: “Credo che tutte e due abbiamo giocato il nostro miglior tennis nel terzo set. Lei è una grande giocatrice ed è così talentuosa, può fare vincenti da tute le parti. Sono proprio contenta di essere riuscita a vincere, è stata durissima. Ci sono stati diversi alti e bassi nella mia partita: nel complesso non sono riuscita ad essere troppo aggressiva, quindi ho cercato di aiutarmi con il servizio. Erano un po’ di anni che non giocavamo contro, diciamo che lei non è proprio l’avversaria che speri di trovare in un primo turno. Non puoi soltanto limitarti a rimandare la palla dall’altra parte del campo perché altrimenti lei ti uccide. Come ho detto, tuttavia, non riuscivo nemmeno ad essere aggressiva al 100%, quindi ho trovato una via di mezzo che mi ha permesso di vincere. Spero ora di riuscire a giocare con più continuità”.

[1] I. Swiatek b. [Q] E. Lys 6-1 6-1

Match totalmente diverso, com’era in realtà facilmente pronosticabile, quello tra Iga Swiatek e Eva Lys. Non sono tanto le 341 posizioni di divario nel ranking a fare la differenza, perché la giovane tedesca non gioca affatto male. Il suo problema è che la polacca – che sembra impossibile sia soltanto 226 giorni più “anziana” – non è la giocatrice più forte del mondo per caso. Il match parte subito in discesa per lei, che non ha nessun problema al servizio e si dimostra iper-aggressiva in risposta, tanto da strappare subito il servizio alla sua avversaria alle prime due occasioni utili. Rapidamente la numero uno del mondo si porta sul 5-0, archiviando senza fatica per 6-1 un primo parziale dominato.

La giovane tedesca prova encomiabilmente a lottare su ogni palla, mostrando una grande resistenza in difesa che, però, con la giusta pazienza Swiatek riesce quasi sempre a sfondare. La polacca è in grande spolvero e trova vincenti da ogni angolo del campo, provengano essi dal servizio, dal dritto, dal rovescio o anche dalla smorzata. Lys – teniamo a ribadirlo – non sfigura affatto, perché oggi probabilmente sarebbe toccata la stessa sorte alla maggior parte delle giocatrici del circuito. La pesantezza di palla della numero uno del mondo e le sue straordinarie abilità difensive scavano il solco anche nel secondo set, più combattuto rispetto al primo ma all’interno del quale Swiatek gioca sempre alla perfezione i punti importanti. Anche in questo caso, la vincitrice del Roland Garros 2020 conquista i primi cinque game (stavolta con triplo break), portandosi a servire per il match. Sul 5-0 40-30 la polacca ha un match point che però non sfrutta e Lys si regala meritatamente ancora qualche minuto di partita. La numero 342 WTA evita il bagel con due grandi punti sulla parità e sulla palla break, strappando per la prima volta nel match il servizio a Swiatek, che però non perde il controllo e rimette immediatamente le cose a posto nel game successivo, archiviando la pratica 6-1 6-1. Con questa vittoria, la numero uno del mondo arriva a venti vittorie consecutive, grazie alle vittorie nei Masters 1000 di Doha, Indian Wells e Miami, ai due successi in Billie Jean King Cup e all’affermazione odierna. Swiatek non perde un set dal 15 marzo (4-6 6-2 6-3 a Kerber) e non incappa in una sconfitta addirittura dal 16 febbraio (quando perse 4-6 6-1 7-6 da Ostapenko). La ventenne di Varsavia è la terza giocatrice più giovane nella storia del tennis femminile a vincere così tanti incontri consecutivamente. Le uniche tenniste più giovani di lei a raggiungere questo traguardo sono state Venus Williams (35 affermazioni nel 2000) e Serena Williams (21 successi nel 2002).

Quando, a fine match, le viene chiesto se stia esprimendo il miglior tennis della carriera, la giovane polacca pare abbastanza dubbiosa: “Forse sì, ma sinceramente non lo so. Ciò che conta è che sono sicuramente molto fiduciosa. Voglio fare molte cose positive e sento di poter mettere molta pressione sulle mie avversarie, sono contenta di aver raggiunto questo traguardo. Oggi lei (Lys, ndr) ha combattuto su ogni punto, non è stato facile. È stata molto brava e temevo potesse rientrare in partita, ma sono stata ugualmente brava anch’io ad avere pazienza. Bisogna stare attenti perché questa è una superficie totalmente diversa da tutte le altre. Spero di poter giocare contro di lei ancora in futuro“.

[8] E. Raducanu b. [Q] S. Sanders 6-1 6-2

Proprio Emma Raducanu potrebbe essere la prossima avversaria di Iga Swiatek, già qualificata ai quarti di finale dato che, come tutte le prime quattro teste di serie, ha beneficiato di un bye al primo turno. Nel suo match contro la qualificata australiana Storm Sanders, numero 16 della classifica di doppio ma 197 del ranking in singolare, la giovane britannica fa il suo esordio assoluto sulla terra battuta nel circuito WTA (dopo i due match disputati in Billie Jean King Cup lo scorso weekend).

La testa di serie numero otto parte in battuta, ma il suo avvio di match è piuttosto incerto. I primi due game di servizio della giovane britannica vanno entrambi ai vantaggi, con Raducanu che riesce a fatica a salvarsi grazie al servizio. Viceversa, nel primo game che la britannica disputa in risposta, non vince nemmeno un quindici. Dopo due doppi falli e qualche errore di troppo in avvio, la vincitrice dell’ultimo US Open si scioglie ed entra pian piano in partita. Nel quarto gioco, infatti, alla seconda occasione opera il break che la porta a condurre 3-1. Nel game successivo Sanders ha una possibilità per tornare in partita, ma Raducanu è brava a sventare il pericolo e a non concedere più nemmeno un game da quel momento. Avanti 4-1 infatti, l’australiana perde ancora il servizio e la numero 12 del mondo, nel frattempo salita notevolmente di livello, ottiene un altro break prima di chiudere 6-1. Un primo set in cui va sottolineata la grande prova al servizio di Raducanu, che giustifica un punteggio forse un po’ severo con due ace, l’83% di prime in campo e il 72% di punti vinti con la prima.

Il secondo set inizia subito con un game fiume da 16 punti, con quattro palle break per la 19enne di origini canadesi e due opportunità di chiudere il game per Sanders. Alla fine, a prevalere è la maggior varietà di colpi della britannica, che negli ultimi tre punti colleziona due vincenti (uno dei quali dopo un bello scambio a rete) e costringe la sua avversaria ad un errore forzato. Conquistato a fatica il vantaggio, Raducanu non lo mollerà più fino alla fine del match. Prima è brava a portarsi sul 2-0, poi tra il quinto e il sesto game concede appena un punto su tredici alla sua avversaria, centrando il doppio break e portandosi sul 5-1. La differenza tra il tennis messo in campo dalle due giocatrici è troppo marcata e, nonostante qualche bel vincente, Sanders non riesce a stare al passo della sua giovane rivale, che chiude 6-1 6-2 in un’ora e dieci di partita. Al prossimo turno, la campionessa dell’ultimo US Open affronterà Tamara Korpatsch, lucky loser che al primo turno ha sconfitto in rimonta Camila Giorgi e che nelle qualificazioni aveva perso proprio contro Storm Sanders.

Al termine della partita, Raducanu ha fatto alcune considerazioni sul suo match: Non è stato facile come dice il punteggio, ci sono stati davvero tanti game lottati. Lei ha già giocato due match nelle qualificazioni e quindi conosceva meglio le condizioni. L’avevo già affrontata l’anno scorso e sono contenta di questa vittoria, è una giocatrice davvero difficile da battere. Qual è la differenza tra la terra battuta e altre superfici? Sulla terra impieghi più tempo per vincere un punto, è tutto più duro e complicato”. Ad un’ultima domanda su Korpatsch, sua prossima avversaria, la britannica è stata molto sincera: “Devo essere onesta, non la conosco. Sono però sicura che sia una grande avversaria, non vedo l’ora di giocare qui contro una tedesca”.

IL TABELLONE DEL WTA500 DI STOCCARDA

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